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(Fwd) documento su bilancio difesa americano e riarmo mondiale
- Subject: (Fwd) documento su bilancio difesa americano e riarmo mondiale
- From: "francesco iannuzzelli" <francesco at href.org>
- Date: Wed, 31 Oct 2001 00:05:29 -0000
- Organization: peacelink
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "osserv.balcani di brindisi" <osservatoriobrindisi at libero.it> Subject: documento su bilancio difesa americano e riarmo mondiale Date sent: Wed, 17 Oct 2001 16:25:50 +0200 carissimi invio documento sul nuovo riarmo mondiale , redatto da noi in occasione delle manifestazioni contro lo scudo spaziale tenutesi a Vicenza il 27 settembre e presentetato lì in occasione del dibattito con Russo Spena e padre Pirola. IL COMPLESSO MILITAR-INDUSTRIALE, ovvero come valutare la sua forza commentando il bilancio della difesa USA 2002, per una nuova campagna di lotte antimilitariste. Forse produrrà qualche sorpresa che queste poche note, sul Moloch che codetermina la "civiltà del Capitale globalizzato," inizino con la citazione di alcune parti di un bellissimo libro (a nostro giudizio) scritto, non da uno dei cosiddetti cattivi maestri del 68, bensì da un coerente senatore americano, J.WILLIAM FULBRIGHT, divenuto nella fine degli anni sessanta un duro oppositore della guerra del Vietnam e la voce più alta, in quel periodo, levatasi contro la mostruosità del complesso militar- industriale americano, lo stesso che oggi si ripropone come elemento pianificatore e di guida nel difficile passaggio tra l'ECONOMIA DEL CAPITALISMO GLOBALE a quella del CONTROLLO GLOBALE. Questo libro si chiama LA MACCHINA DI PROPAGANDA DEL PENTAGONO,editori riuniti, 1972, un libro duro, tagliente e contemporaneamente capace di svelare candidamente gli intrecci segreti tra la società mass-mediatica (allora sola e indiscussa era quella americana) e il mostro tentacolare del complesso militar- industriale. Si era in quegli anni in piena guerra del Vietnam e la società americana incominciava a toccare con mano quanto costasse la SANTA GUERRA CONTRO IL COMUNISMO MONDIALE, a cominciare dalle giungle vietnamite (sia in termini finanziari che di uomini) e come il richiamo patriottico e anticomunista stesse incominciando ad esser sempre meno efficace tra i giovani e parte della intellighentia. Oggi siamo di fronte all'innesco di una NUOVA SANTA GUERRA e che a detta di chi l'ha dichiarata avrà una durata INFINITA. Il complesso militar-industriale che sta dietro i nuovi crociati, drappeggiati da ROBOCOP IMPERIALI, si appresta anch'esso ad affrontare la sfida più importante, quella della sua esistenza, in nome di una PACE ARMATA INFINITA, quale elemento fondante dell'IMPERO CAPITALISTICO GLOBALE. Incredibilmente, negli USA a levare per primo un grido di allarme sui rischi di ingerenza nella vita sociale e politica della "democrazia americana", fu proprio un suo presidente ed ex generale Dwight D. Eisenhower, il 17 gennaio 1961,mentre parlava alla televisione accomiatandosi dalla Casa Bianca ,disse: -"...fino all'ultimo conflitto mondiale, gli USA non hanno avuto un'industria di armamenti...poi siamo stati costretti a crearne una di vaste proporzioni...oggi noi spendiamo annualmente solo per la sicurezza militare, più del reddito netto di tutte le "corporation" degli Stati Uniti. Questa combinazione di un immenso establishment militare e di una vasta industria degli armamenti, sono un fatto nuovo... la sua influenza totale -economica, politica e perfino spirituale- si avverte in ogni città, in ogni parlamento statale ed in ogni ufficio federale. Noi riconosciamo l'esigenza imperativa di tale sviluppo ma non possiamo non comprendere anche le gravi implicazioni giacchè riguardano il nostro lavoro, le nostre risorse, la nostra sopravvivenza e la struttura stessa della nostra società...dobbiamo guardarci, nei consigli di governo dalla ingiustificata influenza, volontaria o involontaria del complesso militar-industriale...non dovremo mai permettere che il peso di questa coalizione metta in pericolo la nostra libertà e la nostra democrazia....- Questo appello fu raccolto dal senatore Fulbright che si fece promotore di un'inchiesta sulle attività di "propaganda" del personale militare e gruppi di estrema destra. Lo stesso Bertrand Russel scrivendo la prefazione al libro - The warfare State- di Fred Cook, nel 62, diceva ...- la sua tesi è che il complesso militar-industriale è diventato così potente negli USA da dominarne il governo e così "folle" da promuovere una "guerra preventiva" contro l'URSS... In questo inizio di secolo vediamo che lo stesso, ma ingigantito, complesso militar-industriale si muove per portare avanti una GUERRA TOTALE a tutti coloro che si opporranno al procedere a tappe forzate nella globalizzazione, oggi dichiarando la "guerra infinita" al terrorismo internazionale, dandogli momentaneamente i connotati islamici, domani colpendo i sabotatori della omologante pace capitalista. In nome di questa Crociata del Bene contro il Male, enormi flussi di risorse, strappate dalle voci dell'assistenza sociale, della sanità , dell'istruzione, della riqualifi-cazione professionale, vengono dirette verso le voraci casseforti delle industrie degli armamenti dell'hi- tech, dei servizi segreti che oggi come negli anni 60 ricevono con la licenza di uccidere, di organizzare colpi di stato per instaurare governi "amici" e per irretire comprandosi l'apparato mediatico: fior di giornalisti , intellettuali, addirittura religiosi, moltitudini di "benpensanti patrioti americani ed occidentali vengono illusi che, solo grazie ad una santa guerra purificatrice, ci si potrà permettere di riconquistare il paradiso perduto l'11 settembre 2001 e riportare indietro le lancette del Tempo. Quanto il complesso militar-industriale mondiale, quindi non solo USA, oggi sia capace di imporre le sue esigenze prima di quelle primarie dell'umanità lo possiamo desumere dai dati pubblicati dall'istituto internazioale Sipri, basato a Stoccolma che ha pubblicato il bilancio 2001 sul disarmo, riarmo e sicurezza internazionale. LE CIFRE COMMENTATE Gli avvenimenti del 99 con la vittoriosa guerra della NATO nel Kosovo hanno fatto da elemento catalizzatore per un nuovo balzo in avanti del riarmo mondiale, raggiungendo nel 2000 i 798 miliardi di dollari equivalenti al 2,5 % del PIL lordo mondiale e pari a 130 dollari per ogni abitante del la Terra. Una cifra veramente opposta ad ogni logica di compassione nei confronti dei milioni di bambini del Sud del Mondo che muoiono per denutrizione, fame , ecc. Ancora di più la sensazione di rabbia ci attanaglia quando, accanto alla constatazione del lievitare dei bilanci militari americano e russo, vi troviamo che alcuni paesi africani e del Sud-Est asiatico abbiano seguito questa folle corsa al riarmo. Certo il primo posto è sempre degli USA con il 37 % della spesa militare mondiale e con il 47 % del totale in quanto ad esportatore di armi, seguiti da Francia e Russia con il solo 10 % e gran Bretagna e Germania col 9%. Quanto il complesso militar-industriale europeo conti nelle sedi mondiali lo si constata dal fatto che i membri della Comunità Europea raggiungono, considerando SOLTANTO i soli trasferimenti di materiali a nazioni esterne alla Comunità, il 24 % del valore mondiale. L'Italia stessa con il suo ruolo ambiguo, comunque continua ad essere il 6° posto in questa classifica. COINCIDENZE ALLARMANTI. Ma ritorniamo al bilancio dell'unica superpotenza, quella americana e scopriamo alcune coincidenze molto allarmanti con gli ultimi fatti accaduti negli USA e con la successiva dichiarazione di Guerra Infinita di Bush. Il 27 giugno del 2001, il segretario della difesa Rumsfeld , l'attuale ministro della Guerra e capo dei falchi del governo Bush, presenta alle commissioni parlamentari per le Forze Armate la versione "emendata" del bilancio della difesa per l'anno fiscale 2002 e che dovrebbe iniziare con il 1° ottobre 2001. E' una versione revisionata dello stesso bilancio presentato a febbraio, con i repubblicani appena insediatisi alla Casa Bianca, ed ha come caratteristica principale un fortissimo aumento in spese militari rispetto a pochi mesi prima ( più 18,4 miliardi di dollari rispetto a febbraio e più 32,6 miliardi di dollari rispetto al 2001 , ovvero più 7 % al netto dell'inflazione), ma quello che colpisce di più è l'intera massa di denaro che col consenso del Congresso affluirà nelle casse del Pentagono e dell'intero complesso-militar- industriale che lo sostiene. Si tratta di 329 miliardi di dollari, pari a circa 740.000 miliardi di lire e che dovrebbero crescere a 347 miliardi di dollari nel 2003 come auspicato da Rumsfeld. Stiamo parlando di una cifra che si avvicina incredibilmente a quella per noi concettualmente stratosferica del MILIONE DI MILIARDI e che confrontata ai nuovi programmi dell'amministrazione Bush nella riduzione delle spese per l'assistenza sociale, l'istruzione e di protezione per le categorie più emarginate della selvaggia società americana , rappresentano , se non giustificate da una buona motivazione, il casus belli di un calo di consenso nell'opinione pubblica americana , specialmente in un momento di forte stagnazione dell'economia della capitale dell'Impero Globale. Una manciata di giorni prima di quel 1° ottobre, ovvero l'11 settembre c'è l'attacco suicida alle Torri Gemelle ed al Pentagono e la successiva chiamata alle armi della Nazione Americana impone che qualsiasi ogni forma di contestazione al bilancio militare sia considerata come un atto di alto tradimento!!! Teniamo a precisare che le cifre sin qui esposte ed anche le successive di questo documento non contemplano gli altri ulteriori stanziamenti che in clima di mobilitazione e con procedura di urgenza sono stati decisi, compreso il richiamo di 35.000 riservisti, le misure di sicurezza e la spesa non ancora quantificabile , quella della Guerra Infinita, che promette solo un MARE INFINITO DI PROFITTI per il complesso militar-industriale. Ma da chi è formato il potere militare? John Kennet Galbraight nel suo libro :How to Control the Military (-il potere militare negli USA-Mondadori 1969) afferma che "-...il potere militare non è limitato alle forze armate e alle industrie fornitrici, insieme ai servizi segreti ed ai funzionari diplomatici sparsi per il mondo, ma comprende anche gli scienziati dell'università (come aveva già indicato Eisenhower), i grandi istituti di ricerca legati alla difesa e soprattutto i portavoce fidati dei militari in seno al Congresso, distribuiti nelle Commissioni della Camera e del senato...sono tutte queste organizzazioni che formano il potere militare. Gli uomini in esse attivi si telefonano l'un l'altro, si incontrano nelle commissioni, fanno parte degli stessi gruppi di studio e di lavoro, svolgono le attività in uffici contigui. Ovviamente prendono decisioni in funzione del loro modo di vedere il mondo, che è poi quello della burocrazia di cui fanno parte...il problema è costituito da un'autorità priva di controlli e che non sottostando ad essi , non obbedisce alle necessità nazionali, bensì a quelle burocratiche, non agisce per ciò che è meglio per gli USA, bensì per l'aviazione militare, la marina, la General Dynamics, la North American Rockwell, la Grunman Aircraft, i funzionari del Dipartimento di Stato, i servizi segreti e gente come i presidenti delle commissioni sulle forze armate al Congresso pensano sia meglio da fare..."- Parole che sembrano vengano da un lontanissimo passato eppure nella apparente fredda analisi della ripartizione del pingue bilancio americano per il 2002 vediamo l'intrecciarsi degli interessi dei diversi gruppi di potere e il loro tessere una fitta ragnatela che li preservi da pericoli per il futuro. Il Bilancio militare usa per l'anno 2002 "People first" e vediamo che il Pentagono porta le spese del personale da 75 a 82 miliardi di dollari che rappresentano il più grosso miglioramento economico negli ultimi trent'anni con aumenti a seconda di gradi e specializzazioni dal 5 al 10 % che aggiunti ai seimiliardi e mezzo di dollari in più del 2001 nel campo degli alloggi per il personale e l'assistenza sanitaria rappresentano un fortissimo incentivo tale da cercare di invertire la rotta della crisi del volontariato e della continua fuga dai ranghi delle forze armare di piloti e tecnici specializzati, tali che non si riusciva più ad equipaggiare nuove portaerei- già costruite- per mancanza di personale. Ricordiamo come una delle motivazioni più grosse per questo ultimo caso è che la politica guerrafondaia e a pieno campo globale ha portato gli equipaggi di portaerei impegnati negli ultimi dieci anni nelle operazioni militari contro Iraq e Yugoslavia ad un fortissimo stress , con equipaggi lontani moltissimi mesi da casa, determinando la crisi di vocazioni. Se pensate poi che negli ultimi anni a fronte di una riduzione del 30 % delle forze armate USA, il loro tasso di impiego è salito a causa delle continue missioni all'estero, del 165 %, si constata come l'interventismo americano sia cresciuto a dismisura proprio con il venir meno del nemico numero uno, il Patto di Varsavia e la vecchia URSS. Ma torniamo all'analisi del bilancio. Il secondo grande capitolo di spesa è il miglioramento della prontezza "operativa", con un incremento da 107 miliardi a 126 miliardi di dollari con incremento di poligoni, basi, ore di volo per l'addestramento e quella che si chiama Operation and Maintenance, ovvero il mantenere efficienti e rimettere in piedi tutti i mezzi aerei, navali e terrestri che con l'interventismo continuo della politica militare USA porta ad usurarsi in maniera sempre più impressionante. Il fatto che questa voce sia stata portata a 12,5 miliardi di dollari pari a lire 24.282 miliardi di lire, ovvero l'equivalente dell'intera funzione difesa del bilancio italiano, la dice lunga a come gli Stati Uniti sotto la guida di Bush e del falco Rumsfeld ben prima dell'11 settembre si preparavano ad una nuova e lunga stagione di guerre . Ma se c'è una voce che più di altra fa vedere come il complesso militar-industriale americano abbia consolidato il suo potere è quella relativa alla Ricerca e sviluppo, con un aumento del 20 % e pari a 48 miliardi di dollari dei quali quasi un quinto va al gioiello di Rumsfeld lo scudo spaziale, che deve riempire di soldi le industrie supporter del segretario della difesa e del suo presidente Bush. "...se vogliamo prolungare questo periodo di pace e prosperità, dobbiamo prepararci sin d'ora alle nuove minacce che emergeranno nei prossimi decenni prima che si manifestino nella loro portata..." affermava a giugno Rumsfeld. Quelle parole.PACE e PROSPERITA'da difendere. sono un'offesa a chi delle due ne è privo sin dalla nascita in tante parti di questo disgraziato mondo e come pace per qualcuno significhi sofferenza, fame e dolore per qualcun altro. Per mantenere lontane queste minacce dal sacro suolo americano vengono portati avanti i progetti di nuovi bombardieri stratosferici, invisibili e irraggiungibili, mentre nuove generazioni di caccia JSF ,Raptor, F-22, vanno ad aggiungersi alle miriadi di aerei dei Top Gun, contemporaneamente nuovi aerei da trasporto strategici vengono messi in cantiere per fornire alle legioni scelte dell'Impero la capacità di muoversi il più agilmente possibile dotandosi così il dono della capacità di essere dovunque in tempi di viaggio quasi istantanei. Ma nel settore della ricerca e sviluppo trae il segnale più importante, con una spesa di 106.000 miliardi di lire per il solo 2002 verrà dato un ulteriore spinta a gasare l'industria da guerra USA, portandola a distanze stratosferiche da quella della stessa alleata Europa, facendo ancora di più crescere quel divario tecnologico che a detta " dei grandi esperti militari"- che dicono poi solo quello che il Pentagono vuole- non permetterà mai all'Europa di avere una capacità autonoma di difesa e quindi di pensare ed agire autonomamente dal padre-padrone americano. Certo gli avvenimenti dell'11 settembre hanno dato un brutto colpo a queste convinzioni, dimostrando l'inutilità degli scudi spaziali, degli aerei invisibili, dei satelliti supersofisticati e delle cifre astronomiche spese in armamenti. Paradossalmente il più grosso danno militare e civile ricevuto dagli USA e dall'intero sistema capitalistico mondiale negli ultimi trent'anni( dopo il 73) è stato causato da mezzi totalmente civili, da qualche taglierino da bricolage e da alcuni" terroristi", che indossavano abiti totalmente civili, con un costo totale valutabile ad un carro armato(un inezia!), mentre gli exYuppies di WallStreet- cercavano di suicidarsi coinvolgendo nella loro rovina milioni di pensionati che avevano affidato loro tutti i risparmi. Abbiamo terminato? Per niente , poichè accanto ai nuovi fondi per la guerra , si attendono i dati del cosiddetto QDR-quadriennal defense review Questo importantissimo documento di analisi strategica economica militare è stato affidato a gruppi "indipendenti" di studio, che guarda caso, per attuarlo hanno lavorato a stretto contatto con vertici militari e dell'industria con i risultati che possiamo aspettarci. In una recente conferenza stampa del Pentagono, si faceva notare che d'ora in poi alla domanda "- cosa ti serve?- occorrerà rispondere solo accordando voci di spese praticamente ad occhi chiusi ai venditori di cyber armi. Fra gli studi elaborati ,per la messa a punto del QDR vi sono quelli di una commissione guidata dall'ex generale USAF Jim mcCarthy e il cui team è sotto l'egida dell'Institute for Defense Analysis della Rand Corporation . Ma chi è la Rand? E' una delle corporation che più hanno guadagnato nella guerra del Vietnam , nella costruzione di armamenti sofisticati per colpire indifferentemente vietcong e civili nord-vietnamiti e che da allora non ha fatto altro che macinare accordi su accordi con altre corporation nel campo dell'elettronica pesante e dell'alta tecnologia applicata in campo militare divenendo così consigliera del Pentagono e contemporaneamente avendo dsa questo ruolo grandi profitti. Naturalmente anche gli interessi delle altre Corporation vanno rispettati e quindi il gruppo Mc Carthy ha dovuto anche accettare i precedenti e già avviati programmi di nuove armi e mezzi, tenendo conto che essi sono inseriti in un programma detto Global Vision 2025 che, presuntuosamente, i Capi di Stato Maggiore USA hanno stilato onde poter affrontare le emergenze mondiali fino al 2025, con le migliore armi sul terreno. Sempre nel documento MC CARTHY si auspica che, seguendo gli insegnamenti della "guerra lampo" nazista , si avvii l'istituzione della punta di lancia dell'intero esercito USA, detta EJRF, che fornirà una forza proiettibile in tempi brevissimi e dotata dei migliori sistemi d'arma, protetta dal cielo da una armata di aerei con e senza pilota , che spieranno tutto il teatro di operazioni e lo sottoporranno ad attacchi estremamente distruttivi, anche sul piano psicologico. Quindi maggiori fondi alla costruzione dei superbombardieri invisibili B-2, capaci in futuro di trasportare ognuno 324 bombe di precisione o di missili Cruise, addirittura con la trasformazione dei ricognitori da alta quota UAV robotizzati HAWK che si vuole trasformati in AGM-86 CALCM ovvero in missili Cruise super precisi dando il quadro del bersaglio sino all'ultimo secondo prima dell'impatto, con il controllo a distanza tramite le diverse telecamere presenti già sugli UAV. LA GUARDIA PRETORIANA NEL 2025 Entro il 2005 si pensa che il 10% delle forze americane possa essere trasformato per i nuovi compiti di Corpo Pretorio del Capitale, anche se occorrerà aspettare il 2025 affinchè le industrie non siano riuscite a rifornire questo 10 % del migliore degli armamenti. Insomma un bel boccone per le corporation della morte che vedranno assicurati per i prossimi 20 anni profitti ed ordinativi di lavoro di valore INFINITO tanto quanto sarà invece il divario sociale tra chi vivrà ai piani alti della Capitale dell'Impero e chi vivrà al di fuori delle sue mura. CHE FARE? Ma la possibilità di ribellarsi e di ribaltare questa iniqua Piramide in quelle condizioni sarà quasi impossibile, quindi perchè attendere che i rapporti di forza siano totalmente definiti?. Occorre sin da ora iniziare a costruire campagne politiche contro il complesso militar-industriale mondiale che proprio in questi giorni sta avendo un compattamento dalla Nato alla Russia, da Israele ai paesi come India e Pachistan che in nome della comune lotta al terrorismo vogliono continuare a legittimare il potere del Terrore Nucleare , della volontà di accettare come opzione ancora una volta il vecchio adagio mc cartista :...meglio morti che rossi?... Tocca a noi dimostrare che è possibile un altro mondo in cui non sia il Terrore di stato ad imporre la nostra vita , ma in cui sia il rispetto delle reali esigenze dell'intera umanità senza schiacciarne le mille identità e senza che possa essere un alibi nel voler violentare la nostra Madre Terra. OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI BRINDISI 4-10-2001 osservatoriobrindisi at libero.it ------- End of forwarded message -------
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