Indonesia: No all'estrazione mineraria nelle aree
protette
http://www.ecquologia.it/sito/pag89.map Continua a crescere l'opposizione nazionale ed
internazionale alla proposta di permettere l'attivita' estrattiva nelle aree
protette dell'indonesia. L'UNESCO esprime la sua preoccupazione per i siti che
potrebbero essere nominati patrimonio dell'Umanita'. E' possibile mandare
un'email di protesta al governo Indonesiano tramite questo sito: http://www.foei.org/cyberaction/indonesia.php
Fonte: Friends of the Earth International
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@ecquologia.it *************** Se volete ricevere queste news, mandate una email vuota a mailto:econotizie-subscribe@yahoogroups.com e replicate al messaggio di conferma che vi viene inviato *************** 14 Luglio 2003 - Continua a crescere
l'opposizione nazionale ed internazionale alla proposta di permettere
l'attivita' estrattiva nelle aree protette dell'indonesia. La decisione spetta
alla Camera dei Rappresentanti Indonesiana che puo' mantenere l'attuale divieto
stabilito da una legge del 1999, o eliminarlo permettendo in tal modo di aprire
le aree protette all'industria estrattiva dominata dalle multinazionali.
Nel Borneo, ad esempio, la compagnia Canadese Placer sta facendo lobby per estrarre l'oro presente nelle foreste protette delle montagne Meratus. In Borneo vivono i rari orangutan e gli indigeni Dayak che hanno gia' espresso opposizione ai progetti estrattivi della compagnia Canadese. Il governo provinciale ha anche chiesto di non permettere l'estrazione mineraria nelle aree protette della regione. Nell'isola di Sulawesi le comunita' indigene si stanno
opponendo ai progetti estrattivi della compagnia Anglo-Australia Rio Tinto nella
foresta protetta di Poboya. L'UNESCO ha espresso preoccupazione per i piani del
governo di aprire le aree protette alle attivita' estrattive, in particolare
nell'isola di Gag (West Papua) dove la BHP Billiton intende realizzare la
miniera di nickel piu' grande del mondo, producendo rifiuti da scaricare in
mare. L'arcipelago Raja Ampat, di cui Gag fa parte, e' uno dei
siti candidati per inclusi nella lista delle aree patrimonio
dell'umanita'. L'arcipelago ospita 505 specie di corallo (il 64% delle specie di
corallo attualmente conosciute) e 1065 specie di pesce. La BHP in passato
ha causato un disastro nel sito minerario di Ok Tedi (Papua Nuova Guinea)
inquinando il fiume Fly.
E' possibile mandare un'email al governo Indonesiano tramite questo URL *************************** Homepage Econotizie http://www.ecquologia.it/sito/pag89.map Archivio Econotizie http://www.ecquologia.it/sito/pag89.map?action=all&field.joined.id=854 |