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Guerra civile in Uganda: proclamato il cessate il fuoco
- Subject: Guerra civile in Uganda: proclamato il cessate il fuoco
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
- Date: Mon, 15 Nov 2004 15:40:34 +0100
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Guerra civile in Uganda: proclamato il cessate il fuoco
Appello ai Ministri degli Esteri dell'UE affinché contribuiscano a porre
termine alla più grave tragedia dimenticata in Africa!
Bolzano, Göttingen, 15 novembre 2004
Dopo la proclamazione di un cessate il fuoco dalla durata di una
settimana in Uganda, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha
lanciato un appello all'Europa affinché colga quest'occasione e
intervenga per porre termine alla più grave e dimenticata delle tragedie
africane, caratterizzata dai terribili omicidi commessi da bambini
soldato. L'Europa deve immediatamente offrire aiuti e mediazione nella
guerra civile. Il governo ugandese ha proclamato il cessato il fuoco
domenica in modo da poter chiarire le condizioni per l'inizio di
trattative per la pace con il movimento ribelle del Lord's Resistance
Army (LRA).
L'APM ha chiesto al presidente del Comitato dei Ministri dell'UE, il
ministro degli esteri olandese Bernard Bot, che l'Europa si renda
disponibile a organizzare i colloqui di pace tra le due parti in guerra.
Senza un aiuto dall'esterno rischia di spegnersi anche questa esigua
speranza di pace. Il governo ugandese, che punta piuttosto ad una
soluzione militare del conflitto nel nord del paese, ha acconsentito
solo con molte remore al cessate il fuoco. Ora bisogna approfittare di
questo breve lasso di tempo per convincere il governo dell'Uganda a dare
inizio ai colloqui di pace con il LRA. Il LRA ha già dimostrato il
proprio interesse a svolgere le trattative nei Paesi Bassi.
Oltre 20.000 bambini rapiti, costretti dal LRA a una vita da bambini
soldato e 1,6 milioni di profughi interni fuggiti dai combattimenti nel
nord del paese aspettano con ansia la fine di una guerra civile che
uccide e massacra da ormai 18 anni. La situazione nei campi profughi si
aggrava di giorno in giorno: in ottobre 3 persone sono morte di colera
nel campo profughi di Pabbo e altri 80 hanno contratto la malattia. Una
media giornaliera di 2,8 morti ogni 10.000 profughi costituiscono un
indice di mortalità altamente preoccupante. Le gravi violazioni dei
diritti umani hanno pesantemente traumatizzato la maggior parte dei
profughi che non trovano riparo nemmeno nei campi. La Commissione per i
diritti umani dell'Uganda ha lamentato solo la scorsa settimana che
soldati governativi entrano nei campi profughi e violentano le donne che
dovrebbero in realtà proteggere.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040518it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031208it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031111it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031023it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030829it.html
* www: www.bambinisoldato.it