inivio qui sotto il testo di un'iniziativa cui
stiamo lavorando, con il primo gruppo di firmatari. Il documento, le adesioni
che saranno raccolte in questi prossimi giorni, un bilancio delle proteste e un
rilancio delle proposte saranno poi presentate in tre conferenze stampa che
si terranno venerdì 13 mattina a Milano, Roma e Torino con la presenza delle
associazioni e di quanti hanno visitato e visiteranno le carceri in questi
giorni.
grazie
sergio segio
ps: oltre che di aderire, la richiesta è di fare girare il testo e
contribuire a veicolare questi contenuti anche a ridosso della giornata del
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******************************************* La legge NON è uguale per tutti
Il volto oscuro e dimenticato della “questione giustizia”
Appello ai partiti, al Parlamento, ai movimenti
«Impossibilità di svolgere attività fisica, di leggere, persino di
stare in piedi tutti insieme nella stessa cella, esclusione dell'80% dei
detenuti dalle attività lavorative e
scolastiche;
Insufficienza di fondi per fare fronte alle esigenze minime dei detenuti
sul fronte della sopravvivenza elementare (sanità, alimentazione, vestiario,
pulizia personale);
Carenze strutturali delle condizioni igienico-sanitarie con aumento di
tutte le patologie;
Aumento della tensione e degli episodi di
autolesionismo;
Definitivo
affossamento di qualsiasi politica volta a fornire gli strumenti materiali
affinché un detenuto possa reinserirsi nella società, cioè mancanza della
possibilità, per la maggioranza dei detenuti, del supporto da parte di
educatori, psicologi, assistenti sociali;
Carichi di lavoro
sproporzionati per tutte le categorie impiegate nel carcere».
Dal 9 settembre in numerose carceri i detenuti hanno
cominciato una protesta, rigorosamente pacifica ma anche estremamente
determinata nel denunciare la generalizzata situazione di invivibilità e la
crescente disperazione in cui si trovano a vivere. Il brano sopra riportato,
tratto da un documento uscito in questi giorni da uno dei penitenziari che
stanno attuando la protesta - variamente articolata in scioperi del vitto, del
lavoro, “battitura” dei cancelli – descrive solo alcuni dei gravi problemi,
carenze, talvolta vere e proprie illegalità che caratterizzano la condizione di
detenzione.
Una protesta inevitabilmente “senza festa”, stante la
drammaticità dei problemi: anche questa estate il bilancio dei suicidi dietro le
sbarre conferma il sensibile aumento delle morti dopo la delusione del mancato
provvedimento di amnistia e indulto.
Problemi annosi, non di rado ignorati e comunque
pervicacemente irrisolti da parte di chi avrebbe il dovere istituzionale di
porvi rimedio e anche di chi dovrebbe avere la responsabilità e lungimiranza
politica per dare risposte legislative urgenti, a cominciare da un provvedimento
con efficacia deflativa.
Il nostro primo appello è infatti
al potere legislativo e alle forze politiche perché si facciano carico di tutto
ciò. Specialmente nel momento in cui i problemi della giustizia diventano e
rischiano di diventare sempre di più un terreno di scontro lacerante, più che
una ricerca di soluzioni e di nuova efficacia.
Allo stesso tempo, e proprio nel momento in cui parti
significative della società e dei movimenti di impegno civile, con l’adesione e
l’apporto di esponenti e forze politiche, organizzano una “Festa di protesta” ci
sembra utile e doveroso richiamare un’attenzione concreta e convinta anche sul
sistema penitenziario e sul condensato di ingiustizie, sofferenze e – ribadiamo-
spesso illegalità che, in larga misura, lo caratterizzano. Senza di ciò ogni
ragionamento e iniziativa sul tema della giustizia rischia di essere monco o
reticente. Tossicodipendenti, immigrati, affetti da AIDS e da altre gravi
patologie, malati psichici costituiscono infatti la grande maggioranza della
popolazione detenuta e delle 80.000 persone che, mediamente, entrano in carcere
ogni anno.
Per loro, la legge non è uguale. E non da oggi. Per loro il
carcere è luogo di ulteriore emarginazione, sofferenza, malattia e morte, la
legge è inflessibile e rigorosa; la sanzione penale è certa e
immancabile.
Per loro e con loro, vogliamo allora sollecitare le forze
politiche, il parlamento, la società civile e i movimenti a un nuovo, urgente e
incisivo “soprassalto di attenzione”, a nuove, urgenti e risolutive misure di
umanità e giustizia che garantiscano rimedio al sovraffollamento, dignità e
reinserimento sociale.
Prime adesioni:
Stefano Anastasia, pres. Antigone,
per i diritti e le garanzie nel sistema penale
Cecco Bellosi (dir. Comunità Il
Gabbiano)
Tom Benettollo (pres. Arci
nazionale)
Carmen Bertolazzi (pres. Arci Ora
d'Aria)
Gianfranco Bettin (prosindaco di
Mestre)
Franco Corleone (pres. Forum
Droghe)
Sergio Cusani (Associazione
Liberi)
Ornella Favero e Redazione di
Ristretti Orizzonti (giornale carcere di Padova-Venezia)
Livio Ferrari
(pres. Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia)
Corrado Mandreoli
(Uff. Politiche sociali – Camera del Lavoro - Milano)
Don Vittorio Nozza, Caritas
Italiana
Toy Racchetti e Redazione di Facce
& Maschere (giornale carcere San Vittore)
Susanna Ronconi (Rete “La Libertà è
terapeutica”)
Sergio Segio (Gruppo Abele di
Milano)
Conferenza Nazionale Volontariato
Giustizia con: Arci-Ora d’Aria, Antigone, Caritas Italiana, Libera, associazioni
nomi e numeri contro le mafie, Seac - Coordinamento Enti e Associazioni di
Volontariato Penitenziario, San Vincenzo De' Paoli, Fondazione Italiana per il
Volontariato, Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione Comitati per il
Telefono Azzurro, Consulta del comune di Roma per i problemi penitenziari
(raccoglie 40 associazioni di Roma).
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia del Piemonte Valle d'Aosta
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia della Lombardia
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia del Veneto
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia del Friuli Venezia Giulia
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia dell'Emilia Romagna
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia della Liguria
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia della Toscana
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia dell'Umbria
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia del Lazio
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia della Calabria
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia della Sicilia
Conferenza Regionale Volontariato
Giustizia della Sardegna
Centro Francescano di Ascolto di
Rovigo
Associazione La Fraternità di
Verona
LILA
nazionale
ARCI
nazionale
Lega Italiana Lotta contro l’AIDS
Milano
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