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RICOMPRIAMOCI LA FIAT!
RICOMPRIAMOCI LA FIAT!
RICOMPRIAMOCI LA FIAT!
LETTERA APERTA
Ai Lavoratori della FIAT
Ai Lavoratori dell'indotto FIAT
Ai Lavoratori dell'industria metalmeccanica
Ai possessori di auto Fiat, Lancia, Alfa Romeo, IVECO, Ferrari, Maserati
Alle Associazioni No-Profit
Alle Organizzazioni Sindacali
Ai Parlamentari
Ai Mass-Media
Ai singoli Cittadini
A tutti gli attuali Azionisti della FIAT
Proposta di acquisto
e gestione sociale della FIAT
Casalpalocco - Roma
redatta il 23/01/2003
inviata il 05/02/2003
L'organizzazione Pane & Rose Onlus ha lavorato a lungo, con l'impiego
di risorse esclusivamente volontarie e senza alcun finanziamento di
qualsiasi provenienza, nel campo della solidarietà internazionale e della
controinformazione sui grandi temi sociali.
Queste esperienze hanno evidenziato:
1 - la possibilità di incidere significativamente, anche con risorse
modeste, in realtà deprivate, restituendo condizioni di vita migliori ma
soprattutto dignità a coloro cui viene negata;
2 - la necessità di contenere - e dove possibile eliminare - la
distruzione di ricchezza collettiva che l'attuale sistema produttivo
mondiale considera invece condizione pregiudiziale dello sviluppo.
3 - la necessità di elaborare e diffondere un'informazione corretta
sugli eventi del mondo, per contrastare la cortina di omologazione che il
sistema mediatico emana quotidianamente per tutelare gli interessi delle
organizzazioni di potere che lo detengono.
Sulle attuali vicende della FIAT, in particolare, è opinione di Pane &
Rose che si stia mettendo in scena una rappresentazione preordinata, il cui
fine è diminuire il valore dell'Azienda in modo da renderla più facilmente
acquisibile da gruppi economici già organicamente complici del progetto e
azzerare la legittima protesta della collettività sociale.
La manovra prevede l'espulsione di un gran numero di dipendenti, messi
a carico della collettività, la dismissione degli impianti che gli
acquirenti non considerano remunerativi, la dispersione di un know-how
acquisito con fatica nel corso di un secolo di lavoro e la distruzione di
gran parte di un valore industriale costruito con gli sforzi di tutti gli
italiani.
E' insostenibile l'idea che la FIAT possa essere considerata un'azienda
privata, in quanto l'intervento della collettività nel suo sviluppo è
sempre stato determinante: investimenti pubblici per impianti e ricerca
tecnologica, cessione - senza compenso - di aziende di stato al Gruppo
FIAT, costruzione con risorse pubbliche di un monopolio privato dell'auto
in Italia, ammortizzatori sociali attivati esclusivamente allo scopo di
massimizzare i profitti degli azionisti, misure protezionistiche a difesa
del mercato interno, acquisto da parte delle istituzioni pubbliche di mezzi
di servizio.
Forte delle proprie esperienze, profondamente convinta dell'analisi
sulla vicenda FIAT e consapevole dell'importanza di attivare azioni dal
basso, dalle comunità civili e dai singoli, Pane & Rose Onlus
propone
di lanciare un'OPA per l'acquisto di azioni FIAT al fine di ottenere
una maggioranza nel Consiglio di Amministrazione che possa operare
nell'interesse dei lavoratori e della società italiana.
Tale maggioranza sarebbe posta al servizio di un progetto di
autogestione del complesso FIAT, volto a valorizzare un bene che è
evidentemente di proprietà dell'intera collettività sociale.
In particolare si intendono salvaguardare e promuovere i principi di
democrazia industriale, responsabilità sociale, sicurezza del lavoro,
solidarietà, sviluppo tecnologico sostenibile e perseguimento della qualità
come motore di una concorrenza trasparente sui mercati oltre che come
legittima rivendicazione dei consumatori.
Invita
pertanto tutti i destinatari di questo documento preliminare di
intenti, a inviarci (via e-mail o fax entro il 10 febbraio 2003)
un'adesione di massima all'idea che ispira la proposta, per consentirci di
convocare a brevissimo giro una riunione operativa di tutti gli aderenti,
per definire le modalità tecniche dell'OPA.
Il Collettivo Promotore
di Pane & Rose
Per cortesia, rispondeteci entro il 10 febbraio 2003.
Tel 348.1522747
Fax 06 50918413
e-mail: bread_roses@tin.it
Inoltrate questa e-mail a tutte le organizzazioni, i sindacati, i
centri sociali, i singoli con cui siete in contatto. Grazie.
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