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26-27/10 Castel San Pietro (BO): riunione nazionale dei Movimenti
I giorni 26 e 27 ottobre si terrà a Castel San Pietro (BO) la riunione
nazionale dei Movimenti
(vedi sito http://www.igirotondi.it)
Opposizione Civile
invita
Tutti coloro che hanno aderito alla nostra Associazione
e che si riconoscono nel documento "Lettera Aperta al Movimento"***
a partecipare alla riunione di Opposizione Civile prevista
a Castel San Pietro
Sabato 26 alle ore 21 presso l'Hotel Nuova Italia, via Cavour, 73
La partecipazione è necessaria per portare avanti le nostre idee, per far
sentire la nostra voce a tutto il movimento, per esserci con i nostri
contenuti. vi aspettiamo.
Opposizione Civile.
E' gradita conferma con mail a questo indirizzo. E' possibile anche
prenotare l'albergo (solo per i rappresentanti delle associazioni) mandando
una mail.
Dove si trova Castel San Pietro e come ci si arriva:
Castel S. Pietro si trova a una ventina di chilometri da Bologna.
In treno:
CORRIERA DALLA STAZIONE DI BOLOGNA
Linea 101: si prende dall'AUTOSTAZIONE DELLE CORRIERE DI BOLOGNA A 70 M
dalla Stazione FS; c'è una corriere ogni 15-20 minuti per tutto il giorno:
Autostazione-Castel S. Pietro/ Castel S. Pietro-Autostazione Bologna.
Orari Linea 101: http://www.atc.bo.it/linee/linee_extraurb.asp
In macchina:
USCITA AUTOSTRADA A14 (BOLOGNA - ANCONA)
Prima uscita subito dopo l'ultima uscita per Bologna: Bologna S. Lazzaro.
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***LETTERA APERTA AL MOVIMENTO
Paolo Sylos Labini, Enzo Marzo ed Elio Veltri
Le polemiche che serpeggiano all'interno del Movimento che ha dato vita
alla manifestazione del 14 settembre impongono a tutti riflessione, cautela
e chiarezza. Sarebbe ipocrita, infatti, far finta di non sapere che gli
attuali malesseri sono effetti diretti di due cause:
1) è obiettivamente assai complicato gestire democraticamente un
"movimento" spontaneo, perché ancora nessuno ha trovato regole in grado di
non burocratizzare lo spontaneismo; e ugualmente, senza regole condivise,
un movimento non rimane comunque spontaneo ma è preda d'un deleterio
leaderismo autoproclamatosi come tale o addirittura scelto dai media;
2) la manifestazione del 14 settembre ha rivelato tutti i vizi d'una
mancata discussione politica preventiva e un eccessivo verticismo nelle
decisioni. Alcune delle quali si sono dimostrate sbagliate e si sarebbero
potute evitare se non avessero preso il sopravvento sia una sorta di
ossessione per la quantità sia l'attenuazione dello spirito critico emerso
nella manifestazione del 31 luglio davanti al Senato, di cui il 14
settembre sarebbe dovuto essere il proseguimento. La debolezza politica
della manifestazione ha avuto ripercussioni immediate sull'Opposizione: i
dirigenti, rassicurati, hanno proseguito nella loro linea, lasciando cadere
persino fatti come la denuncia scritta di Mancuso e la dichiarazione di
Previti sulla sua evasione fiscale, che in qualunque paese avrebbero
determinato un terremoto politico.
a) Nel periodo successivo alla manifestazione - proprio per la mancata
chiarezza in quell'occasione - sono state espresse da persone
immediatamente collegabili al Movimento posizioni le più diverse e
contraddittorie, in cui per noi di "Opposizione civile" è difficile
riconoscerci, perché vi vediamo non coerenza ma solo venature di
opportunismo o di velleitarismo. Crediamo che il Movimento più che
condannarle debba viverle (e soprattutto sottolineare all'esterno) come
legittime opinioni personali che rappresentano esclusivamente gli autori.
Che tutti esprimano il proprio parere con la massima libertà. Il Movimento
come tale si arricchisce di questo dibattito, ma senza discussione
collettiva esso non le fa proprie e da queste non si fa rappresentare.
b) Probabilmente cercare di dare una qualche forma di rappresentanza
formale a un Movimento così magmatico potrà risultare velleitario. Forse la
soluzione si può trovare nella definizione di una piattaforma politica
comune e nell'indicazione di iniziative specifiche. "Opposizione civile" è
per la raccolta delle firme per il referendum contro le leggi-vergogna di
Berlusconi. Che farà il resto del Movimento? Il Movimento deve poter avere
dei periodici momenti di confronto dove far emergere alcune, poche, parole
d'ordine di indirizzo comuni a tutti. "Opposizione civile", che già il 14
settembre ha offerto, non dal palco ma tra la gente, una sua articolata
proposta politica, propone all'intero Movimento queste semplificazioni che
sono discriminanti nell'attuale dibattito politico dentro e fuori del
Movimento.
1) Siamo governati da un gruppo di potere che la sua sola presenza
monopolistica inquina la stessa formazione del consenso politico e, con
un'azione di governo tesa a legiferare per fini personali e per la propria
impunità, incrina i fondamenti stessi dello stato di diritto. Questo
problema si pone a tutti i cittadini democratici di qualunque parte
politica, sia di destra sia di sinistra. E a questi cittadini il Movimento
si rivolge e cerca di aprire gli occhi.
2) Se questa premessa è riconosciuta vera, occorre che prenda corpo nel
paese un'opposizione che, mettendo per ora da parte le distinzioni di
schieramento, operi con ogni mezzo democratico per ripristinare quelle che
sono considerate nelle democrazie liberali le condizioni minime della
competizione politica. Rassegnarsi a un Governo Berlusconi per tutta la
legislatura significa sottovalutare il fatto che alla fine di quel periodo
l'Italia e la sua struttura giuridica non sarebbero più le stesse, ma
sarebbero durevolmente alterate in peggio.
3) Il successo elettorale di Berlusconi è dipeso in gran parte da una
sventurata politica di sottovalutazione del pericolo che questi costituiva
per la democrazia italiana. Sottovalutazione che a tratti ha preso perfino
i caratteri della collusione. In tutti i paesi europei chi sbaglia e perde
non è riconosciuto più in grado di partecipare alle fasi politiche
successive. Il mancato chiarimento sulle responsabilità politiche della
sconfitta del Centrosinistra sta ancora impedendo di chiudere quella
stagione e aprirne una nuova. E almeno non fingiamo di sorprenderci quando
il calo dei consensi di Berlusconi non si tramuta in un incremento del
Centrosinistra.
4) Il Movimento è sorto non solo per l'insufficienza dell'opposizione
parlamentare, ma soprattutto perché, a una carente analisi della natura e
della pericolosità del berlusconismo, si aggiungeva un'assenza totale di
dibattito sui processi decisionali nel Centrosinistra. Il Movimento non si
contrappone ai partiti, li avverte però che soltanto loro non si accorgono
d'essersi ridotti a litigiosi gusci vuoti, senza democrazia, separati
dall'opinione pubblica. Dopotutto, il riconoscimento della necessità d'un
Nuovo Ulivo significa che ormai tutti sono convinti della fatiscenza
dell'Ulivo attuale. Un Nuovo Ulivo non possono costruirlo da soli i partiti
e quei dirigenti che ci hanno portato alla sconfitta. Invece, un Nuovo
Ulivo significa regole nuove e uomini non compromessi. Perciò la
partecipazione paritaria dei Movimenti e delle Associazioni è condizione
essenziale per la riuscita dell'operazione. E' fuorviante presentare
l'attuale confronto a sinistra come uno scontro tra riformisti e
massimalisti. Lo scontro invece è tra falsi riformisti che quando avrebbero
potuto, le riforme, non hanno saputo o voluto realizzarle, e democratici
che di radicale hanno soltanto la difesa dello stato di diritto e che
considerano la democrazia una pregiudiziale, messa in discussione da chi
l'attenta direttamente e da chi non vuole accorgersi di quanto sia in
pericolo.
OPPOSIZIONE CIVILE, ASSOCIAZIONE FONDATA DA ENZO MARZO, PAOLO SYLOS LABINI,
ELIO VELTRI
CON SEDE IN ROMA , VIA DE'CORONARI 61
info@opposizionecivile.com
comunicato a cura di Roberta Anguillesi 328 8333706 - 055 2347598- 055 2344882
http://www.democrazialegalita.it