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R: Comunicato sindacale RdB Sciopero 16 aprile
oggi ha, invece ed al contrario, un senso grandissimo parlare di art. 18,
cioe' di diritti e di garanzie del lavoro ed al lavoro, mentre ci si propina
la unica ed esclusiva prospettiva di occupazioni sottopagate, usa e getta,
intermittenti e travestite nelle piu' truffaldine forme.
anche il modello di confronto tra governo e sindacati, come tra sindacati e
padroni, e' condizionato dai rapporti di forza esistenti, i quali finiscono
per essere ancor piu' svavorevoli se *prima* ci si fa soffiare l'art. 18.
e' cosa ovvia per chi lavora, forse di meno per chi dice cosi' tante cose
buone per i (singoli settori di) lavoratori da non avere alcun seguito.
con tutto il rispetto anche per le idee di chi non ha seguito. ma si
rispetti anche chi si mobilita in massa contro l'art. 18 senza, per questo,
dover essere dipinti come creduloni o clienti di vanna marchi.
bye
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Francesco Fanizzi - Bari -
ultrared@libero.it
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----- Original Message -----
From: RdB-PI Webstato <rdbstato@rdn.it>
To: <dirittiglobali@peacelink.it>
Sent: Friday, March 29, 2002 1:38 AM
Subject: Comunicato sindacale RdB Sciopero 16 aprile
> L'allegato volantino sostituisce il precedente, chje conteneva alcuni
> errori di impaginazione e battitura.
> Ci scusiamo dell'inconveniente.
>
>
> RdB-PI WebStato
> Centro Documentazione e Propaganda
> http://www.rdbwebstato.too.it
> E-mail: rdbstato@rdn.it
>
>
>
>
> SCIOPERO GENERALE di 8 ore martedì 16 Aprile
> contro il governo Berlusconi, il liberismo, la concertazione
> Presidio venerdì 12 aprile a Parma contro la politica della Confindustria
> CUB, CONFEDERAZIONE COBAS, SLAI-COBAS hanno deciso di chiamare i
lavoratori
> di tutte le categorie allo SCIOPERO GENERALE per tutta la giornata di
> martedì 16 aprile con MANIFESTAZIONI NAZIONALI A ROMA, MILANO E PALERMO
> contro le politiche anti-sociali del Governo, la concertazione, e la
guerra
>
> Inoltre in concomitanza con l'assemblea di Confindustria di venerdì 12
> aprile i sindacati di base organizzano un Presidio a Parma per protestare
> contro le proposte del padronato.
>
> Oggi non è sufficiente parlare di difesa dell'articolo 18 e dei diritti di
> chi lavora se, prima, non si fa chiarezza sul modello di confronto tra
> governo e sindacati
>
> 9 anni
> di concertazione
> ci hanno regalato lo sviluppo dell'attuale politica antisociale, la
> guerra "infinita", la precarizzazione del lavoro, la precarizzazione dei
> diritti, sa-lari sempre più bassi, lo smantellamento del sistema
> pensioni-stico, le privatizzazioni e, solo negli ultimi due mesi,
contratti
> a perdere come quelli degli edili, chimici, tessili, gasisti, bancari e,
> soprattutto, lo scandaloso accordo generale sul Pubblico impiego e la
> Scuola del 4 febbraioS
>
> Troppo spesso abbiamo visto lavoratrici e lavoratori ingannati da apparati
> sindacali e politici, che, a corto di consenso, hanno stimolato e
cavalcato
> lo scontro sociale solo per rilanciare il loro ruoloS
>
> Il sindacalismo di base, nato e cresciuto per rilanciare il naturale ruolo
> sindacale di rappresen-tanza degli interessi di lavoratrici e lavoratori,
> rivendica, senza ambiguità e compromessi, salari europei, reddito sociale
> per tutti e riduzione generalizzata dell'orario di lavoro.
>
> L'attuale Governo e Confindustria non sono gli unici sponsor delle
> politiche liberiste. Oggi è, più che mai, necessario che lavoratrici e
> lavoratori pretendano chiarezza, sostenendo posizioni di contrasto
> cre-dibili, durature nel tempo e sostenute da organizzazioni non
> compromesse con tali politiche. La stessa Cgil, impegnata nella "guerra
> santa" sull'articolo 18, come visto, continua, dove può, a praticare la
> con-certazione.
>
> Ma, mentre la lotta del mondo del lavoro si radicalizza e si estende e si
> giunge alla vigilia di un nuovo sciopero generale, puntuale e
> preannunciata, come una macabra cambiale in scadenza, giunge, il barbaro
> assassinio del professor Biagi. Prontamente sfruttato dalle forze
> oltranziste per criminalizzare, con, più o meno velate, accuse di
> contiguità, ogni spirito critico.
>
> I lavoratori non si lasciano intimidire e, dopo lo straordinario successo
> dello SCIOPERO GENERALE DEL 15 FEBBRAIO continuano a scendere in piazza e
a
> mobilitarsi
>
> Nel giorno dello sciopero generale invitiamo lavoratrici, lavoratori,
> disoccupati, immigrati, studenti e tutto il movimento antiliberista a
> costruire con noi manifestazioni alternative a quelle di cgil-cisl-uil in
> cui, oltre a vincere questa battaglia contro il governo Berlusconi e la
> Confindustria, si possa affermare veramente che un altro mondo è
possibile.
>
> Per il ritiro delle deleghe su cancellazione dell'art.18 e libro bianco,
> smantellamento delle pensio-ni e scippo delle liquidazioni, controriforma
> Moratti della scuola, controriforma fiscale.
> Contro le politiche liberiste e la concertazione Contro la guerra Per il
> reddito sociale ai disoccupa-ti
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> 27 Marzo 2002
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