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Gran Bretagna: Diritti fondamentali negati dopo l'11 Settembre



Gran Bretagna: Diritti fondamentali negati dopo l'11 Settembre
5 Settembre 2002 - Gravi violazioni di diritti umani si sono verificati in
seguito alla reazione delle autorita' britanniche agli attacchi dell'11
Settembre negli USA. E' quanto afferma un rapporto di Amnesty International
pubblicato oggi. Il rapporto denuncia il trattamento e le condizioni di
detenzione degli arrestati in conseguenza ai drammatici eventi dell'11
Settembre. Gli uomini detenuti secondo quanto prevede l'ATCSA
(Anti-terrorism, Crime and Security Act 2001) sono resi oggetto di
"isolamento a piccoli gruppi"; e continuano ad essere tenuti chiusi per 22
ore al giorno. Non ricevono assistenza medica adeguata, e il diritto ad
esercitare la propria religione viene limitato. Il regime nel quale essi
sono tenuti puo' portarli a gravi deterioramenti fisici e mentali, e cio'
puo' ostacolare la capacita' di preparare la loro difesa giudiziaria. Gli
viene vietato l'accesso ad un avvocato. Nella prigione di Belmarsh, a tutti
loro viene negato il permesso di telefonare gli avvocati. I contatti con i
parenti e il mondo esterno sono stati severamente impediti. Le visite dei
parenti sono filmate e un agente e' sempre presente nonostante, in qualche
caso, uno schermo di vetro separi i detenuti dai visitatori. I detenuti inte
rvistati hanno affermato che prima e dopo ogni visita venivano perquisiti
fino alla nudita'. Inizialmente, potevano comunicare con i familiari solo in
Inglese o attraverso un interprete. In un'occasione, un detenuto non ha
potuto comunicare perche' la sua interprete non veniva ammessa al luogo dove
avvengono le visite per il fatto che rifiutava di togliersi il velo. Secondo
Amnesty, il governo ha creato una giustizia-ombra esentata dalle garanzie
presenti nel sistema giudiziario penale. Il caso dell'Algerino Lotfi Raissi
e' un esempio eloquente del fatto che la ricerca di "terroristi sospetti"
puo' colpire persone innocenti, violando i loro diritti e quelli dei
parenti. Lotfi Raissi e' stato arrestato e detenuto per 5 mesi nella
prigione di massima sicurezza a Belmarsh, dopo che le autorita' americane
hanno chiesto la sua estradizione sulla base di sospetti riguardanti il suo
coinvolgimento negli attacchi dell'11 Settembre. Le procedure di
estradizione sono finite solo 7 mesi dopo che il giudice aveva affermato che
non vi era alcuna prova che sostenesse le accuse degli USA. Le ragioni per
cui gli USA volevano la sua estradizione comprendevano il semplice fatto che
la sua identita' e professione corrispondevano ad un certo profilo: un
Algerino musulmano, pilota e istruttore di volo negli USA. Amnesty
International ha ricevuto conferme dalle autorita' Britanniche sulla
detenzione di 7 cittadini Britannici nella base americana di Guatanamo, a
Cuba. Le autorita' hanno anche confermato che gli uomini erano stati
"visitati" due volte da ufficiali Britannici, compresi alcuni del MI5, ed
erano stati intervistati in relazione alle questione rilevanti sulla
sicurezza nazionale della Gran Bretagna. Le autorita' Britanniche hanno
fallito nel proteggere i diritti dei loro cittadini tenuti a Guatanamo dove
gli viene negato anche lo status di prigioniero di guerra. In particolare,
Amnesty e' preoccupata per il fatto che ai detenuti, compresi quelli di
nazionalita' Britannica, viene negato l'accesso all'avvocato durante gli
interrogatori dagli agenti dell'intelligence americano e britannico. Fonte:
Amnesty Int.; traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it
www.ecquologia.it
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