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S. Sabba Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?"
* On: 15 Mar 02, at 9:13
* Subject: Re: Ancora su "Torna la pena di morte in Italia?
* <dirittiglobali@peacelink.it> wrote:
Solo un paio di precisazioni e considerazioni
> sul sito nostro abbiamo il link col sito della
> Risiera di San Saba, quindi in merito non ci dici nulla che non
> sapevamo. Il quale appunto era un campo di concentramento, no? e lì nei
> campi di concentramento è avvenuta la Shoa.
S. Sabba, dal nome della località nella primissima periferia di Ts. Il
Poeta non c'entra. Risiera (ex fabbrica pilatura del riso) che, oltre ad
essere un generico 'campo di concentramento' per l'avviamento allo
sterminio di ebrei, comunisti, sloveni, partigiani e quant'altri 'inferiori',
rastrellati dai tedeschi occupanti (anzi, esercito 'nazionale': il Litorale
Adriatico era stato annesso alla Germania col beneplacido della
RSI) grazie all'enorme lavoro di delazione di fascisti locali di ogni
risma e 'razza' (tanto che prfino il comendo tedesco si lamentava
dell'eccesso di zelo dei bravi triestini) era anche direttamente un
'campo di sterminio' con tanto di forno crematorio. Le vittime
direttamente avviate al forno si contano nell'ordine di 5000, delle
quali circa il 10% ebrei e il rimanente ben distribuito tra resistenti e
residenti d'ogni 'colore'. Decine di migliaia i transiti verso i campi di
Austria, Germania, Polonia ecc.
Non parlerei di Shoa, quindi: la memoria storica della Risiera di S.
Sabba e in generale della scientifica furia nazifascista non è
esclusiva del popolo ebraico (basti citare l'eliminazione sistematica
di milioni di prigionieri di guerra sovietici, trattati in ben altro modo di
quelli, ad esempio, inglesi o statunitensi). Ma non solo:
personalmente ma in buona compagnia di altri, preferisco parlare di
questa tragedia del popolo ebraico non con il termine di Shoa,
termine che rischia di decontestualizzare le vicende storiche per
porle nel mito della leggenda, ma con le definizioni di persecuzione e
sterminio.
> In merito
> alla questione attuale, bisogna pure prendere atto che la maggioranza
> della popolazione Israeliana è d'accordo con Sharon e la maggioranza di
> chi non è d'accordo con Sharon ne vorrebe uno più "rabbioso" di nome
> Netamiau
Io ho altri dati, che danno il consenso a Sharon in picchiata
attualmente sul 25%. Ricordo anche che uno spezzone del magnifico
corteo di sabato a Roma era composto da ebrei contro
l'occupazone, come citava a chiare lettere il loro striscione.
Dovremmo lavorare anche su questo fronte senza criminalizzare un
intero popolo (e senza comunque mancare di condannare il sionismo
e chi anche in Italia lo sostiene).
> io non so se un domani nell'area medioorientale
> all'Amerika gli farà più comodo la Turchia invece di Israele, e non so
> nemmeno quanto possa reggere l'asse Turchia- Israele, dovrebbero essere
> problemi e degli statisti israeliani e pure del popolo ebraico visto che
> bene o male tutto questo popolo con questo stato si identifica.
Faccio notare che la Turchia, pur con i suoi limiti e il suo esecrabile
governo, si è pronunciato con forza ieri contro l'eventuale (ma è
meglio dire prossimo) attacco anglostatunitense di sterminio
dell'Iraq. Chissà cosa ne pensano Sharon, Blair e Bush (e
Berlusconi).
saluti
Giorgio Ellero
<glr.y@iol.it>