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24/03 Campobasso: L'APPARENZA INGANNA



ClBlClNÉMÁ
ASSALTI, ASSAGGI E ALTRI ACCIDENTI CINEMATOGRAFICI IN CAMPOBASSO
mercoledì 24 marzo 2004 ore 21 dopolavoro ferroviario

Proiezione del film:
L'APPARENZA INGANNA
Titolo originale: 	Le Placard
Nazione: 	Francia
Anno: 	2000
Genere: 	Commedia
Durata: 	84'
Regia: 	Francis Veber
Sito ufficiale: 	www.leplacard-lefilm.com
Sito italiano: 	www.lapparenzainganna.it

Cast: 	Daniel Auteuil, Gérard Depardieu, Thierry Lhermitte, Michèle
Laroque, Michel Aumont, Jean Rochefort.
Produzione: 	EFVE, Gaumont, Le Studio Canal+, TF1 Films Productions.
Distribuzione: 	Filmauro
Uscita: 	26 Ottobre 2001 (cinema)


L'apparenza inganna
"L'abito non fa il monaco" o per dirla come Francis Veber "L'apparenza
inganna". Succede spesso infatti che lo sguardo degli altri ci imponga una
visione di noi stessi totalmente diversa, con la quale però siamo costretti
a fare i conti; come un abito di taglia diversa che in alcune occasioni
siamo costretti ad aggiustarci addosso. È ciò che accade a François Pignon.
Mollato dalla moglie e ignorato dal figlio diciassettenne, che lo considera
noioso e banale, deve subire l'affronto di un licenziamento dopo 20 anni di
onorato servizio. E così il povero Pignon, insulso e insignificante ometto
che nessuno nota e tutti dimenticano, riflette seriamente sulla possibilità
di suicidarsi: ma il nuovo vicino di casa gli viene in aiuto con una
soluzione piuttosto ingegnosa. L'idea prevede che Pignon finga di essere
omosessuale per rendere così impossibile alla sua azienda, produttrice tra
le altre cose di preservativi, di licenziare un impiegato di questa
"natura", senza rischiare ritorsioni sindacali o peggio. Venuti a
conoscenza della "verità", tutti i suoi colleghi cominciano a guardare
Pignon diversamente e l'eterosessualità banale e scialba di ieri si
trasforma nell'omosessualità curiosa ed interessante di oggi.

Francis Veber dopo il grande successo dello scorso anno ottenuto con "La
cena dei cretini" torna con un'altra esilarante commedia. Il suo è un eroe
sui generis: un uomo comune a cui la natura non ha regalato molto e nella
folla passa inosservato: ha un aspetto innocuo e il tono della sua voce
resta sempre lo stesso; raramente dà le sue opinioni perché sa che nessuno
l'ascolterebbe. Ma come per ogni uomo c'è anche per lui il momento della
riscossa che lo riscatta dall'insulsaggine della vita condotta fino a quel
momento. Questi uomini diventano grandi come dice lo stesso Veber, se
"illuminati dal sole del marciapiede".
Un commento musicale che ricorda le commedie francesi anni '50/60, curata
dall'imprescindibile Vladimir Cosma, ci introduce all'avventura umana di
Pignon e il ritmo non perde mai un colpo. I personaggi si trasformano in
corso d'opera, come lo sgradevole smargiasso Santini, direttore del
personale interpretato da Gèrard Depardieu, che diventa una mammoletta,
sensibile e affettuoso proprio con l'uomo che qualche giorno prima voleva
crudelmente licenziare. Attraverso la sua presunta omosessualità Pignon
riesce a riconquistare l'interesse del figlio con il quale finisce per
fumare spinelli dopo una cena a base dei soliti "spaghetti alla piratesca".
Passata la tempesta della novità e di tutti i cambiamenti, tornato
l'equilibrio nell'azienda e nella propria vita, l'uomo comune/Pignon si è
inesorabilmente trasformazione perché, per sua stessa ammissione "da quando
passo per gay ho cominciato a sentirmi più uomo".
Un cast d'attori di provata bravura e professionalità che seguono il ritmo
incessante della commedia alla Veber: una attenta osservazione della
realtà, della vita e di tutte quelle "avventure" con le quali
quotidianamente e senza troppo lamentarci siamo costretti a misurarci.