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Proposta indecente in clima natalizio



"Proposta indecente in clima natalizio"
Così il Capogruppo di Forza Italia ha definito la
proposta di assegnare case popolari anche alle
coppie omosex: leggete come si è sviluppata la
vicenda

 Web Staff, 19 dicembre 2002

Da "Il Resto del Carlino" del 18.12.02
di Claudia Fortini
«Le case popolari alle famiglie vere»



«Le poche case del Comune devono andare alle
famiglie veramente bisognose. A nuclei autentici.
Non possono essere sciupate assegnandole a chi con
il concetto di famiglia non ha nulla a che fare».
Tuona Forza Italia. A nome del gruppo degli
azzurri, Stefano Gallerani pronuncia un "no" secco
ai criteri proposti dalla giunta Bregoli per la
«concessione della case popolari». Ieri pomeriggio
Forza Italia ha impugnato carta e penna e ha
scritto un fax al sindaco proponendo un
emendamento che stralci il riconoscimento di
quello che Gallerani definisce «un fuorviante
riconoscimento della famiglia».
Passiamo agli eventi: oggi, alle 17, il Consiglio
comunale è chiamato a votare, tra i diversi punti
all'ordine del giorno, i criteri per accedere alle
case di edilizia residenziale pubblica. FI
contesta, a gran voce, un punto, ovvero là dove si
legge: «Si intende per nucleo avente diritto anche
quello fondato sulla stabile convivenza more
uxorio, nonché il nucleo di persone anche non
legate di vincoli di parentela e affinità, qualora
la convivenza abbia carattere di stabilità e sia
finalizzata alla reciproca assistenza morale e
materiale».
Il regolamento stilato dal Comune è ancora più
preciso. Riconosce come nucleo famigliare avente
diritto la convivenza allorquando «sia iniziata da
almeno due anni dalla data di presentazione della
domanda e sia comprovata da una dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà». Insomma, basta
l'autocertificazione.
Si 'scalda' Forza Italia: «La giunta Bregoli apre
ancora una volta anche alle coppie gay - dice
secco Gallerani - E' una proposta che, in clima
natalizio, sfiora l'indecenza. Basta leggere gli
atti per comprendere che anche qui il concetto di
famiglia è molto, troppo allargato».
I criteri, in approvazione questa sera, sono stati
studiati e condivisi da un'apposita commissione
formata da diversi Comuni, dai rappresentanti
della Provincia e dalle forze sindacali. Da
Gallerani un commento politico: «Appunto -
sbotta - si tratta di un documento ampiamente
condiviso solo dalla sinistra».




La risposta del Circolo Arcigay Circomassimo di
Ferrara
Natale rende tutti più veri (e a volte svela i
lati più oscuri di qualcuno)



Lascia quanto meno attoniti la lettera del Sig.
Gallerani, capogruppo degli azzurri del consiglio
del Comune di Cento, inviata al Sindaco Bregoli in
relazione alla votazione prevista per oggi sull'
approvazione dei criteri per l'assegnazione di
edilizia popolare ai nuclei famigliari.
Il circolo arcigay arcilesbica Circomassimo a nome
della comunità GLBT di Ferrara esprime forte
preoccupazione sulle parole, quanto meno
inopportune, espresse dal Sig. Gallerani.
I criteri formulati dalla Giunta sono espressione
delle direttive europee sulle norme anti
discriminazione verso le minoranze di ogni genere
che tutelano anche, ma non solo, le persone
omosessuali conviventi. Vorremmo ricordare al Sig.
Gallerani che la civiltà di un paese si vede anche
dall'attenzione verso le minoranze e verso la
tutela dei diritti dell'intera cittadinanza.
Ancora più turbati ci rende poi il pensiero
espresso in quella parte del fax secondo la quale
"parlare di diritti per le persone omosessuali
rasenta il limite dell'indegno in clima
natalizio". Forse a questo signore sfugge che qui
si parla di diritti basilari per la persona, forse
il Sig. Gallerani e il gruppo da lui rappresentato
non hanno dimestichezza con la parola diritti, o
con la parola minoranza parole che in altri tempi,
che probabilmente sono quelli a cui
nostalgicamente si ispira, non erano certo tenute
in considerazione.
Da ricordare poi che i criteri stilati dalla
Giunta per l'assegnazione di edilizia popolare non
fanno riferimento espressamente alle persone
omosessuali, ne ammettono la legittimità certo ma
cosi come si ammette la legittimità di qualsiasi
nucleo di persone che decidano liberamente di
mettersi in comune per la reciproca assistenza
morale e materiale, leggasi anziani o coppie
eterosessuali.
Circomassimo si augura pertanto che la Giunta
dimostri il proprio senso di responsabilità e
civiltà approvando questi criteri che esprimono un
alto senso civile di tutela dei diritti per la
persona al di la di ogni discriminazione di sesso,
razza e orientamento sessuale così come sancito
dalla costituzione del nostro paese e dalle
direttive della comunità europea in materia di
tutela dei diritti.
Sarebbe uno dei più bei regali di natale della
Giunta di Cento a tutti quei cittadini che hanno i
requisiti per entrare nelle graduatorie per
l'assegnazione delle case popolari.

Roberto Rosina
Presidente Arcigay Arcilesbica Circomassimo




Da "Il Resto del Carlino" 19.12.02
di Claudia Fortini
Case popolari, colpo di scena in aula

'Circomassimo', l'associazione di Arcigay e
Arcilesbica di Ferrara, risponde a Stefano
Gallerani, capogruppo di Forza Italia nel
Consiglio comunale centese e invita, con una
lettera, il sindaco Annalisa Bregoli a «dimostrare
il proprio senso di responsabilità e civiltà».
L'occasione è l'approvazione dei criteri per
l'accesso alle case popolari che ieri pomeriggio
avrebbe dovuto essere discussa in aula. L'altro
giorno Gallerani era intervenuto con parole di
fuoco sui criteri per l'assegnazione di alloggi di
edilizia popolare. «Vista la penuria di case, gli
appartamenti devono andare alle famiglie
autentiche e bisognose», aveva detto. Insomma era
stato un «no» tuonato a gran cassa contro criteri
che aprono a «coppie gay e di fatto».
Immediata la replica di 'Circomassimo'. I gay di
Ferrara uniscono le voci: «Siamo attoniti di
fronte alle dichiarazioni di Gallerani, invitiamo
il sindaco Bregoli, in relazione alla votazione
prevista, ad approvare i criteri».
Arcigay esprime forte preoccupazione su parole che
definisce quantomeno «inopportune» e inneggia
invece ai criteri formulati dalla giunta Bregoli
che, dice, «sono espressione delle direttive
europee sulle norme anti-discriminazioni verso le
minoranze di ogni genere che tutelano anche, ma
non solo, le persone omosessuali conviventi».
Il colpo di scena, però, è arrivato proprio sui
banchi dell'assise, quando il presidente del
Consiglio, Tiziana Balboni, ha proposto il ritiro
del punto all'ordine del giorno. E tutti sono
stati d'accordo. Il motivo? Nessun riferimento
alla lettera di Arcigay (della quale Gallerani era
ancora all'oscuro, ndr), ma la spiegazione
amministrativa era «l'arrivo all'ultimo momento
dall'Acer di un nuovo prospetto per
l'individuazione dei criteri».
Sbalordito invece l'azzurro Gallerani che, lettera
alla mano, ha replicato: «Sono contento che il
punto sia stato ritirato, segno che la nostra
posizione ha creato non poche perplessità tra la
maggioranza». Sarà vero? Intanto Roberto Rosina,
presidente di 'Circomassimo', invitando la giunta
«a dimostrare il proprio senso di responsabilità e
civiltà approvando i criteri», conclude dicendo
che sarebbe «uno dei più bei regali di Natale per
i cittadini che hanno i requisiti per entrare
nelle graduatorie».