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Sudan: La Francia ostacola una politica unitaria europea per fermare il genocidio in Sudan
- Subject: Sudan: La Francia ostacola una politica unitaria europea per fermare il genocidio in Sudan
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
- Date: Mon, 12 Jul 2004 15:48:50 +0200
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Ministri degli Esteri europei a Bruxelles sul Sudan
La Francia ostacola una politica unitaria europea per fermare il
genocidio in Sudan
Bolzano, Göttingen, 12 luglio 2004
L'Associazione per i popoli minacciati (APM), in occasione dell'inizio
del Consiglio dei Ministri degli Esteri dell'UE, ha denunciato il
fallimento di una politica unitaria che ponga termine al genocidio in
Darfur, nel Sudan occidentale. La Francia ostacola gli sforzi tanto dei
partner europei quanto degli USA e mette inutilmente in pericolo la vita
di migliaia di persone in Darfur. Sia la Germania sia la Gran Bretagna
sono favorevoli a sanzioni delle Nazioni Unite contro il Sudan e lo
stesso Ministro degli esteri tedesco Fischer è stato di recente in
visita a Khartoum per verificare proposte concrete. Contro queste
ipotesi si era già pronunciato la settimana scorsa il Segretario di
Stato agli Affari Esteri francese, Renaud Muselier, affermando che la
Francia si sarebbe opposta ad eventuali sanzioni ONU contro il Sudan.
Inoltre il Governo francese nega le pulizie etniche nel Darfur.
E' una prova di incapacità dell'Unione Europea, se non riescono, nemmeno
davanti a uno dei peggiori crimini che l'umanità conosca, a mettersi
d'accordo per una strategia comune che ponga termine al genocidio. A
causa dell'interminabile politica delle menzogne, degli inganni e del
giocare contro il tempo del Governo sudanese la Comunità internazionale
ha finora lasciato fare. Se l'Unione europea e l'ONU con i loro appelli
vogliono davvero essere presi sul serio da Khartoum, alle tante parole
devono finalmente far seguire dei fatti: il Consiglio di Sicurezza deve
imporre sanzioni al Sudan.
Già durante gli anni 90 la Francia aveva bloccato numerose iniziative
critiche dell'UE contro il Sudan e si era impegnata presso l'ONU, l'UE e
il Fondo Monetario Internazionale per una riabilitazione del Sudan. In
quegli anni al Sudan erano state imposte sanzioni a causa del genocidio
nel Sud Sudan e del coinvolgimento dello stato in episodi di terrorismo
internazionale.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040702it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040611it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040608it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040526it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040525it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040406it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040114it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031024it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030115it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030108it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021120it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/020919it.html
* www: www.gurtong.com | www.sudan.net | www.sudanslaves.org |
www.peacelink.it/africa/document/german5.html