Emendamenti e Ordini del giorno per una Finanziaria di Pace



Salve a tutti,
ricevo da Davide Berruti dell'Assopace e seguenti emendamenti e ordini del
giorno della Campagna Venti di Pace presentati dal Senatore Stefano Semenzato.

A presto. Marco Trotta.


=== EMENDAMENTO AS 4236 ===

Art.2
Alla Tabella A, Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione
economica, apportare le seguenti variazioni:


2000 +130.000;(*)
2001 +130.000;(*)
2002 +130.000.(*)


*Stanziamento finalizzato all'aumento della dotazione del Fondo nazionale
per il servizio civile.

Conseguentemente alla medesima Tabella A, Ministero dei trasporti e della
navigazione,
apportare le seguenti variazioni:


2000 -130.000;
2001 -130.000;
2002 -130.000.


=== EMENDAMENTO AS 4236 ===

Art.36
Al comma 1 e` soppressa la lettera d)



=== AS 4236 ===

Art.2


ORDINE DEL GIORNO


Il Senato, 
in occasione dell'approvazione del disegno di legge finanziaria,

premesso che
 
- il Parlamento poco piu` di un anno fa ha approvato la legge 230, dell'8
luglio 1998 recante nuove norme sull'obiezione di coscienza, allo scopo di
consentire a quei cittadini che si oppongono al servizio in armi di svolgere
il servizio civile sostitutivo in diversi ambiti;

- secondo dati forniti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Doc.
CLVI n. 1 - Relazione sulla gestione e lo svolgimento del servizio civile),
nel 1997 sono stati piu` di 57.000 i giovani che hanno fatto questa scelta e
piu` di 49.000 hanno potuto svolgere il servizio civile, nel 1998 le domande
di obiezione sono state piu` di 72.000 e quasi 52.000 sono stati i giovani
assegnati al servizio civile; dal gennaio a luglio 1999, piu` di 40.000
obiettori sono stati gia` avviati al servizio, segno di una sempre piu`
sentita attenzione rivolta alle istanze sociali; 

- e` gia` nelle previsioni della stessa Presidenza del Consiglio dei
Ministri che il numero dei giovani che aspirano a svolgere il servizio
civile potrebbe raggiungere quota 100.000 nel 2000;

- e` anche prevedibile che gia` a partire dal prossimo anno, nella
prospettiva dell'abolizione della coscrizione e della progressiva
professionalizzazione delle Forze Armate, il periodo da passare sotto le
armi verra` percepito, da quei giovani che saranno ancora chiamati a
svolgere il servizio militare, come uno scorrere doveroso ma probabilmente
inutile del tempo e questo potrebbe rendere ancora piu` elevato il numero
dei giovani che opteranno per il servizio civile sostitutivo;

- la pari dignita` dei due istituti di fronte alla legge e l'utilita`
sociale delle attivita` svolte dagli obiettori di coscienza, vorrebbe che il
numero dei posti disponibili per lo svolgimento del servizio civile fosse se
non pari, almeno comparabile al numero di quelli previsti per il servizio
militare - per l'anno prossimo circa 116.000;


considerato che

- le risorse previste dalla legge, cioe` 120 miliardi all'anno, si sono
rivelate largamente insufficienti anche per mantenere gli attuali
consolidati livelli: 120 miliardi, infatti corrispondono a circa 40.000
obiettori su base annua;

- nonostante per il 1999, il Governo abbia adottato un decreto di urgenza
per intervenire con ulteriori 51 miliardi, alcune decine di migliaia di
obiettori non potranno prestare servizio,

impegna il Governo

a portare a 250 miliardi l'anno la dotazione del Fondo previsto per legge,
al fine di garantire che al servizio civile vengano stabilmente assegnati
ogni anno circa 70.000 unita`, numero minimo indispensabile per non
disperdere un patrimonio di esperienze, di solidarieta`, di intervento sul
terreno sociale sedimentato in questi anni. 



=== AS 4236 ===

art.36, comma 1, lettera d)


ORDINE DEL GIORNO


Il Senato, 
in occasione dell'approvazione del disegno di legge finanziaria,

premesso che 

- la decisione di dare inizio alla collaborazione internazionale tra Gran
Bretagna, Germania, Spagna e Italia per il programma EFA e` stata presa nel
1986, ancora in piena guerra fredda,

- in base agli accordi stipulati l'Italia si e` impegnata ad acquistare 121
cacciabombardieri Eurofighter 2000,

- lo scenario internazionale e` da allora radicalmente mutato, rendendo il
programma EFA eccessivamente impegnativo rispetto alle attuali esigenze
della Difesa italiana e anche europea, al punto che la prosecuzione nei
termini previsti del programma sembra essere utile solo a fini di sostegno
dell'industria di settore;

- che la finanziaria di quest'anno prevede diverse migliaia di miliardi di
sovvenzioni all'industria della difesa attraverso il rifinanziamento di
norme varie, in relazione ad autorizzazioni di spesa pluriennali, tra le
quali: 137 miliardi per la ristrutturazione delle industrie della difesa
(legge 130 del 1993 e legge 237 del 1993); limiti d'impegno per 15 miliardi
ancora per la ristrutturazione dell'industria bellica (legge 266 del 1997);
limiti d'impegno per quasi 85 miliardi per programmi settore aerospaziale e
duale (legge 140 del 1999), ai quali vanno aggiunti limiti d'impegno per
circa 200 miliardi destinati a interventi nel settore aeronautico civile e
militare, destinati in parte a coprire le rate annuali del programma
Eurofighter (legge 266 del 1997 e legge 140 del 1999). All'acquisto del
nuovo cacciabombardiere europeo sono anche da ricollegare gli ulteriori
limiti d'impegno per 50 miliardi, previsti dall'art. 36, lettera d);


impegna il Governo

- a farsi parte attiva per concordare con gli altri paesi partner del
programma EFA, una revisione degli accordi relativi, al fine di
ridimensionare il programma in modo da renderlo compatibile con gli
obiettivi di contenimento della spesa pubblica perseguiti dal Governo stesso.



=== AS 4236 ===

Art.2

ORDINE DEL GIORNO



Il Senato, 
in occasione dell'approvazione del disegno di legge finanziaria,

premesso che

- il Governo ha destinato 1.000 miliardi nei prossimi tre anni per la
riforma delle Forze armate ed ha gia` presentato alla Camera dei Deputati un
disegno di legge che prevede l'abolizione della coscrizione obbligatoria e
la progressiva professionalizzazione del personale;

- conseguenza della prevista riforma sara` l'abolizione anche dell'istituto
del servizio civile sostitutivo;

- il servizio militare e quello civile hanno pari dignita` di fronte alla
legge e che entrambi gli istituti concorrono all'adempimento, da parte dei
cittadini, al dovere costituzionale di difesa della Patria;


considerato che

- la non obbligatorieta` del servizio non determina per questo il venir meno
del principio, ormai riconosciuto, che la difesa della Patria spetta alle
Forze armate, cioe` ai cittadini in armi, ma anche ai civili, sotto forme
diverse, recando conforto anche all'art. 11 della Costituzione;

- la Costituzione in piu` punti fa inoltre riferimento ai doveri di
solidarieta` sociale dei cittadini (art. 2), al dovere della Repubblica di
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando la
liberta` e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana (art. 3), al dovere dei cittadini di svolgere un'attivita` o
una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della societa`
(art. 4);

- il servizio civile svolto fino ad oggi da migliaia di giovani obiettori,
costituisce un patrimonio di cultura, di valori, di esperienze e di
solidarieta` che non deve andare disperso, senza dimenticare che in questi
anni gli obiettori di coscienza hanno anche prestato la loro opera, in
maniera gratuita, ma significativa, direttamente o indirettamente, allo Stato;

- molto puo` e deve ancora essere fatto nei diversi ambiti in cui gli
obiettori si sono impegnati, da quelli piu` tradizionali a quelli piu`
innovativi,

- nella convinzione che la riforma delle Forze armate e l'istituzione del
Servizio civile su base volontaria siano da considerare come parti di un
unico processo di trasformazione all'interno della societa` italiana;



impegna il Governo,

- a portare avanti congiuntamente la riforma delle Forze armate e
l'istituzione del Servizio civile volontario.


 

=== AS 4236 ===

Art.2

ORDINE DEL GIORNO





Il Senato, 
in occasione dell'approvazione del disegno di legge finanziaria,

premesso che

- la progressiva convergenza dell'Unione Europea nell'ambito della
sicurezza, destinata a dare contenuto concreto alla Politica Estera e di
Sicurezza Comune, nonche' la creazione di un'Identita` Europea di Sicurezza
e di Difesa nel quadro dell'Alleanza Atlantica imporranno ai paesi membri un
crescente livello di integrazione e di interoperabilita` delle rispettive
Forze armate, al punto da rendere sempre piu` realistica e vicina l'ipotesi
della creazione di un'unica agenzia europea per gli acquisti di armamenti;

nella convinzione 

- che la riforma dello strumento militare debba prima di tutto passare per
una decisa razionalizzazione delle spese della difesa, inclusa quella per
armamenti, destinata ad incidere anche sulle scelte economiche del paese -
con particolare riferimento a scelte di investimento pubblico per
l'industria del settore;

- che il rilancio del settore difesa dovra` essere compensato con un
incremento delle esportazioni che rischia di essere indiscriminato, tenuto
conto della mancanza di una normativa europea comune che regoli il commercio
degli armamenti e dei prodotti ad uso duale. 


impegna il Governo


- alla massima trasparenza nei confronti del Parlamento in merito alle
scelte di acquisizione di sistemi d'arma e di incentivazione dell'industria
del settore difesa;

- a tenere aggiornato il Parlamento sulla ristrutturazione dell'industria
del settore difesa in corso a livello nazionale e internazionale;

- a fare in modo che nell'acquisizione e produzione di armamenti da parte
del settore italiano della difesa siano evitate inutili duplicazioni di
attrezzature e di sistemi d'arma verificandone anche preventivamente con i
partner europei e alleati i requisiti di integrabilita` e interoperabilita`;

- ad attivarsi affinche', sul piano della normativa dell'Unione Europea, a
fronte di questo processo di europeizzazione e internazionalizzazione delle
Forze armate e dell'industria del settore della difesa, siano assicurate -
tramite l'adozione di un regolamento europeo sull'esportazione dei sistemi
d'arma e beni a uso duale - le medesime garanzie e i livelli di trasparenza
previsti dalla normativa italiana in materia di esportazione di sistemi
d'arma e beni a uso duale.