legge 185/90: cresce la mobilitazione dopo l'appello del Cardinale Ruini



Altra adesione sulla posta elettronica di PeaceLink: quella dell'on. Melandri.

Altri ricorrono al fax: al fax di PeaceLink è giunto infatti un fax del sen. Cossiga. Ne daremo un resoconto completo appena lo trascriviamo :-)

A.M.

Date: Mon, 11 Mar 2002 21:20:32 +0100
To: "Melandri Giovanna" <melandri_g at camera.it>
From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
Subject: legge 185/90: cresce la mobilitazione dopo l'appello del Cardinale Ruini
Cc: i-network at mascanc.net

All'on. Giovanna Melandri

Grazie del messaggio, che cosideriamo un'adesione alla mobilitazione per difendere la legge 185/90.

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
www.peacelink.it

At 19.53 11/03/2002 +0100, you wrote:

DS: APPELLO CARD. RUINI A PARLAMENTO SU VENDITA ARMI
Dichiarazione dell’on. Giovanna Melandri (Commissione Esteri DS)

“E’ assolutamente condivisibile l’appello lanciato oggi dal Cardinale Ruini al Parlamento italiano affinché in occasione della prossima ratifica dell’Accordo Quadro per la ristrutturazione dell'industria europea di difesa non si “attenuino i controlli sul commercio delle armi”. Tutte le forze politiche, superando ogni logica di schieramento, devono sostenere quest’appello e gli appelli che da settimane il mondo della cooperazione laica e cattolica sta lanciando affinché non sia modificata la legge 185 del 1990.

In Italia esiste, infatti, da oltre dieci anni una buona legge, la legge 185 del 1990 che pone paletti seri e ben precisi che in materia di vendita di armi. Scopo di questa legge è quello di impedire all’industria bellica di alimentare conflitti, specie nel Sud del mondo, e di sostenere con le armi Stati che negano i diritti umani fondamentali.

Nel Disegno di legge 1927 di conversione dell’Accordo quadro Europeo sull’industria europea di difesa – approvato dalla Commissione Esteri della Camera e in arrivo in Aula tra poco tempo - sono stati introdotti alcuni articoli che, se approvati, di fatto stravolgerebbero l’impianto della legge 185.

Il mondo della cooperazione laica e cattolica si è già mobilitato per evitare che questo accada. E’necessario che il Parlamento ne tenga conto ed operi con buon senso.”