20 Settembre 2002 - Secondo Human Rights Watch, il governo
del Vietnam ha intensificato la sua campagna di repressione contro gli indigeni
Cristiani Montagnard. L'organizzazione ha chiesto al Vietnam di cessare gli
arresti, le torture e le detenzioni arbitrarie di individui in base alle loro
opinioni politiche o religiose. Dallo scorso Giugno, almeno 30 Montagnard sono
stati arrestati negli Altipiani Centrali. Gli utlimi target del governo sono
stati i leader della chiesa Protestante, i sostenitori dei diritti territoriali,
e individui sospettati di guidare i richiedenti di asilo politico verso
la Cambogia. Le agitazioni politiche negli Altipiani Centrali sono iniziati
all'inizio del 2001, quando migliaia di indigeni, conosciuti collettivamente
come Montagnard, hanno organizzato dimostrazioni pacifiche per chiedere maggiori
diritti di terra e liberta' religiosa. In seguito alle proteste, il governo
vietnamita ha mandato migliaia di poliziotti e soldati nella regione, e
arrestato dozzine di Montagnard. Circa 1,000 Montagnard sono fuggiti in Cambogia
per cercare asilo politico. L'ultima ondata di repressione e' iniziata lo scorso
Giugno, quando le autorita' locali hanno arrestato 11 Montagnard. Tra Agosto e
Settembre sono stati registrati 20 arresti dopo che i media statali avevano
ipotizzato nuove dimostrazioni da parte degli indigeni. Le ragioni degli
arresti, le accuse e i luoghi di detenzione della maggior parte degli arrestati
non sono stati resi pubblici. Il governo ha inviato dai 10 ai 30 poliziotti in
ogni villaggio in molti distretti delle province Gia Lai e Dak Lak,
spesso nelle case dei leader religiosi o degli attivisti che richiedono i
diritti territoriali. Le linee telefoniche sono state tagliate. Le
autorita' continuano a impedire le riunioni religiose in nome della
sicurezza, mentre chiedono con insistenza ai Montagnard di rinunciare
alla politica e alla religione firmando un giuramento scritto. I Cristiani
Montagnard anziani sono sotto stretta sorveglianza e non possono viaggiare senza
un permesso scritto. Le riunioni di culto, di matrimonio o funerali continuano
ad essere vietate dalle autorita' locali. HRW chiede che il governo apra gli
Altipiani Centrali ad osservatori indipendenti dell'ONU, e sollecita i
diplomatici e i giornalisti a fare richieste urgenti sugli arresti. Fonte: Human
Rights Watch; traduzione di Fabio Quattrocchi
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