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Iraq: il Ministro degli Esteri tedesco Fischer deve scusarsi con il suo collega iracheno!
- Subject: Iraq: il Ministro degli Esteri tedesco Fischer deve scusarsi con il suo collega iracheno!
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it>
- Date: Tue, 6 Jul 2004 17:39:20 +0200
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040706it.html
Iraq: Il Ministro degli Esteri tedesco Fischer deve scusarsi con il suo
collega iracheno!
Bolzano, Göttingen, Berlino, 6 luglio 2004
Dopo le esternazioni dell'ambasciatore tedesco all'ONU Gunter Pleuger nei
confronti del minsitro degli esteri iracheno Hoshar Zebari, l'Associazione
per i Popoli Minacciati (APM) chiede al ministro degli esteri tedesco
Joschka Fischer di scusarsi ufficialmente con Zebari. Secondo le
dichiarazioni del presidente del Partito Democratico Kurdo Massud Barzani al
quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine, il rappresentante tedesco presso
il Consiglio di Sicurezza aveva chiesto di discutere la risoluzione 1564 in
assenza del ministro degli esteri iracheno. Questa singolare richiesta è
stata motivata con il fatto che Zebari è Kurdo e quindi non
rappresenterebbe, secondo Pleuger, l'opinione del governo iracheno.
Per l'APM si tratta di un vero e proprio affronto al Ministro degli esteri
iracheno e a tutti i rappresentanti della regione autonoma kurda che
contraddice tutti i principi politici della repubblica federale tedesca.
Interpellato dall'APM, il Ministero degli esteri tedesco smentisce le
esternazioni di Pleuger, mentre l'ufficio di Massud Balzani a Erbil le
conferma e aggiunge che il comportamento della Germania ricorda i metodi del
regime di Saddam Hussein.
L'APM ricorda che la Germania ha da un lato l'obbligo di difendere gli
interessi dei 700.000 Kurdi in Germania di cui ca. 250.000 sono cittadini
tedeschi, e dall'altro lato deve riparare a una pesante eredità storica: 60
ditte tedesche hanno partecipato all'installazione dell'industria di gas
nervini in Iraq, in buona parte coordinate dalle ditte Pilot Plant e Karl
Kolb. L'azione di pulizia etnica Anfal, condotta con gas nervini, è costata
la vita a 180.000 donne, bambini e uomini kurdi, di cui 5.000 nel solo
attacco del 1988 alla città di Halabja. Durante la guerra civile turco-kurda
la Germania ha esportato armi in Turchia per un valore di oltre tre miliardi
di euro. Durante questa guerra sono morti oltre 35.000 Kurdi e 5.000 Turchi.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040201it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030822it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030314ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030319it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-1/020315it.html |
www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html |
www.gfbv.it/3dossier/iraq/iraq-it.html
* www: http://www.krg.org | www.ado-world.org | www.yezidi.net |
www.nineveh.com | www.iraqcp.org | www.kdp.pp.se | www.puk.org |
www.inc.org.uk/ | www.i-a-j.org | www.amarappeal.com | www.shianews.com