a parte i diritti democratici lesi, dobbiamo pure mettere in
evidenza questo fatto, che qui con questa storia delle impronte, tutti siamo
alla merce di chicchessia!
ciao
vittoria
----- Original Message -----
Sent: Friday, October 04, 2002 8:16
PM
Subject: Re: No alle impronte digitali -
appello ai parlamentari
caro huambo,
se volessero la cosa sarebbe possibile in ogni
caso,
tu vai al bar
bevi da un bicchiere,
chi ti sta accanto prende il tuo bicchiere
e lo porta sul luogo di un delitto,
ed allora ?
ho detto il bicchiere ma potrebbe essere di tutto, basta un
po' di fantasia,
ciao
giampiero
----- Original Message -----
Sent: Friday, October 04, 2002 6:39
PM
Subject: Re: No alle impronte digitali
- appello ai parlamentari
io mi sto ponendo un problema in merito a questa
cosa.
Ma se prendono le impronte a tutti chi è sicuro che le sue
impronte non siano depositate in un luogo dove è avvenuto un
crimine?
Siamo sicuri che con la tecmologia che c'è ora non sia
possibile mettere le impronte di un tizio, particolarmente
inviso, lì dove è accaduto un crimine?
E un dubbio che mi è venuto, qualcuno ha conoscenza in
materia?
vittoria
----- Original Message -----
Sent: Thursday, October 03, 2002
10:41 PM
Subject: No alle impronte digitali -
appello ai parlamentari
No alle impronte digitali
Sta procedendo l'esame in
Parlamento del decreto legge sull'immigrazione, che estende agli
italiani l'obbligo del prelievo delle impronte digitali, già previsto
dalla legge Bossi Fini per i cittadini stranieri che richiedono il
permesso di soggiorno.
Per gli italiani il prelievo delle impronte
è previsto al momento del rilascio della carta d'identità
elettronica.
Nel tentativo di negare uno degli aspetti più
palesemente discriminatori della legge Bossi Fini, il governo
Berlusconi impone la medesima vessazione a tutti, cittadini stranieri e
italiani, procedendo ad una schedatura di massa dei cittadini residenti
in Italia, inutile ed anomala nell'Unione Europea.
Noi non
crediamo che le discriminazioni debbano essere superate abbassando le
tutele e violando i diritti, ma difendendo i diritti di tutti.
Per
di più, l'attuazione della norma costerebbe a regime circa
1,750 miliardi di euro, che possono certamente essere spesi meglio,
mentre nel decreto legge non è prevista la relativa copertura
finanziaria.
Per questi motivi le associazioni 'Comma 22
Federconsumatori', 'Labour Riccardo Lombardi', 'Aprile per la sinistra'
di Roma lanciano un appello ai parlamentari perché sia cancellato dal
decreto legge l'obbligo del prelievo delle impronte digitali per i
cittadini stranieri e per i cittadini italiani.
Vi trasmettiamo
il testo dell'appello ai parlamentari, chiedendovi di darne la massima
diffusione possibile e invitandovi a far pervenire le
adesioni all'indirizzo: mail@comma22.org
Rosario
Trefiletti presidente Federconsumatori
Piero
Casciani responsabile Comma 22
Federconsumatori nazionale Via
Palestro, 11 Roma tel 06-42020755/59/63 fax 06-47424809 mail@comma22.org
* *
* * * * * * * *
No alle
impronte digitali per tutti, stranieri e italiani
Appello ai
parlamentari Senato della Repubblica Camera dei
Deputati
Premesso che:
* l'articolo 2, comma 7, del
decreto legge 9 settembre 2002, n. 195, prevede che "All'atto della
consegna della carta d'identità elettronica, di cui all'articolo 36 del
decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, i
cittadini italiani sono sottoposti a rilievi dattiloscopici" ai sensi
del testo unico 286/1998, come modificato dalla legge 189/2002 (Bossi
Fini);
* la previsione è stata inserita per mantenere, come afferma
la stessa relazione al disegno di legge di conversione del decreto
legge 195/2002, "l'impegno del Governo in accoglimento di un ordine del
giorno approvato in sede parlamentare", assunto per evitare di
introdurre una differenza di trattamento tra cittadini stranieri ed
italiani;
* lo stesso vicepresidente del Consiglio dei ministri,
on. Gianfranco Fini, ha ribadito recentemente che sulla questione non
deve esserci "alcuna discriminazione tra cittadini italiani ed
extracomunitari";
* il Testo Unico sull'immigrazione già prevedeva
la possibilità di rilievi segnaletici nel caso di dubbio sull'identità
dello straniero;
* non ha senso acquisire le impronte digitali in
tutti i casi nei quali l'identità è già documentata;
* la norma
rappresenterebbe dunque un'inutile vessazione nei confronti di quanti,
cittadini stranieri o italiani, possono documentare la
propria identità;
* si realizzerebbe una schedatura dei
cittadini italiani ed extracomunitari presenti in Italia, assolutamente
ingiustificata ed anomala nell'Unione Europea ed in contrasto con la
normativa sulla protezione dei dati personali;
* la norma è
priva di copertura finanziaria;
i sottoscritti chiedono che il
decreto legge sia emendato cancellando la disposizione che impone
l'obbligo dei rilievi dattiloscopici per i cittadini stranieri ed
italiani, e ripristinando l'originaria disposizione del Testo Unico
sull'immigrazione.
Roma, 20 settembre
2002
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