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(Fwd) Marines a capo Teulada
- Subject: (Fwd) Marines a capo Teulada
- From: "francesco iannuzzelli" <francesco at href.org>
- Date: Mon, 16 Sep 2002 08:50:34 +0100
- Organization: peacelink
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------- Forwarded message follows ------- DA LIBERAZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2002 Documento della Us Navy rivela i nuovi progetti bellici dell'amministrazione Bush Marines a capo Teulada Le grandi basi di Vieques e Puerto Rico si trasferiscono in Sardegna Cagliari - nostro servizio Da Vieques e Puerto Rico a Capo Teulada: entro maggio 2003 la Marina militare americana deve traslocare le grandi basi delle isole caraibiche in altra sede e una delle alternative prese in seria considerazione dagli Stati Uniti è proprio il poligono sardo a 60 chilometri da Cagliari. Lo attesta nero su bianco una relazione del Center for Naval Analyses (Can), organismo di ricerca che dal 1942 opera al servizio della Us Navy. Il testo, commissionato dal Segretario della Marina Usa, esamina le strutture che potrebbero essere disponibili ad ospitare le esercitazioni statunitensi entro il 2005. Si tratta di un documento di 100 pagine intitolato "Alternatives to Vieques" di cui si è parlato anche di recente, durante un convegno sulla pace organizzato dal Senato portoricano. «Controllo straniero» L'iniziativa si è tenuta ad agosto a San Juan, capitale della repubblica centroamericana, ha partecipato ai lavori anche una delegazione del comitato sardo Gettiamo le basi che ha immediatamente rilanciato la notizia. Ecco uno dei passaggi inequivocabili del rapporto Can: «The best Nsfs ranges are overseas (Cape Wrath and Capo Teulada)». Ovvero, «Le migliori sedi per (trasferire) le esercitazioni Nsfs sono oltremare, (Cape Wrath - Scozia - e Capo Teulada)». L'acronimo sta per Naval surface fire support, che in sintesi vuol dire «tiri con munizionamento da guerra mare-mare, mare-terra, terra-mare, aria-mare-terra. Prevede l'uso di sistemi Ew (Eletronic warfare), artiglieria, mortai, missili guidati, inclusi quelli a lunga gittata». «Capo Teulada è una base eccellente in uso dalle unità della Sesta Flotta», si legge ancora nello studio, e si può effettuare anche il «Firex» e il «Sacex» (Supporting arms coordination exercises). Si tratta di esercitazioni a fuoco e assalto anfibio con appoggio coordinato di fuoco navale, bombardamento aria-terra, artiglieria e mortai. Insomma, la struttura militare sarda è molto adatta per diverse operazioni anche se, sottolinea il Centro di analisi navali, esistono delle limitazioni che riguardano «availability» e «risk»: disponibilità e rischio. Ecco i dubbi esposti dal Can: «L'uso della base da parte degli Stati Uniti è limitato a due periodi di 14 giorni per anno e deve essere programmato 18 mesi in anticipo. Forse si potrebbero negoziare condizioni migliori ma è improbabile che diventino molto favorevoli». E inoltre, «The range is, of corse, foreign controlled»: «La base è, naturalmente, sotto controllo straniero». Preoccupazione sulla vicenda è stata espressa dal comitato antimilitarista sardo. Vieques è il poligono a più intenso utilizzo dell'Est Atlantico, sottolinea Gettiamo le basi, avamposto "unico e insostituibile", secondo le valutazioni della Marina di guerra Usa. In seguito alla irriducibile disobbedienza civile della popolazione portoricana, la Us Navy è stata costretta a dismettere un terzo delle terre occupate, con l'obbligo di provvedere al disinquinamento e alla bonifica. I cittadini di Vieques, sostenuti dalle istituzioni e da un forte consenso internazionale, impediscono da anni il regolare svolgimento delle esercitazioni militari occupando pacificamente le aree di tiro e offrendosi come scudo umano a protezione del territorio. Morale: la Marina dovrà abbandonare l'intera isola. Terre contaminate Numerose indagini scientifiche documentano la contaminazione da metalli pesanti tra pescatori e personale civile della base, rilevano un'alta incidenza di tumori, del tasso di mortalità e dei livelli tossici di mercurio. I dati confermati da diverse inchieste (Zavala e Ortiz-Roque, solo per citarne due elaborate nel 2000) sono naturalmente scoraggianti, specie nell'ottica di un possibile trasferimento delle installazioni Usa in Sardegna. Al momento, comunque, non esistono conferme ufficiali che i marines approderanno in forze nelle coste del Sulcis. Si parla di ristrutturazioni e ammordenamenti nella base di Teulada, possibili segnali di una imminente rivoluzione, secondo alcuni. Ma, questo è certo, la Marina americana non vuole lasciare la base strategica nelle Antille che garantisce il controllo di tutto il Golfo del Messico. «In our search for Vieques alternatives, we found no single training range that is superior in all respects»: «Nella nostra ricerca delle alternative a Vieques non abbiamo trovato sedi adatte in tutti gli aspetti», chiarisce il Center for naval analyses. Come dire: una alternativa unica non esiste, al massimo si parla di scindere l'insieme delle attività svolte a Vieques, dislocando i vari tipi di esercitazione in una pluralità di basi militari. La vicenda dovrebbe giungere a una svolta definitiva a ottobre, quando è atteso un ulteriore rapporto del Can. Intanto Roberto Prats, senatore portoricano, sta raccogliendo le firme dei suoi colleghi parlamentari in vista di un gemellaggio Sardegna-Puerto Rico. Le due isole, accomunate dal problema di una massiccia presenza militare nel territorio, intendono portare avanti iniziative comuni per la cessazione delle esercitazioni. L'internazionalizzazione della protesta potrà frenare l'espansione militare a stelle e strisce? wf ------- End of forwarded message -------
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