Aggiornamento armamenti



E' nata la mega-industria missilistica europea 

Dopo 18 mesi di negoziati, e' stato firmato l'accordo tra le tre 
compagnie europee Matra BAE Dynamics (UK), Aerospatiale 
Matra (Francia) e Alenia Marconi (Italia) per la costituzione di un 
consorzio dal nome MBDA, che si pone come il piu' diretto 
concorrente della statunitense Raytheon, leader del mercato 
missilistico mondiale. Finmeccanica, che ha versato 450 miliardi di 
lire per far parte del consorzio, ne detiene il 25%. Il resto viene 
spartito tra BAE e EADS.  



Sottomarini italiani per Taiwan?

Bush ha promesso 8 sottomarini diesel a Taiwan ma ora si trova 
nell'imbarazzante situazione che i paesi che prevedeva li potessero 
costruire si sono tirati indietro. Germania e Olanda hanno infatti 
annunciato che non intendono vendere armamenti a Taiwan, per 
evitare di surriscaldare la gia' pericolosa situazione asiatica. 
Secondo il portavoce del Pentagono ci sarebbero pero' altri due 
paesi in grado di costruire e vendere questi sottomarini, la Francia 
e l'Italia, che guarda caso non si sono pronunciate sulla possibile 
vendita di armi a Taiwan.  



Un nuovo Airbus per gli interventi militari europei

Durante il prossimo AirShow di Parigi verra' probabilmente firmato 
un contratto per la costruzione di piu' di 200 Airbus A400M da 
parte di Germania, Francia, Turchia, Spagna, Regno Unito, Belgio 
e Italia. Gli A400M sono aerei di trasporto truppe e con questo 
acquisto i paesi europei mirano ad ottenere una capacita' di 
dispiegamento delle proprie forze militari che sia indipendete dagli 
Stati Uniti. Gli Airbus A400M costeranno circa 170 miliardi di lire 
l'uno.  



Gli affari militari italiani in Polonia

L'italiana Agusta e la statunitense Bell sono le "finaliste" per 
l'acquisto di una quota del 36.7% dell'industria bellica polacca PZL 
Swidnik. Le offerte saranno presentate entro giugno. Un'altra 
industria bellica polacca e' in vendita, la PZL Rzeszow, e anche in 
questo caso i contendenti sono due industrie, una statunitense (la 
Pratt & Whitney) e una italiana (la Fiat Avio).  



L'Italia e il cacciabombardiere made in U.S.A.

Guidate dal Pentagono, la Lockheed a la Boeing hanno messo in 
moto una notevole campagna per convincere paesi europei a 
finanziare lo sviluppo del progetto Joint Strike Fighter, il 
cacciabombardiere che rischia di essere tagliato dal bilancio della 
difesa U.S.A. In prima fila Italia, Turchia e Olanda con delle quote 
di 2.600 miliardi di lire ciascuno, seguite da Canada, Danimarca, 
Norvegia con quote minori. Lo scopo di militari e industriali e' quello 
di ottenere sufficienti finanziamenti per mantenere vivo il progetto e 
impedire che venga tagliato dal congresso statunitense o 
dall'amministrazione Bush.  



ciao
francesco



francesco iannuzzelli   francesco at href.org
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(Pablo Picasso)