il governo su la spezia



ciao, riporto qui sotto l'articolo uscito sul manifesto del 2 marzo 
riguardo l'interrogazione parlamentare sui rischi nucleari di la 
spezia, nel frattempo cerco di recuperare il testo della nuova 
interrogazione di rifondazione.
ciao
francesco


----manifesto----2/3/2000-------------

LA SPEZIA/NUCLEARE
In parlamento gli incidenti ai sottomarini 

- ANGELO MASTRANDREA - ROMA
Sulla vicenda dei piani d'emergenza per dodici porti italiani in cui 
attraccano navi e sottomarini a propulsione nucleare e' arrivata la 
risposta del governo. Mentre il prefetto della Spezia, Mario Spanu, 
e' stato avvicendato con il collega salernitano, ma proveniente da 
Campobasso, Luigi Piscopo.
In particolare, il sottosegretario alla Difesa Gianni Rivera ha 
risposto all'interrogazione parlamentare di Bertinotti e Nardini (Prc), 
confermando sostanzialmente l'esistenza dei piani di emergenza 
militari (rivelata dal "manifesto" e dal "Diario della settimana"), ma 
minimizzando il rischio di incidenti. Anzi, secondo il 
rappresentante del governo, "tenuto conto che unita' a propulsione 
nucleare operano nel Mediterraneo senza che risultino essersi 
verificati - almeno per quanto concerne le unita' militari alleate - 
incidenti significativi o situazioni di particolare emergenza, appare 
oggettivo e legittimo constatare come questa tipologia di mezzi 
disponga di sistemi propulsivi con spinte caratteristiche di 
protezione e sicurezza". Gli accordi tra Italia e Usa, "nel quadro 
della comune appartenenza all'Alleanza atlantica", renderebbero 
non evitabile, poi, il transito di queste unita' nei porti di Augusta, 
Brindisi, Cagliari, Castellammare di stabia, Gaeta, La Maddalena, 
la Spezia, Livorno, Napoli, Taranto e Trieste. Nessun accenno, 
invece, alla mancanza dei piani d'emergenza per i civili, che 
dovrebbero integrare quelli militari.
Ma alcuni parlamentari di Rifondazione hanno presentato un'altra 
interrogazione, in cui smentiscono le affermazioni di Rivera 
sull'assenza di rischi, citando diversi casi di incidenti e mancati 
incidenti a sottomarini nucleari. Secondo inchieste e rapporti di 
Greenpeace e dell'Universita' di Bologna (basate anche su dati 
ufficiali del Congresso Usa), risulterebbero ben 1276 incidenti navali 
(anche se non tutti nucleari) e cinquanta atomiche sarebbero 
attualmente in fondo al mare. Per cui i parlamentari chiedono di 
conoscere la lista degli incidenti nucleari militari dal 1989 a oggi, le 
iniziative di protezione per i civili e se esiste una rete di 
monitoraggio della radioattivita'.
Intanto, il prefetto della Spezia Mario Spanu, nel mirino delle 
critiche per la mancanza dei piani per i civili (in una conferenza 
stampa dopo le rivelazioni aveva detto che il piano era in redazione 
e che addirittura erano previste delle esercitazioni pubbliche per la 
popolazione) e' stato sostituito. E' dal nuovo prefetto che ora si 
attende l'annuncio della stesura del piano per i civili. Mentre la 
Marina militare (che non si e' ritenuta in dovere di fornire alcuna 
spiegazione sull'arrivo delle navi e sui pericoli di incidente) ha 
aperto un'inchiesta sulla "fuga di notizie" che avrebbe consentito al 
"manifesto" e al "Diario" di entrare in possesso del piano (coperto 
da segreto militare) e finito, in versione integrale, sul sito Internet 
dei Verdi.


francesco iannuzzelli
francesco at dialogo.org
centro delle culture
http://www.dialogo.org
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Il mondo e' presente all'interno della nostra mente,
la quale e' all'interno del nostro mondo
(Edgar Morin)