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Chiesto a Schröder un impegno a favore dei diritti umani in Etiopia
- Subject: Chiesto a Schröder un impegno a favore dei diritti umani in Etiopia
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info@gfbv.it>
- Date: Fri, 16 Jan 2004 15:59:42 +0100
URL: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040116it.html
Viaggio in Africa del Cancelliere Schröder
Chiesto a Schröder un impegno a favore dei diritti umani in Etiopia
Bolzano, Göttingen, 16 gennaio 2004
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) in Germania si è appellata al
Cancelliere Gerhard Schröder affinché si impegni durante il suo viaggio in
Africa per i diritti umani in Etiopia. Tredici anni dopo la fine della
dittatura di Mengistu Haile Mariam, gli arresti arbitrari, la tortura, le
sparizioni e le fucilazioni sono tuttora all'ordine del giorno. A causa
della loro appartenenza etnica gli Oromo sono le principali vittime del
terrore di Stato. In particolare l'organizzazione per i diritti umani ha
chiesto al Cancelliere di chiarire la situazione di sette Oromo arrestati
per motivi politici e di impegnarsi a favore di una maggiore libertà di
stampa. Le autorità etiopi stanno attualmente indagando contro più di 80
giornalisti accusati di aver violato la legislazione sulla libertà di
espressione.
L'APM ha inoltre chiesto a Schröder di chiedere al governo etiope la
soluzione pacifica dei contrasti sulla frontiera con l'Eritrea: l'APM chiede
a Schröder che faccia quanto possibile per evitare un'altra guerra nel corno
d'Africa. "Bisogna a tutti i costi impedire nuovi e inutili massacri alla
frontiera etiope-eritrea", ha scritto l'APM al Cancelliere. Tra il 1998 e il
2000 la sanguinosa guerra tra Etiopia ed Eritrea ha causato oltre 60.000
vittime. Nonostante in dicembre 2000 l'Etiopia abbia firmato ad Algeri un
trattato di pace con l'Eritrea, negli scorsi mesi Addis Abeba ha messo in
dubbio la linea di frontiera con l'Eritrea stabilita dalla Commissione di
frontiera. Il 7 gennaio 2004 il Consiglio di Sicurezza ha espresso le
proprie preoccupazioni circa la situazione di stallo nella realizzazione
degli accordi di pace e si è appellato ad entrambe le parti in causa
affinché proseguano con la demarcazione della frontiera contesa, ricordando
che le decisioni della Commissione di Frontiera sono vincolanti.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040113it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/1-00/22-5-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/africa/somalita.html
* www: www.oromoliberationfront.org | www.storiaxxisecolo.it