(Fwd) documento su bilancio difesa americano e riarmo mondiale



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From:           	"osserv.balcani di brindisi" <osservatoriobrindisi at libero.it>
Subject:        	documento su bilancio difesa americano e riarmo mondiale
Date sent:      	Wed, 17 Oct 2001 16:25:50 +0200

carissimi invio documento sul nuovo riarmo mondiale , redatto da 
noi in occasione delle manifestazioni contro lo scudo  spaziale  
tenutesi a  Vicenza il 27 settembre e presentetato lì in occasione 
del dibattito con Russo Spena e padre Pirola. IL COMPLESSO 
MILITAR-INDUSTRIALE, ovvero come valutare la sua forza 
commentando il bilancio della difesa USA 2002, per una nuova 
campagna di lotte antimilitariste.  

Forse produrrà qualche sorpresa che queste poche note, sul 
Moloch che codetermina la "civiltà del Capitale globalizzato," 
inizino con la citazione di alcune parti di un bellissimo libro (a 
nostro giudizio) scritto, non da uno dei cosiddetti cattivi maestri del 
68, bensì da un coerente senatore americano, J.WILLIAM 
FULBRIGHT, divenuto nella fine degli anni sessanta un duro 
oppositore della guerra del Vietnam e la voce più alta, in quel 
periodo, levatasi contro la mostruosità del complesso militar-
industriale americano, lo stesso che oggi si ripropone come 
elemento pianificatore e di guida nel difficile passaggio tra 
l'ECONOMIA DEL CAPITALISMO GLOBALE a quella del 
CONTROLLO GLOBALE.  


Questo libro si chiama LA MACCHINA DI PROPAGANDA DEL 
PENTAGONO,editori riuniti, 1972, un libro duro, tagliente e 
contemporaneamente capace di svelare candidamente gli intrecci 
segreti tra la società mass-mediatica (allora sola e indiscussa era 
quella americana) e il mostro tentacolare del complesso militar-
industriale.  

Si era in quegli anni in piena guerra del Vietnam e la società 
americana incominciava a toccare con mano quanto costasse la 
SANTA GUERRA CONTRO IL COMUNISMO MONDIALE, a 
cominciare dalle giungle vietnamite (sia in termini finanziari che di 
uomini) e come il richiamo patriottico e anticomunista stesse 
incominciando ad esser sempre meno efficace tra i giovani e parte 
della intellighentia.  


Oggi siamo di fronte all'innesco di una NUOVA SANTA GUERRA e 
che a detta di chi l'ha dichiarata avrà una durata INFINITA.  

Il complesso militar-industriale che sta dietro i nuovi crociati, 
drappeggiati da ROBOCOP IMPERIALI, si appresta anch'esso ad 
affrontare la sfida più importante, quella della sua esistenza, in 
nome di una PACE ARMATA INFINITA, quale elemento fondante 
dell'IMPERO CAPITALISTICO GLOBALE.  


Incredibilmente, negli USA a levare per primo un grido di allarme 
sui rischi di ingerenza nella vita sociale e politica della "democrazia 
americana", fu proprio un suo presidente ed ex generale Dwight D. 
Eisenhower, il 17 gennaio 1961,mentre parlava alla televisione 
accomiatandosi dalla Casa Bianca ,disse:  

-"...fino all'ultimo conflitto mondiale, gli USA non hanno avuto 
un'industria di armamenti...poi siamo stati costretti a crearne una 
di vaste proporzioni...oggi noi spendiamo annualmente solo per la 
sicurezza militare, più del reddito netto di tutte le "corporation" 
degli Stati Uniti. Questa combinazione di un immenso 
establishment militare e di una vasta industria degli armamenti, 
sono un fatto nuovo... la sua influenza totale -economica, politica e 
perfino spirituale- si avverte in ogni città, in ogni parlamento statale 
ed in ogni ufficio federale. Noi riconosciamo l'esigenza imperativa di 
tale sviluppo ma non possiamo non comprendere anche le gravi 
implicazioni giacchè riguardano il nostro lavoro, le nostre risorse, la 
nostra sopravvivenza e la struttura stessa della nostra 
società...dobbiamo guardarci, nei consigli di governo dalla 
ingiustificata influenza, volontaria o involontaria del complesso 
militar-industriale...non dovremo mai permettere che il peso di 
questa coalizione metta in pericolo la nostra libertà e la nostra 
democrazia....-  

Questo appello fu raccolto dal senatore Fulbright che si fece 
promotore di un'inchiesta sulle attività di "propaganda" del 
personale militare e gruppi di estrema destra.  

Lo stesso Bertrand Russel scrivendo la prefazione al libro - The 
warfare State- di Fred Cook, nel 62, diceva ...- la sua tesi è che il 
complesso militar-industriale è diventato così potente negli USA da 
dominarne il governo e così "folle" da promuovere una "guerra 
preventiva" contro l'URSS...  


In questo inizio di secolo vediamo che lo stesso, ma ingigantito, 
complesso militar-industriale si muove per portare avanti una 
GUERRA TOTALE a tutti coloro che si opporranno al procedere a 
tappe forzate nella globalizzazione, oggi dichiarando la "guerra 
infinita" al terrorismo internazionale, dandogli momentaneamente i 
connotati islamici, domani colpendo i sabotatori della omologante 
pace capitalista.  

In nome di questa Crociata del Bene contro il Male, enormi flussi di 
risorse, strappate dalle voci dell'assistenza sociale, della sanità , 
dell'istruzione, della riqualifi-cazione professionale, vengono dirette 
verso le voraci casseforti delle industrie degli armamenti dell'hi-
tech, dei servizi segreti che oggi come negli anni 60 ricevono con 
la licenza di uccidere, di organizzare colpi di stato per instaurare 
governi "amici" e per irretire comprandosi l'apparato mediatico: fior 
di giornalisti , intellettuali, addirittura religiosi, moltitudini di 
"benpensanti patrioti americani ed occidentali vengono illusi che, 
solo grazie ad una santa guerra purificatrice, ci si potrà permettere 
di riconquistare il paradiso perduto l'11 settembre 2001 e riportare 
indietro le lancette del Tempo.  

Quanto il complesso militar-industriale mondiale, quindi non solo 
USA, oggi sia capace di imporre le sue esigenze prima di quelle 
primarie dell'umanità lo possiamo desumere dai dati pubblicati 
dall'istituto internazioale Sipri, basato a Stoccolma che ha 
pubblicato il bilancio 2001 sul disarmo, riarmo e sicurezza 
internazionale.  


LE CIFRE COMMENTATE

Gli avvenimenti del 99 con la vittoriosa guerra della NATO nel 
Kosovo hanno fatto da elemento catalizzatore per un nuovo balzo 
in avanti del riarmo mondiale, raggiungendo nel 2000 i 798 miliardi 
di dollari equivalenti al 2,5 % del PIL lordo mondiale e pari a 130 
dollari per ogni abitante del la Terra.  

Una cifra veramente opposta ad ogni logica di compassione nei 
confronti dei milioni di bambini del Sud del Mondo che muoiono per 
denutrizione, fame , ecc. Ancora di più la sensazione di rabbia ci 
attanaglia quando, accanto alla constatazione del lievitare dei 
bilanci militari americano e russo, vi troviamo che alcuni paesi 
africani e del Sud-Est asiatico abbiano seguito questa folle corsa al 
riarmo.  

Certo il primo posto è sempre degli USA con il 37 % della spesa 
militare mondiale e con il 47 % del totale in quanto ad esportatore 
di armi, seguiti da Francia e Russia con il solo 10 % e gran 
Bretagna e Germania col 9%.  

Quanto il complesso militar-industriale europeo conti nelle sedi 
mondiali lo si constata dal fatto che i membri della Comunità 
Europea raggiungono, considerando SOLTANTO i soli trasferimenti 
di materiali a nazioni esterne alla Comunità, il 24 % del valore 
mondiale. L'Italia stessa con il suo ruolo ambiguo, comunque 
continua ad essere il 6° posto in questa classifica.  


COINCIDENZE ALLARMANTI.

Ma ritorniamo al bilancio dell'unica superpotenza, quella americana 
e scopriamo alcune coincidenze molto allarmanti con gli ultimi fatti 
accaduti negli USA e con la successiva dichiarazione di Guerra 
Infinita di Bush.  

Il 27 giugno del 2001, il segretario della difesa Rumsfeld , l'attuale 
ministro della Guerra e capo dei falchi del governo Bush, presenta 
alle commissioni parlamentari per le Forze Armate la versione 
"emendata" del bilancio della difesa per l'anno fiscale 2002 e che 
dovrebbe iniziare con il 1° ottobre 2001.  

E' una versione revisionata dello stesso bilancio presentato a 
febbraio, con i repubblicani appena insediatisi alla Casa Bianca, ed 
ha come caratteristica principale un fortissimo aumento in spese 
militari rispetto a pochi mesi prima ( più 18,4 miliardi di dollari 
rispetto a febbraio e più 32,6 miliardi di dollari rispetto al 2001 , 
ovvero più 7 % al netto dell'inflazione), ma quello che colpisce di 
più è l'intera massa di denaro che col consenso del Congresso 
affluirà nelle casse del Pentagono e dell'intero complesso-militar-
industriale che lo sostiene.  

Si tratta di 329 miliardi di dollari, pari a circa 740.000 miliardi di lire 
e che dovrebbero crescere a 347 miliardi di dollari nel 2003 come 
auspicato da Rumsfeld.  

Stiamo parlando di una cifra che si avvicina incredibilmente a quella 
per noi concettualmente stratosferica del MILIONE DI MILIARDI e 
che confrontata ai nuovi programmi dell'amministrazione Bush nella 
riduzione delle spese per l'assistenza sociale, l'istruzione e di 
protezione per le categorie più emarginate della selvaggia società 
americana , rappresentano , se non giustificate da una buona 
motivazione, il casus belli di un calo di consenso nell'opinione 
pubblica americana , specialmente in un momento di forte 
stagnazione dell'economia della capitale dell'Impero Globale.  

Una manciata di giorni prima di quel 1° ottobre, ovvero l'11 
settembre c'è l'attacco suicida alle Torri Gemelle ed al Pentagono 
e la successiva chiamata alle armi della Nazione Americana 
impone che qualsiasi ogni forma di contestazione al bilancio 
militare sia considerata come un atto di alto tradimento!!!  


Teniamo a precisare che le cifre sin qui esposte ed anche le 
successive di questo documento non contemplano gli altri ulteriori 
stanziamenti che in clima di mobilitazione e con procedura di 
urgenza sono stati decisi, compreso il richiamo di 35.000 riservisti, 
le misure di sicurezza e la spesa non ancora quantificabile , quella 
della Guerra Infinita, che promette solo un MARE INFINITO DI 
PROFITTI per il complesso militar-industriale.  




Ma da chi è formato il potere militare?

John Kennet Galbraight nel suo libro :How to Control the Military (-il 
potere militare negli USA-Mondadori 1969) afferma che "-...il potere 
militare non è limitato alle forze armate e alle industrie fornitrici, 
insieme ai servizi segreti ed ai funzionari diplomatici sparsi per il 
mondo, ma comprende anche gli scienziati dell'università (come 
aveva già indicato Eisenhower), i grandi istituti di ricerca legati alla 
difesa e soprattutto i portavoce fidati dei militari in seno al 
Congresso, distribuiti nelle Commissioni della Camera e del 
senato...sono tutte queste organizzazioni che formano il potere 
militare. Gli uomini in esse attivi si telefonano l'un l'altro, si 
incontrano nelle commissioni, fanno parte degli stessi gruppi di 
studio e di lavoro, svolgono le attività in uffici contigui. Ovviamente 
prendono decisioni in funzione del loro modo di vedere il mondo, 
che è poi quello della burocrazia di cui fanno parte...il problema è 
costituito da un'autorità priva di controlli e che non sottostando ad 
essi , non obbedisce alle necessità nazionali, bensì a quelle 
burocratiche, non agisce per ciò che è meglio per gli USA, bensì 
per l'aviazione militare, la marina, la General Dynamics, la North 
American Rockwell, la Grunman Aircraft, i funzionari del 
Dipartimento di Stato, i servizi segreti e gente come i presidenti 
delle commissioni sulle forze armate al Congresso pensano sia 
meglio da fare..."-  

Parole che sembrano vengano da un lontanissimo passato eppure 
nella apparente fredda analisi della ripartizione del pingue bilancio 
americano per il 2002 vediamo l'intrecciarsi degli interessi dei 
diversi gruppi di potere e il loro tessere una fitta ragnatela che li 
preservi da pericoli per il futuro.  


Il Bilancio militare usa per l'anno 2002


"People first" e vediamo che il Pentagono porta le spese del 
personale da 75 a 82 miliardi di dollari che rappresentano il più 
grosso miglioramento economico negli ultimi trent'anni con aumenti 
a seconda di gradi e specializzazioni dal 5 al 10 % che aggiunti ai 
seimiliardi e mezzo di dollari in più del 2001 nel campo degli alloggi 
per il personale e l'assistenza sanitaria rappresentano un fortissimo 
incentivo tale da cercare di invertire la rotta della crisi del 
volontariato e della continua fuga dai ranghi delle forze armare di 
piloti e tecnici specializzati, tali che non si riusciva più ad 
equipaggiare nuove portaerei- già costruite- per mancanza di 
personale.  

Ricordiamo come una delle motivazioni più grosse per questo 
ultimo caso è che la politica guerrafondaia e a pieno campo globale 
ha portato gli equipaggi di portaerei impegnati negli ultimi dieci anni 
nelle operazioni militari contro Iraq e Yugoslavia ad un fortissimo 
stress , con equipaggi lontani moltissimi mesi da casa, 
determinando la crisi di vocazioni.  

Se pensate poi che negli ultimi anni a fronte di una riduzione del 30 
% delle forze armate USA, il loro tasso di impiego è salito a causa 
delle continue missioni all'estero, del 165 %, si constata come 
l'interventismo americano sia cresciuto a dismisura proprio con il 
venir meno del nemico numero uno, il Patto di Varsavia e la 
vecchia URSS.  


Ma torniamo all'analisi del bilancio. 

Il secondo grande capitolo di spesa è il miglioramento della 
prontezza "operativa", con un incremento da 107 miliardi a 126 
miliardi di dollari con incremento di poligoni, basi, ore di volo per 
l'addestramento e quella che si chiama Operation and 
Maintenance, ovvero il mantenere efficienti e rimettere in piedi tutti i 
mezzi aerei, navali e terrestri che con l'interventismo continuo della 
politica militare USA porta ad usurarsi in maniera sempre più 
impressionante.  

Il fatto che questa voce sia stata portata a 12,5 miliardi di dollari 
pari a lire 24.282 miliardi di lire, ovvero l'equivalente dell'intera 
funzione difesa del bilancio italiano, la dice lunga a come gli Stati 
Uniti sotto la guida di Bush e del falco Rumsfeld ben prima dell'11 
settembre si preparavano ad una nuova e lunga stagione di guerre . 
 

Ma se c'è una voce che più di altra fa vedere come il complesso 
militar-industriale americano abbia consolidato il suo potere è 
quella relativa alla Ricerca e sviluppo, con un aumento del 20 % e 
pari a 48 miliardi di dollari dei quali quasi un quinto va al gioiello di 
Rumsfeld lo scudo spaziale, che deve riempire di soldi le industrie 
supporter del segretario della difesa e del suo presidente Bush.  

"...se vogliamo prolungare questo periodo di pace e prosperità, 
dobbiamo prepararci sin d'ora alle nuove minacce che emergeranno 
nei prossimi decenni prima che si manifestino nella loro portata..." 
affermava a giugno Rumsfeld.  

Quelle parole.PACE e PROSPERITA'da difendere. sono un'offesa a 
chi delle due ne è privo sin dalla nascita in tante parti di questo 
disgraziato mondo e come pace per qualcuno significhi sofferenza, 
fame e dolore per qualcun altro.  

Per mantenere lontane queste minacce dal sacro suolo americano 
vengono portati avanti i progetti di nuovi bombardieri stratosferici, 
invisibili e irraggiungibili, mentre nuove generazioni di caccia JSF 
,Raptor, F-22, vanno ad aggiungersi alle miriadi di aerei dei Top 
Gun, contemporaneamente nuovi aerei da trasporto strategici 
vengono messi in cantiere per fornire alle legioni scelte dell'Impero 
la capacità di muoversi il più agilmente possibile dotandosi così il 
dono della capacità di essere dovunque in tempi di viaggio quasi 
istantanei.  

Ma nel settore della ricerca e sviluppo trae il segnale più 
importante, con una spesa di 106.000 miliardi di lire per il solo 
2002 verrà dato un ulteriore spinta a gasare l'industria da guerra 
USA, portandola a distanze stratosferiche da quella della stessa 
alleata Europa, facendo ancora di più crescere quel divario 
tecnologico che a detta " dei grandi esperti militari"- che dicono poi 
solo quello che il Pentagono vuole- non permetterà mai all'Europa 
di avere una capacità autonoma di difesa e quindi di pensare ed 
agire autonomamente dal padre-padrone americano.  

Certo gli avvenimenti dell'11 settembre hanno dato un brutto colpo 
a queste convinzioni, dimostrando l'inutilità degli scudi spaziali, 
degli aerei invisibili, dei satelliti supersofisticati e delle cifre 
astronomiche spese in armamenti.  

Paradossalmente il più grosso danno militare e civile ricevuto dagli 
USA e dall'intero sistema capitalistico mondiale negli ultimi 
trent'anni( dopo il 73) è stato causato da mezzi totalmente civili, da 
qualche taglierino da bricolage e da alcuni" terroristi", che 
indossavano abiti totalmente civili, con un costo totale valutabile ad 
un carro armato(un inezia!), mentre gli exYuppies di WallStreet- 
cercavano di suicidarsi coinvolgendo nella loro rovina milioni di 
pensionati che avevano affidato loro tutti i risparmi.  

Abbiamo terminato? Per niente , poichè accanto ai nuovi fondi per 
la guerra , si attendono i dati del cosiddetto QDR-quadriennal 
defense review  

Questo importantissimo documento di analisi strategica 
economica militare è stato affidato a gruppi "indipendenti" di studio, 
che guarda caso, per attuarlo hanno lavorato a stretto contatto con 
vertici militari e dell'industria con i risultati che possiamo 
aspettarci.  

In una recente conferenza stampa del Pentagono, si faceva notare 
che d'ora in poi alla domanda "- cosa ti serve?- occorrerà 
rispondere solo accordando voci di spese praticamente ad occhi 
chiusi ai venditori di cyber armi.  

Fra gli studi elaborati ,per la messa a punto del QDR vi sono quelli 
di una commissione guidata dall'ex generale USAF Jim mcCarthy 
e il cui team è sotto l'egida dell'Institute for Defense Analysis della 
Rand Corporation .  


Ma chi è la Rand?


E' una delle corporation che più hanno guadagnato nella guerra del 
Vietnam , nella costruzione di armamenti sofisticati per colpire 
indifferentemente vietcong e civili nord-vietnamiti e che da allora 
non ha fatto altro che macinare accordi su accordi con altre 
corporation nel campo dell'elettronica pesante e dell'alta tecnologia 
applicata in campo militare divenendo così consigliera del 
Pentagono e contemporaneamente avendo dsa questo ruolo grandi 
profitti.  

Naturalmente anche gli interessi delle altre Corporation vanno 
rispettati e quindi il gruppo Mc Carthy ha dovuto anche accettare i 
precedenti e già avviati programmi di nuove armi e mezzi, tenendo 
conto che essi sono inseriti in un programma detto Global Vision 
2025 che, presuntuosamente, i Capi di Stato Maggiore USA hanno 
stilato onde poter affrontare le emergenze mondiali fino al 2025, 
con le migliore armi sul terreno.  

Sempre nel documento MC CARTHY si auspica che, seguendo gli 
insegnamenti della "guerra lampo" nazista , si avvii l'istituzione 
della punta di lancia dell'intero esercito USA, detta EJRF, che 
fornirà una forza proiettibile in tempi brevissimi e dotata dei migliori 
sistemi d'arma, protetta dal cielo da una armata di aerei con e 
senza pilota , che spieranno tutto il teatro di operazioni e lo 
sottoporranno ad attacchi estremamente distruttivi, anche sul piano 
psicologico.  

Quindi maggiori fondi alla costruzione dei superbombardieri invisibili 
B-2, capaci in futuro di trasportare ognuno 324 bombe di precisione 
o di missili Cruise, addirittura con la trasformazione dei ricognitori 
da alta quota UAV robotizzati HAWK che si vuole trasformati in 
AGM-86 CALCM ovvero in missili Cruise super precisi dando il 
quadro del bersaglio sino all'ultimo secondo prima dell'impatto, con 
il controllo a distanza tramite le diverse telecamere presenti già 
sugli UAV.  


LA GUARDIA PRETORIANA NEL 2025


Entro il 2005 si pensa che il 10% delle forze americane possa 
essere trasformato per i nuovi compiti di Corpo Pretorio del 
Capitale, anche se occorrerà aspettare il 2025 affinchè le industrie 
non siano riuscite a rifornire questo 10 % del migliore degli 
armamenti.  

Insomma un bel boccone per le corporation della morte che 
vedranno assicurati per i prossimi 20 anni profitti ed ordinativi di 
lavoro di valore INFINITO tanto quanto sarà invece il divario sociale 
tra chi vivrà ai piani alti della Capitale dell'Impero e chi vivrà al di 
fuori delle sue mura.  


CHE FARE?


Ma la possibilità di ribellarsi e di ribaltare questa iniqua Piramide in 
quelle condizioni sarà quasi impossibile, quindi perchè attendere 
che i rapporti di forza siano totalmente definiti?.  

Occorre sin da ora iniziare a costruire campagne politiche contro il 
complesso militar-industriale mondiale che proprio in questi giorni 
sta avendo un compattamento dalla Nato alla Russia, da Israele ai 
paesi come India e Pachistan che in nome della comune lotta al 
terrorismo vogliono continuare a legittimare il potere del Terrore 
Nucleare , della volontà di accettare come opzione ancora una 
volta il vecchio adagio mc cartista :...meglio morti che rossi?...  

Tocca a noi dimostrare che è possibile un altro mondo in cui non 
sia il Terrore di stato ad imporre la nostra vita , ma in cui sia il 
rispetto delle reali esigenze dell'intera umanità senza schiacciarne 
le mille identità e senza che possa essere un alibi nel voler 
violentare la nostra Madre Terra.  


OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI 

BRINDISI 4-10-2001

osservatoriobrindisi at libero.it


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