[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
31/03 RImini: Art. 18 - il diritto deve essere di tutti. Al referendum vota Sì
- Subject: 31/03 RImini: Art. 18 - il diritto deve essere di tutti. Al referendum vota Sì
- From: "manila" <manilari@tin.it>
- Date: Thu, 27 Mar 2003 12:30:11 +0100
Lunedì 31 Marzo 2003
Rimini: Teatro del Atti. Ore 21.
Art. 18 - Una Battaglia di civiltà
Iniziativa pubblica per il sì al referendum sull'estensione dell'art. 18
dello statuto dei lavoratori
Intereveranno
- On Mauro Bulgarelli (Verdi)
- Giorgio Cremaschi (Fiom-Cgil)
- On. Alfonso Gianni (Rif. Comunista)
- Vincenzo Millucci (Cosas)
- Sen. Cesare Salvi (DS)
- Cosimo Scarinzi (Cub-RdB)
Info: Fiom - 0541-779975
ARTICOLO 18 - UN REFERENDUM DI TUTTI
PROPOSTA DI ADESIONE E SOSTEGNO AL
COMITATO PROMOTORE PER IL SI AL REFERENDUM
Nel corso del 2003 i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi su
una questione che riguarda libertà e dignità nel lavoro, che caratterizza
anche modi e qualità della convivenza civile:
L'ESTENSIONE DELL'ART. 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI.
Oggi l'art. 18, che tutela dai licenziamenti ingiustificati i lavoratori
di imprese con più di quindici dipendenti, riguarda solo una minoranza di
lavoratori e lavoratrici. Ciò significa che nel 95% delle imprese l'art.
18 non viene applicato e il 64% dei lavoratori ne è privo. Questo
determina una situazione evidente di disparità e di ingiustizia. La
libertà incontrollata di licenziamento ha ricadute negative su diritti
fondamentali, quali: la libertà di pensiero, di adesione a partiti
politici e a formazioni sindacali, di espressione e su ogni altro diritto
contenuto nelle leggi e nei contratti. I lavoratori non tutelati dall'art.
18 sono più vulnerabili perché soggetti al ricatto della perdita del
lavoro.
Per un intero anno milioni di persone hanno riempito le piazze d'Italia,
hanno sostenuto l'importanza dei diritti, anche dentro i luoghi di lavoro,
richiedendone con forza la difesa e l'estensione. Tutti insieme abbiamo
affermato che era una battaglia di civiltà contro l'arbitrio e la
discriminazione. Il movimento contro la modifica dell'art. 18 ha
rappresentato questo. Nonostante ciò la maggioranza di Governo approva
leggi delega, come la recente 848 B, che introducono grande incertezza
nella vita lavorativa delle persone, attraverso la "precarizzazione"
selvaggia, senza diritti e tutele, dei rapporti di lavoro;
"precarizzazione" che si somma alla flessibilità introdotta dalla
precedente legislazione. Inoltre è già stato stabilito il calendario dei
lavori per la discussione della delega 848 bis contenente le modifiche
peggiorative all'art. 18. E' bene ricordare che il rallentamento dell'iter
parlamentare della delega 848 bis è stato possibile grazie alla grande
mobilitazione pubblica del 23 marzo 2002 e di quelle successive.
Per estendere i diritti dei lavoratori lo strumento adeguato sarebbe la
proposta di legge. Si darebbero soluzioni adeguate alla complessità e
articolazione del mercato del lavoro. Va detto però, che imboccare la via
della proposta di legge, visto l'attuale contesto politico, è di difficile
realizzazione. Questo Governo non è certamente disponibile ad approvare
una legge per estendere i diritti ai lavoratori che ne sono sprovvisti. Il
referendum quindi non è in alternativa alla proposta di legge, al
contrario la vittoria del si renderebbe più percorribile l'approvazione di
una proposta di legge.
Oggi occorre sviluppare una grande campagna di informazione per sostenere
il si al referendum ed è con questo obiettivo che si costituisce il
Comitato Promotore di Rimini per il si al referendum, auspicando la più
ampia adesione dei singoli.
***************************************************************
"Non e' forse vero che la lotta degli uomini contro il
potere e' anche la lotta della memoria contro l'oblio?"
***************************************************************