lavoratori contro i mercanti di morte



Messaggio inviato da Elio Pagani <elpagani at libero.it>
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NON FACCIAMO TORNARE I "MERCANTI DI MORTE"


Noi componenti delle RSU Agusta di Cascina Costa e Somma Lombardo, abbiamo saputo tramite stampa che in questi giorni è in discussione in Parlamento il Disegno di Legge 1927. Dalle informazioni che abbiamo potuto avere, sappiamo che il suddetto Disegno di Legge (già approvato in Commissione Esteri e Difesa) dovrebbe servire a ratificare l’Accordo quadro sull’Industria Militare Europea del 27/07/00; il testo però dovrebbe contemplare anche profonde modifiche alla Legge 185 del 1990. Per noi la Legge in questione si è dimostrata “buona e giusta” e la dimostrazione pratica di questa enunciazione è che l’Italia è risultata uno dei Paesi meno coinvolti nel riarmo della ex Jugoslavia, dell’Iraq e dell’Afghanistan. Per cui invitiamo tutti i Parlamentari a riflettere sulle conseguenze dell’approvazione del Disegno di Legge 1927. Auspichiamo che i fondamenti della Legge 185/90, sottoelencati, rimangano inalterati : · Il divieto di vendere Sistemi d’arma a Paesi in guerra o che violano i Diritti umani. · L’impedimento di effettuare “triangolazioni” in modo tale da evitare che la destinazione finale ed effettiva siano Stati o Privati inaffidabili. · Il controllo bancario per sottrarre questo commercio ad un sistema caratterizzato da forti ed immorali tangenti. Questo perché crediamo che per evitare l’esplosione di guerre e di fenomeni terroristici sia, certamente necessario agire sul versante politico per eliminare le condizioni esistenti di forte ingiustizia tra i diversi Popoli della Terra, ma sia anche necessario non fornire strumenti di morte a soggetti che hanno deciso di risolvere i problemi usando la via della violenza e della guerra in luogo della via del dialogo. Non vorremmo scoprire in un prossimo futuro che gruppi terroristici e/o eserciti guidati da dittatori fanatici fossero armati con prodotti dell’Industria italiana, magari anche della nostra Azienda. Tra l’altro la Legge 185/90, sostenuta a suo tempo anche da diversi Consigli di Fabbrica di Aziende del settore bellico, tutela anche i lavoratori, che hanno la consapevolezza di non essere complici, seppure involontari, di atti di morte, in quanto sanno che i Sistemi d’arma prodotti con il contributo del loro lavoro non possono finire in mano a terroristi o Paesi inaffidabili. In questo periodo, dove si sta faticosamente tentando di costruire l’Europa, noi pensiamo sia fondamentale che il nostro Paese abbia la forza morale e politica per esportare in Europa le “cose migliori, buone e giuste” che abbiamo e non subire sempre in nome del “libero mercato” la cancellazione di norme e regole (questo vale anche per le questioni “sociali”). Auspichiamo che voi Parlamentari non facciate compiere al nostro Paese un drammatico passo indietro e rispettando i valori della nostra Costituzione venga impedito che si realizzi un commercio di armi “libero” e senza regole sapendo che la sua conseguenza sarebbe un ulteriore aumento del numero, già enormemente grande, di vittime, anche civili, di questo assurdo della Storia umana che è la guerra.

I  Componenti delle RSU Agusta di Cascina Costa e Somma Lombardo:

Bertolli Achille, Balzarini Roberto, Barrese Antonio, Bersani Armando, Bezzon Luigi, Biganzoli Mario, Bongiorni Alberto, Cattaneo Ottavio, Caretta Claudio, Fanchini Ugo, Fratipietro Gianfranco, Giana Luciano, Giglio Salvatore, Lattuada Carlo, Milani Giancarlo, Nava Amedeo G. , Palazzi Angelo, Perencin Andrea, Polacchini Maurizio, Radice Paolo, Roveda Giuseppe, Ventriglia Domenico, Sinatra Franco, Stefanazzi Cesare, Villa Fabio.


Cascina Costa 12/03/2002

NO AL RITORNO DEI “MERCANTI DI MORTE”

La Legge N. 185 del 1990 è stata varata dal Parlamento a seguito della campagna “Contro i mercanti di morte” promossa a suo tempo da numerose associazioni (ACLI, Mani Tese, Pax Christi, etc.) e alla quale aderirono numerosi Consigli di fabbrica di Aziende del settore.

La Legge N. 185/90 regola le importazioni e le esportazioni di materiale bellico e ispirandosi ai valori della nostra Costituzione, fissa alcuni divieti, tra cui quelli di vendere armi a Paesi in guerra o a quelli che violano i diritti umani, inoltre impone limiti e controlli sulla destinazione finale, per impedire triangolazioni in modo tale da evitare che le destinazioni finali siano Stati o Privati inaffidabili inoltre cerca di “bonificare” un settore caratterizzato dal pagamento di forti tangenti.

Che questo sia una legge “buona e giusta” lo dimostra il fatto che l’Italia sia stata uno dei Paesi meno coinvolti nel riarmo dell’ex Jugoslavia, dell’Iraq e dell’Afghanistan. Inoltre questa legge tutela anche i lavoratori delle Aziende del settore, perché hanno la consapevolezza che i sistemi d’arma prodotti con il contributo del loro lavoro (es. Elicotteri militari) non saranno usati da terroristi o da Paesi in guerra e/o che violano i diritti umani.

Ora in Parlamento c’è in discussione, in modo “silenzioso”, il disegno di legge 1927 che dovrebbe servire a ratificare l’accordo quadro sull’industria militare europea firmato da Italia, Spagna, Svezia, Germania, Francia e Gran Bretagna. Il testo contempla però anche profonde modifiche alla legge 185 del 1990, facilitando in nome del “libero mercato” il traffico di armi. Con queste nuove norme tutto rischia di cambiare in peggio, tra l’altro scomparirebbero i controlli bancari e le limitazioni alle triangolazioni.

Noi a questo stravolgimento diciamo NO .
Non vogliamo in un prossimo futuro, scoprire che gruppi terroristici e/o eserciti guidati da dittatori fanatici fossero armati con prodotti italiani, con prodotti del nostro lavoro.

Per evitare che esplodano guerre e fenomeni terroristici bisogna certamente agire sul versante politico per evitare l’esistenza di situazioni con forti ingiustizie e sperequazioni tra i diversi popoli della terra, ma è necessario anche non fornire strumenti di morte a chi ha deciso di usare le vie dell’odio, del fanatismo e della guerra per risolvere i problemi.








E a chi strumentalmente afferma che queste regole ci sono imposte dall’Europa rispondiamo che, oltre non essere assolutamente vero , l’Italia deve avere la forza morale e politica per esportare in Europa le “cose migliori, buone e giuste” che abbiamo.

Per cercare di impedire di compiere un drammatico passo indietro, i firmatari di questo comunicato componenti R.S.U. Agusta invieranno un messaggio a tutti i gruppi parlamentari, di ogni parte politica, per invitare ciascun parlamentare ad assumersi le proprie responsabilità, ad ascoltare la propria coscienza ed il grido di dolore di troppi bambini, donne e uomini martoriati e uccisi dalle logiche insanguinate della guerra e del terrorismo armati da un commercio “libero” e senza regole e quindi a dire di NO a iniziative legislative che stravolgano i fondamenti della legge N.185 del 1990.

I seguenti Componenti delle RSU Agusta di Cascina Costa, Somma Lombardo:

Bertolli Achille, Balzarini Roberto, Barrese Antonio, Bersani Armando, Bezzon Luigi, Biganzoli Mario, Bongiorni Alberto, Cattaneo Ottavio, Caretta Claudio, Fanchini Ugo, Fratipietro Gianfranco, Giana Luciano, Giglio Salvatore, Lattuada Carlo, Milani Giancarlo, Nava Amedeo G. , Palazzi Angelo, Perencin Andrea, Polacchini Maurizio, Radice Paolo, Roveda Giuseppe, Ventriglia Domenico, Sinatra Franco, Stefanazzi Cesare, Villa Fabio.

Cascina Costa 12/03/2002


P. S. A lato è pubblicato il testo dell’Appello che sarà inviato a tutti i gruppi Parlamentari e alle Commissioni Parlamentari interessate.



Sintesi Appello al sindacato per iniziative
“contro Bilanci di guerra, esportazioni di morte e a difesa della L.185/90”
e adesioni al 17.03.02

Noi, un gruppo di lavoratori e ex lavoratori dell’industria bellica, abbiamo sottoscritto un appello a Voi, dirigenti sindacali di tutte le confederazioni affinché consideriate quanto sta accadendo in termini di aumento della spesa militare e “liberalizzazione” del mercato delle armi e riprendiate su questi temi un’iniziativa all’altezza dei problemi a partire dalla difesa della legge 185/90. A questo appello, che vuole inserirsi nella iniziativa del cartello “Ritornano i mercanti di morte”, hanno aderito centinaia di cittadini e associazioni illustri. Entro 5 anni la spesa bellica dell’occidente sarà di 750 miliardi di dollari cioè oltre i 3/4 della spesa militare mondiale, alla faccia delle “guerre etiche”, delle “guerre per la giustizia infinita e la libertà duratura”, dei poveri del mondo che sembrano diventare i nuovi nemici.

Anche l’Italia da qualche anno, in ottemperanza al “Nuovo Modello di Difesa” del 1991, ha ripreso ad aumentare le sue spese militari (+10% dal 2000) e le spese per armamenti (+ 18%) queste raggiungeranno i 9000 mld £./anno per sistemi d’arma capaci di proiettare le attività militari “ovunque nel mondo siano messi a rischio gli interessi economici dei paesi industrializzati”, in barba all’articolo 11 della Costituzione.

Anche in tema di esportazioni di armi si segnala una forte ripresa dei mercati. L’Italia si colloca al 5° posto di questo mercato di morte e punta ora, con il DDL 1927 - approfittando di un accordo sopranazionale in tema di ristrutturazione e cooperazione nella produzione di armamenti - a smantellare la trasparenza, i controlli e le limitazioni previste dalla legge 185 del 1990.

Ma l’intensità, la durata, l’atrocità e la pericolosità dei futuri conflitti dipende anche dalle esportazioni belliche di oggi e di domani. Non si può combattere il terrorismo, allargando le maglie del controllo della vendita delle armi.

E’ altrettanto vergognoso che si faccia ricadere di nuovo sui lavoratori dell’industria militare, la responsabilità di collaborare a traffici di morte; essi venivano quanto meno parzialmente tutelati dalle limitazioni poste dalla 185/90. Peraltro, i lavoratori del settore, con l’introduzione delle nuove strategie militari e i relativi interventi bellici, già sono esposti a colpe di possibili collaborazioni con atti profondamente lesivi dei diritti umani oltre che di genocidio ove perpetrati.

Nel passato fu lo stesso sindacato a mobilitarsi contro un modello di sviluppo fondato sulla spesa militare e la produzione di armi e contro un mercato di morte perverso e pericoloso, fu il sindacato a sollecitare la crescita di consapevolezza e di responsabilità dei delegati e dei lavoratori del settore bellico, ad indicare loro la necessità di vigilanza e di piattaforme aziendali capaci di coniugare pace e diritto al lavoro, a sollecitare il parlamento - in cooperazione col cartello “Contro i mercanti di morte”- per una legge di controllo e limitazione dell’export di armi, ad indicare le strade che potevano sottrarre i lavoratori e il sindacato alla corresponsabilità in comportamenti che avrebbero potuto tradursi anche in gravi crimini contro i diritti umani e l’umanità. Chiediamo al sindacato di riprendere quella strada individuando le vie più opportune per la riduzione della spesa militare, della ricerca e della produzione bellica, per difendere e semmai estendere le limitazioni alle esportazioni di armi previste nella 185/90, per promuovere la riconversione al civile della produzione militare (a partire da quanto previsto proprio dalla L.185/90 e dalla “Agenzia per la riconversione dell’industria bellica lombarda” istituita dalla L.R.6/94), per tutelare l’obiezione professionale alla produzione militare, per dare ai lavoratori gli strumenti per opporsi alla guerra, e a quella sua forma che oggi va sotto il nome di “guerra permanente”, ed agire per la prevenzione dei conflitti e la diffusione di una cultura di pace.
                                                                                        27.02.02
I promotori (lavoratori o ex lavoratori Industria bellica):

Franca Faita (Cavaliere della Repubblica, lavoratrice Valsella, Rappr.Sind. Fiom-Cgil) Marco Tamborini (ex lavoratore Aermacchi, già Rappr.Sind. Fim-Cisl, Rappresentante delle Associazioni nella “Agenzia regionale per la riconversione dell’industria bellica lombarda” L.R.6/94)
Giovanni Bertinotti (lavoratore Aermacchi, R.S.U. Flmu-Cub)
Achille Bertolli (lavoratore Agusta, Rappr.Sind. Fim-Cisl)
Luigi Bezzon (lavoratore Agusta, Rappr.Sind. Fim-Cisl)
Francesco Bonavita (lavoratore Alenia Spazio)
Claudio Caretta (lavoratore Agusta, Rappr.Sind. Fiom-Cgil)
Ottavio Cattaneo (lavoratore Agusta, Rappr.Sind. Fim-Cisl)
Rossana De Simone (ex lavoratrice Aermacchi, già Rappr.Sind. Fiom-Cgil)
Rolando Fariselli (lavoratore Agusta, R.S.U. Flmu-Cub)
Basilio Luoni (ex lavoratore Aermacchi, già Rappr.Sind. Fim-Cisl)
Elio Pagani (ex lavoratore Aermacchi, già Rappr.Sind. Fim-Cisl, Obiettore professionale alla produzione militare)
Germano Parodi (ex lavoratore Alenia, operatore Flmu-Cub)
Andrea Perencin (lavoratore Agusta, Rappr.Sind. Fim-Cisl)
Paolo Radice (lavoratore Agusta, Rappr.Sind. Fim-Cisl)
Angelo Sacco (ex lavoratore Aermacchi, già Rappr.Sind. Fim-Cisl)
Maurizio Saggioro (ex lavoratore MPR, Obiettore professionale alla produzione militare)
Alberto Stefanelli (ex lavoratore Aermacchi)
Ginelli Valerio (lavoratore Agusta, R.S.U. Flmu-Cub)
Oreste Zanatto (lavoratore Agusta, R.S.U. Flmu-Cub)

Le adesioni al 17.03.02

Associazioni, Gruppi

Comitato "Scienziate e scienziati contro la guerra"
Redazione di Scienzaepace
ACLI nazionale (via G. Marcora, 18/20, 00153 Roma)
Rivista "MISSIONE OGGI" (via Piamarta, 9 - 25121 Brescia)
Rivista “Nigrizia” (vicolo Pozzo, 1  37129 Verona)
Rivista e Associazione “MANI TESE” (piazza Gambara, 7/9  20146 Milano)
Beati i Costruttori di Pace (via A. da Tempo, 2, 35131 Padova)
Emergency (via Bagutta, 12  20121 Milano)
Associazione Umanitaria Medici contro la Tortura 0.N.L.U.S.S. (via dei Mille 6 c/o CESV Roma)
Attac Italia
International Peace Bureau (Ginevra  Svizzera)
ACLI provincia Varese
ACLI regionale Lombardia
MIR - Movimento Nonviolento Centro Studi Sereno Regis (Torino)
Centro Eirene Studi per la Pace (Bergamo)
Servizio Civile Internazionale (via G. Cardano 135, 00100 ROMA)
Servizio Civile Internazionale Gruppo Regionale Sardegna (Cagliari)
Movimento Nonviolento
Redazione di “Azione Nonviolenta”
Associazione Guerre & Pace (Milano)
Redazione di Guerre & Pace (Milano)
Associazione Obiettori Nonviolenti di Bergamo
CESC Lombardia (Coordinamento Enti Servizio Civile della Lombardia)
Nodo Lilliput di Varese
Nodo Lilliput di Busto Arsizio (Va)
Nodo Lilliput di Como
Berretti Bianchi Onluss
Social Forum di Varese
Casale Social Forum (Casale Monferrato)
Forum Sociale del Ponente Genovese
Acmos (Torino)
Libera Piemonte
La redazione di Information Guerrilla
Associazione Coordinamento Pace Cinisello (Mi)
Coordinamento No alle Bombe (Sardegna)
ACEA consumi etici (Milano)
Associazione Giustizia & Pace, equo consumo (Locate Varesino)
Nodo lomellino della Rete di Lilliput
Gruppo Consigliare Rifondazione Comunista Cinisello (Mi)
Movimento Lettura popolare della Bibbia (gruppo di Venegono -Va)
La Casa per la Pace di Modena (Coordinamento di gruppi e associazioni pacifiste, nonviolente e di solidarietà internazionale sia nazionali, sia locali)
Sito di “Noi Siamo Chiesa”
Cooperativa Il Seme (Commercio equo e solidale - Bergamo)
Children’s Forum-21 (Forum dei bambini e adolescenti del 21 secolo)
Associazione Albero Baniano (Varese)
Associazione “Il Paniere” (Casale Monferrato)
RAF (Resistenza Antifascista di Ravenna)
Arca (Servigliano)

L'editrice e la Redazione del mensile torinese“Tempi di Fraternità”
L'associazione per la pace di Acqui Terme
Associazione Khorakhané (Lecco)
L'Angolo del mondo (associazione Onlus di Cultura, Solidarietà e Volontariato, Bajardo -IM)
Artestudio 53
Comunità cristiana di base O regina (Genova)
Il Partito Umanista di San Donato Milanese
Nodo Martesana della Rete di Lilliput
Gruppo Pace Valsusa
Lecce Social Forum
La Casa di Alex (Centro di ecoservizi  Cagliari)
La Lega Missionaria Studenti d'Italia (Roma),
Centro Sperimentazione Autosviluppo (Sardegna Sud-Ovest)
Associazione Culturale Mediterraneo

Inoltre:
1) Comunicato stampa di Pax Christi Italia (Via Petronelli 6, 70052 BISCEGLIE BA) 5/3/2002 ore 9,00 Pax Christi: dagli operai dell’industria bellica un monito da seguire

Tra le tante prese di posizione che in questi giorni la società civile va esprimendo contro l’ipotesi di modifica della legge italiana che regola il commercio delle armi (185/90), Pax Christi chiede di porre grande attenzione all’Appello firmato da alcune lavoratrici e lavoratori dell’industria bellica. Il testo si rivolge alle rappresentanze sindacali affinché assumano una linea coraggiosa e non ricada “di fatto e di nuovo, sui lavoratori dell’industria militare, la responsabilità di collaborare a traffici di morte. Essi venivano quanto meno parzialmente tutelati dalle limitazioni poste dalla 185/90”. Commentando la nota, Mons. Diego Bona, vescovo di Saluzzo e presidente di Pax Christi ha detto che “queste parole meritano un’attenzione tutta speciale perché provengono da persone che hanno pagato anche di persona e si confrontano coraggiosamente con la propria coscienza invitandoci a fare altrettanto”. L’appello chiede sostanzialmente ai sindacati contribuire “individuare le vie più opportune per la riduzione della spesa militare, della ricerca e della produzione bellica, per difendere e semmai estendere le limitazioni alle esportazioni di armi previste nella 185/90, per promuovere la riconversione al civile della produzione militare (a partire per esempio da quanto previsto proprio dalla L.185/90 e dalla rivitalizzazione dell’Agenzia per la riconversione dell’industria bellica lombarda istituita dalla L.R.6/94), per tutelare l’obiezione professionale alla produzione militare, per dare ai lavoratori gli strumenti per opporsi alla guerra, e a quella sua forma che oggi va sotto il nome di ‘guerra permanente ’, ed agire per la prevenzione dei conflitti e la diffusione di una cultura di pace”.

2) Questo appello è stato discusso nella riunione del gruppo paceguerra del Social Forum Nazionale durante le giornate del 2/3 marzo di Bologna. Si è constatata la sua aderenza ai punti presenti nella piattaforma dello stesso, e in particolare: contro l'aumento delle spese militari, per la difesa della legge 185/90 e il controllo del commercio delle armi, per la riconversione dell'industria bellica.

3) Ci scrive l’On. Ettore Masina: cari Pagani e Tamborini, considero il mio appassionato lavoro per la 185/90 come uno dei punti forti della mia presenza alla Camera nelle due legislature fra il 198 e il 1992. Ricordo ancora con fierezza le condizioni difficilissime della battaglia, la vittoria risicata che ottenemmo e comprendo dunque le sottili manovre che possono distruggerla. In realtà, allora, con qualche compagno, presentammo anche una proposta di legge per la riconversione dell'industria militare. Quella proposta fu lasciata cadere da molti, troppi gruppi e associazioni; cosicché oggi il ricatto occupazionale continua a premere sui lavoratori e l'opinione pubblica. Tutto questo per dire che non soltanto aderisco ben volentieri al vostro appello ma anche che sosterrò la vostra battaglia con tutti i pochi mezzi di cui dispongo.
Ettore Masina

4) Ci scrive Alessandro Marescotti: Grazie Elio ho ampiamente diffuso su PeaceLink il tuo messaggio. Cordiali saluti www.peacelink.it . Hanno pubblicato l’appello molti altri siti, come quello del Nodo di Como della Rete Lilliput, ecc.. A nostra conoscenza hanno pubblicato l’appello o una sua sintesi: Mani Tese, Liberazione, Azione Nonviolenta, Luce (Varese), La Prealpina (Varese) e altre riviste locali.

Altri lavoratori o ex lavoratori Industria Bellica e Difesa

Ferruccio Nobili (FP CGIL Nazionale e dipendente del Ministero della Difesa)
Elisabetta Casanova (ex lavoratrice Aermacchi, già Rappr.Sind. Fim-Cisl)
Lorenzo Todeschini (ex Lavoratore Agusta, Componente di Segreteria - Cisl Ticino Olona)
Giacomo Bisighini (Lavoratore Agusta, operatore Fim-Cisl Varese)


Individui

Mons. Luigi Bettazzi (già Vescovo di Ivrea e Responsabile di Pax Christi)
Padre Alex Zanotelli (Missionario Comboniano a Kariobangi Catholic Church Nairobi, Kenya)
Storgato P. Marcello (Missionari Saveriani, Via Piamarta 9 - 25121 Brescia BS)
On. Eugenio Melandri (Già parlamentare europeo)
Gino Strada (Medico, Emergency)
Antonino Drago (Docente di fisica Università di Napoli, Teorico della Nonviolenza)
Nanni Salio (Docente di Fisica Università di Torino, Teorico della Nonviolenza)
Antonio Bruno (vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova - Altro Polo - Sinistra Verde)
Tommaso Vitale (Facoltà di Sociologia - Università di Milano Bicocca)
Daniele Archibugi (Italian National Research Council  Roma)
Giovanni Cercignani (Ricercatore Università di Pisa)
Prof. Claudio O. Gualerzi (Dipartimento di Biologia MCA Università di Camerino - MC)
prof. Enzo Nocifora (Facoltà di Sociologia Università "La Sapienza" di Roma)
Dott.ssa Antonella Sattin (Direz. Sistema Bibliotecario di Ateneo e Centro di documentaz. Europea Università Ca' Foscari di Venezia) Dr. Paola Iacopetti (Dipartimento di Patologia Sperimentale, Biotecnologie Mediche, Infettivologia ed Epidemiologia. Università di Pisa) Prof. Alessandro Morelli (Coordinatore del Movimento Università-Opinione, Ordinario di Chimica Biologica - Facoltà di Scienze MFN. Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Oncologia, Biologia e Genetica, Genova) Avv. Alessandro Pedone (Presidente Centro Eirene Studi per la Pace di Bergamo) Alberto Clarizia (Dipartimento di Scienze Fisiche. Università "Federico II" di Napoli - Monte Sant'Angelo - Redazione di Scienzaepace) Matteo Scagliarini (Direttivo Regionale FP CGIL PUGLIA RSU, Soprintendenza per i Beni A.A.A.S. della Puglia Bari
Franca d'Agostini (Insegnante a contratto al Politecnico di Torino)
Giorgio Picara (Ordinario di letteratura italiana all'Università di Torino)
Giuliana Giusti (Dipartimento di Scienze del linguaggio G.B. Giustinian, Venezia)
Annalisa Marini (CESC Lombardia)
Dott. Ing. Vito Francesco Polcaro (Senior Scientist, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica, Area di Ricerca Roma - Tor Vergata) Gianni Quarantotto (UIL-PA Università e Ricerca, Segretario Regionale Emilia-Romagna, C/O Area della Ricerca, Consiglio Nazionale delle Ricerche - Bologna)
Angelo Baracca (Professore Associato, Università di Firenze)
Prof. Giuseppe Cinà (Università degli Studi di Genova - Dipartimento POLIS - Genova)
Francesco Andrietti (Docente universitario, Università degli Studi di Milano)
Luciano Vasapollo (Docente università di Roma, direttore scientifico del Centro Studi Economico-Sociali Cestes-Proteo) Angelo d'Orsi (Filosofo, saggista, autore di libri sulla “Macchina militare italiana”) Anna M. Borghi (ricercatrice, dipartimento di psicologia, Università di Bologna) Marco Cervino (Fisico, Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR-ISAC, (ex ISAO), Istituto di scienze dell'Atmosfera e del Clima, 101, Bologna)
Edoardo Magnone (Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, GENOVA)
Anna M. Borghi (ricercatrice, dipartimento di psicologia, Università di Bologna)
Dr. Ettore Zerbino (psicanalista, responsabile Medici contro la Tortura - Roma)
Anna M. Nobili(Gruppo di Meccanica Spaziale, Dipartimento di MatematicaUniversità di Pisa)
Ing. Andrea Domenica (ricercatore universitario, Universita` di Pisa)
Alberto Castagnola (Presidente IRED  Nord)
Teresa Sarti (Presidente di Emergency)
Maso Notarianni (Emergency)
Edoardo Baraldi (Attac Italia)
Prof. Mauro Cristaldi (Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo, Università "La Sapienza" Roma)
Salvatore Palidda (Docente Università Genova)
Claudio D'Aguanno (Cre ENEA Casaccia  Roma)
Emilio Martines (Ricercatore CNR Padova)
Annalisa Basso (CNR Napoli)
Alberto Burgio (Docente Università di Bologna)
Giuseppe Maiolo (vicepresidente nazionale dell'Associazione Psicologi per i Popoli)
Giorgio Parisi (Dipartimento di FisicaUniversità di Roma "La Sapienza")
Agostino Letardi (Enea C.R. Casaccia Biotec-Sic, Roma)
Daniella Ambrosino (Funzionario Corte Costituzionale - Roma)
Umberto Ciotola (Informatico, Venezia)
Maria Cristina Zadra (Ricercatrice, Studiosa di problemi militari)
Achille Lodovisi (Ricercatore, esperto del settore armamenti  Bologna)
Mao Valpiana (direttore di Azione Nonviolenta)
Norma Bertullacelli (Presidente del Centro Ligure di Documentazione per la pace)
Rita Tartufi (Cestes-Proteo)
Beniamino Carchedi (Cestes-Proteo)
Enrico Peyretti (pubblicista, Torino)
Angela Dogliotti Marasso (Movimento Nonviolento)
Antonella Visintin (presidente di un circolo locale di Legambiente -Torino)
Meriem Peillet (Como)
G.B. Palmegiano
Elisabetta Ronchi
Roberta Maloberti(Medico, Gavirate - VA)
Claudio Di Blasi (Direttore Centro Servizi Volontariato - Bergamo)
Vitaliano Caimi (Docente di Filosofia e Storia  Busto A.)
Giulio Preve (Esperto del settore armamenti  Varese)
Fulgida Barattoni (International Peace Bureau  Italia)
Sonia Gregori (Finsiel)
Maria Teresa Cassini (insegnante in pensione)
Alessandro Castellari (insegnante)
Enrico Pieroni (Capoterra - SCI Sardegna “Coordinamento no alle bombe” Sardegna)
Davide Mattiello (Presidente Acmos Torino)
Susanna Pugnaloni ( Lavoratrice dell'Agenzia del Territorio R.S.U RdB)
Francesca Battista (studente)
Rosa Rinaldi (Ggil funzione pubblica nazionale)
Ines Valanzuolo
Alessandra Franchini (Fisioterapista Azienda Ospedaliera Pisana)
Susanna Curti (Intra -VB)
Anna Veggiotti (Intra -VB)
Francesca Maldini (Milano)
Dino Bardoscia (Milano)
Ing. Roberto Carrara (Protezione Ambiente srl  Milano)
Massimo Maraviglia (Napoli)
Fiammetta Colapaoli (insegnante, R.S.U. I.P.S.A.R. Castel San Pietro Terme)
Bertoni Franco (RSU  Neotron, direttivo prov. Filcea-Cgil Modena)
Laura Spampinato (ex lavoratrice e delegata Standa)
Luisa Lindo (Donneinmarcia, CUP2000 s.r.l., Bologna)
Chiara Porta
Federico Ceratti (presidente ACEA consumi etici - Milano)
Maurizio Mazzi (Roma)
Patrizia Pozzi
Dino De Simone (Legambiente Varese - consigliere DS a Varese)
Dott. Luigi Narni Mancinelli
Lorenzo Chierego (Ingegnere, Lilliput Varese)
Marie-France Maurin (Sanremo)
Adriano Arenghi (Mortara - PV)
Anna Buniato
Walter Peruzzi (Direttore di Guerre & Pace)
Piero Maestri (Redattore di Guerre & Pace)
Rosetta Riboldi (Consigliere comunale Cinisello Balsamo -Mi)
Vincenzo Puggioni  (Rete Romana Consumo Critico)
Bruna Brambilla (già sindaco di Vengono Superiore)
Massimo Maraviglia (docente, Napoli)
Lucrezia Riente
Matteo Secchi (Educatore della “Casa davanti al sole”, Redazione de “La Pulce”, Venegono Inf.)
Mariapia Cremona (Venegono Inferiore -Va)
Sante Secchi (Venegono Inferiore -Va)
Arsenia Carnelli (Venegono -Va)
Anna Cremona (Venegono -Va)
Barbara Gavardini (Venegono -Va)
Giulia Bombelli (Redazione de “La Pulce” Venegono -Va)
Gianna Badoni (Associazione Giustizia & Pace, equo consumo, Venegono Inferiore -Va)
Enza Schillaci (Lilliput, Busto Arsizio -Va)
Carlo Berto (Lilliput, Busto Arsizio -Va)
Linda Schillaci (Lilliput, Busto Arsizio -Va)
Emanuele Vanzini (Nodo lillipuziano varesino)
Anna Maria Melone (Milano)
Ariel Brunner (Rappresentante NIDiL CGIL dei collaboratori LIPU)
Saida Bullo
Patrizia Pozzi
Anita Calcatelli (IMGC-CNR Torino)
Padre Dario Bossi, (Missionario comboniano, Padova)
Giuseppina Barsacchi
Maria Giovanna Ruggieri(Itri)
Elena Brunner
Pietro Tamburini (Trieste)
Marco Capra (iscritto FIOM-CGIL Banksiel Milano)
Igor Orifici (Associazione Albero Baniano  Varese)
Donatella Cortellini (Docente scuola pubblica, Bologna)
Manuela Foschi (pubblicista  Cervia  Ra)
Michele Zizzari (autore  Cervia  Ra)
Mauro Ferrario (Direttivo CGIL Scuola Varese)
Carlo Buzzo (Genova)
Paolo Cerniani (Trieste)
Vilma Leti (Ancona)
Donato Troiano (portavoce dei Verdi Ecologisti Per Parma)
Giancarlo Pezzuti (Napoli)
Marco Bersani (Attac Italia)
Carlo Berto (Lilliput Busto A.)
Giovanna Gaias (Children’s Forum-21 secolo)
Luigi Pascali (Brindisi)
Vincenzo Scherillo (Sito Saestel Napoli)
Floriana Fioretti
Patrizia Palmisano (Educatrice in una comunità di minori stranieri - Bari)
Pier Felice Ferri & Family (Lodi)
Rocco Cirocco (Benevento)
Barbara Gamberoni (Rimini)
Anna Maria Cori (Viterbo)
Nadia De Luzio (Napoli)
Maria Grazia Guaschino (Abolizionista, pacifista  Torino)
Cav. Guido Grenni (Torino)
Vittoria Papalini (Pensionata, Torino)
Luisa De Raffaele (Pensionata  Torino)
Marco Grenni (Studente  Torino)
Elena Grenni (Studentessa  Torino)
Davide Caforio (Volontario antiguerra - Prato)
Miriam Silvestri (Bologna)
Fernanda Forlano (Torino)
Giuseppe Lodoli (Roma)
Flavia De Paoli (Roma)
M.Cristina Marani (Limbiate -Mi)
Fausto Peafrini (Limbiate -Mi)
Barbara Traferro (Macerata)
Paolo Baldissera (Torino)
Giovanni Mannino (Capo AGESCI  Catania)
Roberto Garbarino (Alessandria)
Enrico Camporese (Venezia)
Laura Malucelli (Bologna)
Giacomo Valsecchi (Lecco)
Sergio Casiraghi (Sondrio)
Lorraine Buckley (Novara)
Manuela Foschi (Roma)
Michele Foschi (Roma)
Roberto Scarpa
Giulio Stocchi (Milano)
Fulvio Manara (Bergamo)
Ferruccio Canella (Imperia)
Mirella Ruo (Casale Monferrato)
Stefano Cecere (Milano)
Luca Bidoglia (Milano)
Elisabetta Canepa (Genova)
Enrica Ravasio Caserio (Bergamo)
Virginia Scarsi (Cuneo)
Nadia De Paoli (Cerea - VR)
Sandro Boscaro (Vicenza)
Nell Anne Franchi (Milano)
Andrea Baglioni (Roma)
Alessandro Paganini (lavoratore di Vesuvius Italia spa  Genova)
Barbara Traferro (Macerata)
Roberto Fontanelli
Francesca Gamba (Roma)
Antonio Merendino (Capo D'Orlando -ME)
Lidia Collovà (Capo D'Orlando -ME)
Annalisa Tanzarella (Taranto)
Marco Maria Pietrantoni (Parma)
Eva Porta
Giancarlo Giumini
Prof. Benedetto Manzone (Torino)
Davide Petrini
Francesco Penzo (Venezia)
Eleonora Casula (SardinianWorld - Oristano)
Franca Balsamo
Valeria Carletti (Torino)
Natalia De Reggi (Firenze)
Fabio Della Lunga (RLS dei macchinisti FS della Cargo Ancona)
Isabella Conti (Terni)
Chiara Schettini (Trieste)
Marco Metelli
Massimo Paupini
Mary Archer (Milano)
Federica Siddi (Roma)
Gianni Volonté (Venceremos)
Stefania Menichella
Marinella Ravettino(Attac - Tigullio)
Stefano Brocchi (Legambiente Valdichiana, Segreteria Provinciale dei Verdi, Forum Sociale Aretino)
Lucia Pozzan (Padova)
Giovanna Segalerba (Lega Missionaria Studenti di Genova)
Marcella Codini (Varese)
Ciro Di Cristo (Coordinamento Romagnolo Contro La Guerra - Ravenna)
Fabio Cardini (Social Forum di La Spezia)
Silvano Tartarici (segretario Berretti Bianchi)
Annalisa Atzeni (Nuoro)
Davide Inverardi (Brescia)
Dolores Sgariboldi
Simone Pettinau (Cagliari)
Elisa Serio (Lecce)
Vanni Fabris (Gruppo X Salzano)
Lucia Matilde Vincenti
Antonella Bottegal (Varese)
Marcello Ceccarelli (Coordinatore Centro Giovani Casa Pomposa  Rimini)
Chiara De Poli (Chiavari - Ge)
Antonio Lupo Chiavari  Ge)
Sara Batisti (Firenze)
Luisa Acerbi (Milano)
Andrea Mazzon (Latina)
Sara Tomei (Studente - Lucca)
Gianluca Reali (Genova)
Alessandro Gelagi (Docente in pensione - Padova)
Lorella Magrini (Ravenna)
Bruno sarti (Genova)
Mario Pennuzzi (Taranto)
Patrizia Quarta (Impiegata di Sestri Levante, volontaria di Cittadinanzattiva)
Jacqueline Pampi
Pierpaolo Dall’Olio (Ravenna)
Giorgio Civardi (Forum Sociale del Ponente Genovese- Genova)
Teresa Civardi (Forum Sociale del Ponente Genovese- Genova)
Maurizio Dr. Zaccarini (Lugo di Ravenna)
Cristina Bregoli (Hemp AntiProShop - Genova)
Mara Greco (Firenze)
Simona Mercuri (Studentessa in Psicologia)
Ronny Fioravanti
Anna Del Monaco
Paolo Oitana (Lodi)
Maurizio Barbero (Insegnante - Novara)
Mirella Ruo (Casale Monferrato)
Paola Ganz
Paolo Cifariello (Piacenza)
Tito Anzolin
Davide Pelanda (Tempi di fraternità -Torino)
Renato Pesce (Acqui Terme)
Anna Tollot
Paolo Trezzi (Lecco)
Ferruccio Canella (Bajardo -IM)
Claudia Pisaneschi (Pistoia)
Eugenio Facchinetti (Studente-lavoratore, Volontario Antiguerra, San Paolo d'Argon, Bg)
Giuseppe Gonella (Genova)
Rosanna Gonella (Genova)
Peppino Coscione (Genova)
Alessandria Doria (Brescia)
Monica Baldini
Daniela Ancillotti
Claudia Pozzoli (Genova)
Daniele Dal Bon (Fotografo della solidarietà - foto dal volontariato- Torino)
Edda Cicogna (Genova)
Francesco Mondini
Anna Maria Renna (Geologa)
Massimo Pigoni
Sen. Giovanni Battafarano
Carlo Pona (Fisico ricercatore, Enea Casaccia Roma, Scienziate e scienziati contro la guerra)
Dott. Maria Teresa Tuccio (Dipartimento di Fisica, Università di Genova)
Giovanna Caviglione (CNR, Genova)
Nicola Triggiani (Ricercatore CNR, Genova)
Giovanni Bertini (Segr. prov. CGIL Lucca)
P. Massimo Nevola S.J. (Direttore nazionale Lega Missionaria Studenti d'Italia (Roma)
Carlo Scardeoni (Consigliere comunale di Rifondazione comunista Varese)
Giulio Labbro Francia (Movimento dei Consumatori, Venezia Social Forum, Venezia)
Sergio Ferrari (Segretario cittadino Partito Umanista di San Donato Milanese)
Gianni Berto (Agenzia del Territorio R.S.U. - RdB Ancona )
Giuseppe Cristofalo (FNLE-CGIL Palermo)
Luciano Tornese (Consigliere nazionale dell'associazione Berretti Bianchi Onlus)
Ing. Giacomo Alessandroni (webmaster Centro di Ricerca per la Pace)
Gabriele De Blasi (Giornalista, Lecce)
Mirko Lombardi (Consigliere Regione Lombardia, PRC)
Giovanni Russotto (Consigliere PRC nella Circoscrizione Valpolcevera - GE)
Gisa Legatti (Docente, Donne in nero, Varese)
Luca Baldisseri (Varese)
Farid Adly (Direttore ANBAMED, Notizie dal Mediterraneo)
Sara Natoli (Acquedolci, Messina)
Massimo Cleopazzo (Chat Village)
Francesca Fabbri (Genova)
Benvenuto Paolo Marco (Sori  Genova)
Maria Patrizia Moltrasio
Alessandro Rossi (Roma)
Maddalena Piccolo
Caterina Dabalà (Venezia)
Angela Morelli
Marzia Polles (Venezia)
Valerio Bonetti
Giorgio Montagnoli
Teresita Montagnoli
Maria Maranò - Taranto
Claudio Didero (Assistenza ai disabili in  Pechino, Savigliano - CN)
Daniela Silvestri - Trieste
Pasquale De Sole (Roma)
Emilia Longo (Bologna)
Valerio Trabucco
Maria Teresa Lavina
Francesco Trabucco
Sara Trabucco
Maria Grazie Oliveri (Genova)
Sandra Fani (Genova)
Ivano Ferrari (Genova)
Micaela Bianco
Stefania Barzaghi
Susanna Pugnaloni
Daniele Pizzitutti (Roma)
Bianca Riva
Alberto Perino
Mattia Pizzamiglio
Tiziana Turturro
Francesco "Chegue" Boriosi (Perugina)
Daniela Ranfoni (Ragioniera, Lecce)
Maraviglia Leonardo (Pistoia)
Emanuele Mosconi (Terni)
Giovanni Zampini (Verona)
Lucia Monari (Casalecchio di Reno - BO)
Francesco Pisano (Cagliari)
Laura Dolcino
Giovanni Borsa
Francesca Poretti (Taranto)
Antonella Gelosa
Fabiana Bruschi
Fabio Barabino
Paola Vallatta (Parigi)
Enrico Carniti
Eleonora Cane (Gruppo pace Valsusa)
Daniela Barozzi
Simona Arrà (Fossano - CN)
Maurizio Traverso(Genova)
Giuliana Bencovich (Genova)
Paola Cirio (Torino)
Fausto Renaldo (Torino)
Roberta Ventura (Roma)
Pierfrancesco Pontecorvo (Roma)
Pasquale Pellegrini
Roberto Fea (Cuneo)
Fabrizia Tadiello
Gianpaolo Dal Maso (Venezia Mestre)
Adriano (Rete Lilliput Lomellina)
Enrico Euli (Cagliari)

SI TENGA PRESENTE ANCHE CHE GIà DECINE DI ASSOCIAZIONI E CENTINAIA DI PERSONALITA' HANNO FIRMANO L'APPELLO "RITORNANO I MERCANTI DI MORTE". (E’ IN QUESTO QUADRO CHE SI INSERISCE ANCHE IL NOSTRO APPELLO A VOI DIRIGENTI SINDACALI)

Ritornano i mercanti di morte
Appello ai parlamentari

Il Parlamento italiano sta discutendo un disegno di legge d'iniziativa governativa (Atto Camera 1927) in materia di industria della difesa. Il progetto prevede la ratifica dell'accordo quadro sottoscritto dall'Italia e da altri cinque Paesi europei il 27 luglio 2000 per "facilitare la ristrutturazione e le attività dell'industria europea per la difesa" ed è stato già licenziato dalle Commissioni III e IV della Camera dei Deputati in data 30 gennaio 2002. Tale accordo imporrebbe il "tempestivo adeguamento della nostra normativa" e infatti 10 dei 14 articoli che compongono il testo proposto sono volti a modificare la legge n. 185 del 1990 che disciplina attualmente l'import-export di armi nel nostro Paese. La novità più rilevante è costituita dall'introduzione di un nuovo tipo di autorizzazione per il commercio delle armi, la "licenza globale di progetto", riferita ai programmi intergovernativi o industriali congiunti ai quali le imprese partecipano e ai quali non si applicheranno più le norme sulle trattative contrattuali, rendendo meno trasparenti e controllabili tutte le operazioni. Anche le norme sulle attività bancarie relative a questo nuovo tipo di "licenza globale" verranno modificate, non essendo più notificate al Ministero del Tesoro e da questo autorizzate, e non comparendo più nello specifico capitolo dell'annuale Relazione al Parlamento. In questo modo, in nome della "razionalizzazione", della "competitività" e della "identità europea" verrà stravolta una legge ritenuta da tutti "severa e rigida" e che ha fatto del nostro Paese uno dei più avanzati al mondo per aver provveduto a regolare il commercio delle armi nel rispetto dei diritti
umani, della promozione della pace e della trasparenza.
Ricordiamo che quella legge fu ottenuta grazie all'impegno tenace della Campagna "Contro i mercanti di morte" (ACLI, MLAL Mani Tese, Missione Oggi, Pax Christi). Anche il riferimento al "Codice di condotta dell'Unione Europea per le esportazioni di armi" (che non è assolutamente vincolante) costringerebbe l'Italia a rinunciare alla propria normativa nazionale che in questo verrebbe peggiorata. Troviamo peraltro paradossale che mentre da un lato si vuole combattere una guerra totale contro il terrorismo, dall'altro si allargano le maglie del controllo della vendita delle armi con tutti i rischi che ne conseguono. Chiediamo pertanto ai parlamentari di votare contro questo disegno di legge che costituisce un passo indietro per la pace e la giustizia. Chiediamo che l'Italia si faccia promotrice a livello internazionale di un'iniziativa volta a una maggiore severità nel controllo del commercio di armi e a un maggiore impegno nella prevenzione dei conflitti.

Adesioni di Associazioni all’appello ai parlamentari:

ACMOS Torino
Associazione Gruppo Abele
Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli (AIASP)
Casa dei Popoli di Roma
Centro Missionario Diocesano  Novara
Democrazia Popolare
LIBERA
Associazione nomi e numeri contro le mafie
Rete Associazioni Popolari
ADISTA
Servizio Educazione alla Pace e alla Mondialità
Caritas diocesana di Firenze
Convenzione permanente di Donne contro le guerre
Centro Culturale Jacopo Lombardini di Cinisello Balsamo (MI)
Paolo Fabbri - responsabile CIPSI
Arci
Servizio Civile Nazionale
Legambiente
Associazione NAMASTE Onluss
AMANI
MIR
Chiama L'Africa
EMMAUS ITALIA
Centro Internazionale G. La Pira  Firenze
Mani tese
Scuola di pace don Tonino Bello  Molfetta
Tavola della Pace
Confronti
Rosa Bianca
Centro Missionario dell'Ordine Francescano Secolare settore Cooperazione
Beati i Costruttori di Pace
Lega Obiettori di Coscienza
Campagna di Obiezione alle Spese Militari per la Difesa Popolare Nonviolenta
Conferenza Enti di Servizio Civile
AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani
Amnesty International
Italia Associazione Culturale Mediterraneo
Casa per la Pace - Molfetta
Associazione Missionaria Internazionale
Movimento Nonviolento
Casa per la Nonviolenza  Verona
Azione Nonviolenta
rivista mensile Servizio Civile Internazionale
Gruppo Regionale Sardegna Confronti
Comunità dell'Isolotto di Firenze
Emergency
Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI)
Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI)
Cipax
Tenda della Pace di Bellusco (Mi)
Noi siamo Chiesa IMWAC
Lega Obiettori di Coscienza
Fim Piemonte
Gruppo del Movimento Rinascita Cristiana, Dora Tandoi Vitelli - Roma
Circolo culturale Primo Levi
FOCSIV - Federazione Organismi cristiani servizio internazionale di volontariato
Nuova Africa
CNCA  Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza

Adesioni di singoli all’appello ai parlamentari:

Alex Zanotelli
Luigi Ciotti
Mons. Raffaele Nogaro - Vescovo di Caserta
Mons. Luigi Bettazzi
Mons. Diego Bona
Don Albino Bazzotto
Walter Veltroni - sindaco di Roma
On. Giovanni Bianchi
Luigi Cancrini, psichiatra
Giuseppe Cederna, attore
Tiziano Terzani, informazione
Achille Saletti, Presidente Comunità Saman
Nicoletta Dentico - Medici Senza Frontiere
Sabina Siniscalchi
Eugenio Melandri
Alberto Friso  movimento focolari
Angela Dogliotti
Beppe Marasso
Mons. Luigi Martella, vescovo di Molfetta
Antonella Visintin, Chiesa Valdese  Torino
Franco Giampiccoli, pastore valdese  Torino
Fabio Protasoni - membro Presidenza Nazionale Acli - segretario Forum Permanente Terzo Settore Jean-Marie Benjamin
Sen. Natale Ripamonti
On. Paolo Cento
Vittorio Agnoletto
Lidia Menapace
Alessandro Marescotti
Sen. Antonio Pizzicato
Giancarla Codrignani
Graziano Zoni
Flavio Lotti
Paolo Naso
Mao Valpiana
Fulco Pratesi
Claudio Ragaini
Daniele Barbieri
Carta Paolo Pastore - Coordinatore di TransFair Italia
Stefano Guffanti (coordinatore LOC Verona)
Padre Alberto Pelucchi - Superiore Missionari Comboniani Brescia
Farid Adly direttore ANBAMED, notizie dal Mediterraneo
Gloria Baraldi - Segretario Generale Funzione Pubblica Camera del Lavoro di Brescia
Mauro Scaroni - Segreteria FPS - CISL
Brescia Frigieri
Don Gaetano  Modena
Maria Mazzei
Paolo Bertagnolli  Bolzano
Silvana Natali  Mantova
don Andrea Bigalli  Firenze
Riba don Marco, direttore della Caritas diocesana di Cuneo
Silvia Nejrotti
Gianni Rostan
Daniela Storani
Massimo Chiappa
Leo Corvace  Taranto
don Mimimo Damasi  Taranto
padre Pierluigi Flotti  Taranto
Loredana Flore - Taranto
Gianni Liviano  Taranto
Angelo Quibrino  Taranto
Giandomenico Tacente  Taranto
Marina Venezia  Taranto
don Claudio Bucciarelli
Gianfranco Schiamone
Tano D'Amico, informazione
Diego Acco, Ponticello Conte Otto (VI)
Maria Antonietta
Malleo Francesco
Comina don Gabriele Scalmana - delegato della Diocesi di Brescia per la Pastorale del Creato. Merchiori Cinzia Paola
Balzelli Giulio
Rodighieri Enrico Bandiera
Francesca Reggiani, attrice
Maria Pia Reggi
Francesco Bellifemine
Daniele Lugli
Miriam Turrini
Elio Pagani
Marco Tamborini
Don Aldo Antonelli
Carlo Dal Porto
Mariangela Pinotti
Maurizio Benazzi
Pierluigi Ontanetti
Maria Grazia Totola
Carla Bacchiega
Graziella Campi
Giuliana Pongiluppi
Meriem Peillet
Doriana Giudici
Paolo Molteni
Daniela Battipaglia
Diacono Andrea Fantozzi, Siena
Prof.ssa Barbara Malaman
Avv. Flavio Campagna
Matteo Fornasa, Consigliere Provinciale ACLI Vicenza
Antonello Rustico - Direttivo Nazionale Filcea CGIL
Masiero Francesco Ostiglia (Mantova),
Damiano Tommasi, sportivo
Lucia Matilde Vincenti
Antonella Bottegal

ecc. ecc. La raccolta prosegue e al 9.3.02 le adesioni superavano le 7000 sul solo sito di “Vita”





COMUNICATO SINCOBAS
Ai promotori dell’appello in difesa della l. 185/90


Il vostro appello in difesa della l. 185/90 e per invece estendere le sue limitazioni, nel quadro di un più complessivo impegno contro le spese militari e i “nuovi modelli di difesa”, ci vede totalmente d’accordo e pertanto il S.in.COBAS lo raccogle e vi aderisce.

La nostra organizzazione sindacale di base si è battuta in ogni occasione contro la guerra, considerandola comunque e sempre nemica dei lavoratori e delle lavoratrici. Ci siamo battuti, compreso con gli scioperi, contro la guerra contro la Jugoslavia, così come ci siamo mobilitati e ci mobilitiamo, compreso con lo sciopero, contro la guerra contro l’Afghanistan e contro la più generale riproposizione della guerrra come strumento di governo normale e permanente di un mondo caratterizzato dalle ingiustizie provocate dalle politiche liberiste.

Facciamo parte del movimento e siamo stati a Porto Alegre, consideriamo la discriminante “contro la guerra senza se e senza ma” centrale e costitutiva, anche perché oggi la guerra è strutturalmente funzionale al dispiegarsi della globalizzazione capitalistica.

Sosteniamo tutte le mobilitazioni del movimento contro la guerra e per la pace, a partire dalla prossima mobilitazione a Brescia contro l’EXA 2002. Occasione quest’ultima per porre con nuova forza il no alle produzioni di morte ed il sostegno alla riconversione dell’industria bellica senza perdita di posti di lavoro.

Le spese militari e le produzioni di morte aumentano, mentre vengono operati tagli alla spesa sociale. Ancora una volta pagano i lavoratori.

Per tutte queste ragioni, il vostro appello è importante e ancora più importante è sostenerlo per costruire insieme le iniziative più opportune.


Un saluto di pace

p. Segreteria Nazionale S.in.COBAS
Luciano Muhlbauer


Milano, 7 marzo 2002


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Contro il commercio di armi
Lavoro Società Cambiare Rotta, Cgil Lombardia
07/03/2002

Il parlamento ha da poco avviato un dibattito in Commissione Difesa sulla riforma della legge n° 185/90 che condiziona l'import e l'export di armi. Questa modifica è stata promossa dal Governo Berlusconi, in realtà è da molto tempo che se ne discute, e nei fatti allenta le possibilità di controllo del commercio di armi dell'Italia verso i paesi esteri, soprattutto verso i paesi che attualmente stanno combattendo una guerra o che utilizzano quote consistenti del proprio bilancio pubblico per acquistare armi. Le motivazioni adottate sono invero impressionanti. Secondo il governo Berlusconi sarebbe l'Unione Europea a chiedere una urgente "riscrittura" della legge che controlla il commercio di armi. L'Unione Europea in realtà ha fatto una raccomandazione tesa ad armonizzare questa legge a livello europeo nel principio di conservare le norme che meglio di altre possono implementare le linee di intervento, cioè non chiedeva di stravolgere la legge esistente, di sostenere la produzione di armi o di sostenere il commercio delle stesse. Infatti, l'Unione Europea nei precedenti fondi strutturali suggeriva la riconversione delle imprese militari almeno per quella parte che non avevano più nessuna giustificazione economica, ma soprattutto non suggeriva il potenziamento del commercio di armi da guerra. Semmai, ha sempre sostenuto la necessità di razionalizzare il settore e dare alla Unione Europea una politica della difesa capace di affrancarsi dall’aggressività degli Stati Uniti. Quindi, l'intervento del governo Berlusconi ha finalità e convincimenti che vanno ben oltre le raccomandazioni suggerite dall’Unione Europea, nel senso che anche in materia di industria per la difesa si privilegiano gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, come a voler segnare la distanza del governo nazionale dalla Comunità Europea. Lavoro società a cambiare rotta CGIL Lombardia non intende giustificare nessun intervento di modifica della legge 185/90; semmai sostiene la necessità di predisporre degli strumenti normativi adeguati per razionalizzare il settore a livello europeo e un intervento deciso nella direzione della riconversione al civile delle imprese armigere anche per dare uno sbocco occupazionale per i lavoratori coinvolti. Questo approccio è ancora più dirimente se pensiamo che la Lombardia rappresenta quasi il 30% della produzione di armi in Italia, oltre ad avere sul proprio territorio il primo polo aeronautico della nazione. Semmai, occorre rivitalizzare la legge regionale per la riconversione dell'industria bellica per affrancare l'umanità e i lavoratori dal dramma della guerra che assorbe ogni anno 900 miliardi di dollari, di cui 750 dei paesi industrializzati e 250 per la sola Europa.


Nicola Nicolosi
Segretario Cgil Lombardia
Lavoro Società Cambiare Rotta