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-----Messaggio originale-----
Da: dirittiglobali-request@peacelink.it
[mailto:dirittiglobali-request@peacelink.it]Per conto di Daniele
Barbieri - Carta
Inviato: venerdì 14 giugno 2002 13.17
A: dirittiglobali@peacelink.it
Oggetto: Disobbedienti all'anagrafe per registrare embrioni -ROMA


Vi mando per conoscenza i comunicati ansa per l'azione
dei Verdi disobbedienti, disobbedienti, Arcidonna,
Prc... di Roma contro riconoscimento giuridico
dell'embrione come soggetto di diritto (attacco
neanche tanto velato anche alla legge 194)
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Republica
Roma, 12:48
 Disobbedienti all'anagrafe per registrare
embrioni

Si sono presentate negli uffici dell'anagrafe per
chiedere la registrazione degli embrioni con in mano
provette che contenevano palloncini colorati e sopra
targhette con nomi maschili e femminili: così un
gruppo di 'disobbedienti' e alcune parlamentari,
esponenti di associazioni come Arcidonna e Mamma
Provetta, hanno voluto contestare il disegno di legge
sulla fecondazione che verrà messo ai voti oggi alla
Camera.
I disobbedienti, una quarantina di persone, sono
entrati negli uffici dove si registrano le nascite, in
fila, presentandosi come coppie di fatto, single o
coppie di lesbiche. Nel caso la legge fosse approvata,
hanno sostenuto, si apre un varco per il
riconoscimento giuridico dell'embrione come soggetto
di diritto e, quindi, è un attacco lesivo della 194.
(Red)
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ANSA I FATTI DEL GIORNO

ROMA - Fecondazione artificiale, si ricomincia e si
annuncia battaglia in aula alla Camera dove da oggi
pomeriggio si votano gli emendamenti. Intanto si sono
conclusi gli interventi sull'insieme degli emendamenti
presentati (oltre 500).

Due provette contenenti embrioni sono state mostrate
in aula da Graziella Mascia (Prc) che ha anche detto
che 'questa mattina alcune parlamentari del Prc sono
state all'anagrafe di Roma insieme a ragazze del
'movimento di disobbedienza' per registrare alcuni
embrioni'. Un gesto di protesta contro la legge
definita 'autoritaria e contro le donne e la laicita'
dello Stato'.

Al momento, sono questi i punti principali del testo
sul quale i deputati devono pronunciarsi:

- Accesso alle tecniche di procreazione assistita.
- Divieto del ricorso alla fecondazione eterologa.
- Chi potra' ricorrere alle tecniche di Pma.
- Tutela del nato e del nascituro.
- Consenso informato.
- No alla clonazione e alla sperimentazione sugli
embrioni.
- Adottabilita' degli embrioni.
- Strutture autorizzate.
- Sanzioni.
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Repubblica:
Roma, 15:30
Fecondazione, eliminata ogni allusione all'aborto

Nonostante le divisioni che si sono determinate in
aula e in piazza dalla legge sulla fecondazione
artificiale, questo pomeriggio alla Camera maggioranza
e opposizione hanno raggiunto un primo compromezzo
eliminando un comma che, secondo gli oppositori,
rischiava di modificare in modo surrettizio la legge
194 sull'aborto.
Il primo passaggio contestato dalle componenti laiche
dei due schieramenti era il comma due dell'articolo 1.
Esso affermava che "nell'applicazione delle tecniche
di procreazione medicalmente assistita, la presente
legge assicura il diritto a nascere del concepito".
Queste parole erano state contestate anche all'interno
della maggioranza (Mussolini, Cicchitto, Moroni) in
quanto poteva sembrare un modo per aggirare la 194.
Il comma - ha deciso il comitato ristretto che
istruisce i lavori per l'aula - verrà eliminato,
mentre ci sarà una citazione specifica al concepito
nel comma precedente, dove si afferma che la legge
tutela i diritti "di tutti i soggetti coinvolti".
E' stato poi riformulato l'articolo 13 che vieta le
sperimentazioni sugli embrioni e detta le regole sul
loro impianto nell'utero. L'articolo approvato dalla
Commissione nei mesi scorsi vietava "l'aborto
selettivo di gravidanze plurigemellari" ottenute con
la fecondazione artificiale. Anche questo testo è
stato contestato ed oggi il comitato ristretto ha
optato per un'altra formulazione. Viene vietata "la
riduzione embrionaria di gravidanza, salvo i casi
previsti dalla legge 194". che sono, per esempio,
rischi per la salute della madre o dei feti stessi se
sono molti, etc.(red)