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comunicato disobbedienti palestina
COMUNICATO STAMPA
DISOBBEDIENTI ALL'ANNIENTAMENTO DEL POPOLO PALESTINESE: 12 IN MISSIONE
TRA LE CANNONATE A RAMALLAH, CENTINAIA CARICATI A GERUSALEMME, UN
ARRESTATO
ED ESPULSO.
APPELLO ALLA MOBILITAZIONE IMMEDIATA E GENERALE CONTRO LA LIQUIDAZIONE
NEL SANGUE DELL'ANP
APPELLO DEI DISOBBEDIENTI A FIANCO DELLA PALESTINA E DELLE SORELLE E
DEI FRATELLI PRESENTI NEI TERRITORI
Il governo israeliano del massacratore Ariel Sharon ha deciso la
soluzione finale della questione palestinese: la liquidazione nel
sangue dell'Autorità Nazionale, l'annientamento della vita e dei
diritti del suo popolo. Yasser Arafat è stato condannato
all"isolamento totale": il quartier generale dell'Anp a Ramallah è
invaso dai carri e dalle truppe israeliane, l'ufficio dov'è
asserragliato il suo presidente è tempestato dalle mitragliatrici
pesanti, Arafat stesso ha invocato il "martirio".
Ai palestinesi è stata lasciata solo la strada di una resistenza
disperata.
Centinaia di disobbedienti, di Ya Basta, dei Giovani Comunisti e
della Rete No Global, tra i pacifisti della Carovana giunta ieri in
Palestina, sono impegnati in queste ore in atti di mobilitazione
concreta nei Territori.
Dodici nostri fratelli e sorelle hanno raggiunto Ramallah invasa e
stanno tentando di riunirsi con José Bovè e gli attivisti francesi e
belgi con lui nel Ramallah Hotel.
Tutti gli altri hanno stamane inscenato una manifestazione di fronte
all'Orient House soppressa mesi fa dall'aggressione dell'esercito
israeliano, esponendo la bandiera palestinese: per questo sono stati
brutalmente caricati dalla polizia a cavallo, che ha fatto diversi
feriti e ha tratto in arresto il compagno Mario Campagnano,
disobbedienti di Rifondazione Comunista di Roma, ora all'aeroporto di
Tel Aviv in attesa di essere espulso dopo essere stato sottoposto ad
un prolungato pestaggio.
Altri attivisti, compresi compagne e compagni di Indymdia Italia,
sono a Betlemme e a Deishe minacciate di rappresaglia dopo
l'attentato odierno a Gerusalemme Ovest, eseguito secondo alcune
fonti da una kamikaze proveniente da quelle zone.
A Ramallah non si riesce a fare il conto dei morti, mentre altre
azioni disperate contro civili israeliani rispondono alla guerra
totale ai civili scatenata da Sharon.
Tutti i Territori sono stati ripiombati nell'occupazione militare,
soppressi i diritti dei palestinesi, minacciata la loro vita,
estirpata la loro speranza di pace.
Tutto questo è la risposta di Sharon e del suo governo alle offerte
della Lega Araba e a quella di cessate il fuoco incondizionato
avanzata da Arafat ieri sera.
La famosa "comunità internazionale" sta dimostrandosi inesistente. I
poteri imperiali che siedono a Washington e a Bruxelles hanno
liquidato, nel primo caso, la proposta dell'Anp e nel secondo le
hanno opposto il più vergognoso silenzio.
Il governo italiano guerrafondaio di Silvio Berlusconi non sta
pronunciando una sola parola su quanto accade.
Il movimento delle e dei disobbedienti chiama in Italia alla
mobilitazione immediata e generale delle reti sociali e dei singoli,
perché mille atti di disobbedienza civile facciano eco qui a quelli
che stanno compiendo le nostre sorelle e i nostri fratelli in
Palestina al fianco di popolazioni stremate e minacciate di
annientamento.
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