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Gerusalemme: chiusura degli uffici del LRC e del CIC (messaggio da Gerusalemme)
----- Original Message -----
From: enzo
Sent: Friday, February 08, 2002 1:32 PM
Subject: Importante: invasione israeliana!!!!!
>
> cari amici
>
> vi preghiamo di leggere questo comunicato inviare la lettera di
> protesta e fare girare il messaggio il piu' possibile.
>
> Stasera, mercoledi 6 febbraio 2002, soldati e polizia israeliani hanno
> fatto irruzione negli uffici condivisi dalla ong palestinese Land
> Research Center (LRC) di Gerusalemme e da quella italiana Centro
> Internazionale Crocevia (CIC) di Roma, che da anni portano avanti nei
> Territori Occupati programmi di sviluppo agricolo, finanziati dal
> Ministero degli Affari Esteri Italiano, dall'Unione Europea, dalla
> Regione Toscana, dalla Provincia di Pisa, dal comune di Quarrata e da
> vari altri Enti ed Associazioni italiani.
>
> Dopo aver prelevato tutta la documentazione e i computers, caricati su
> un camion, senza dare nessuna spiegazione del fatto e non permettendo
> ad alcuno di avvicinarsi, hanno messo i sigilli alle porte e se ne
> sono andati.
>
> Gran parte della documentazione sequestrata e' relativa ai progetti in
> fase di attuazione dal CIC e dal LRC, finanziati dall'Unione Europea,
> dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, dalla Regione Toscana,
> dalla provincia di Pisa, dal Comune di Quarrata e da altri enti e
> associazioni italiani. Le stesse attrezzature sono state acquistate
> con i fondi di tali progetti.
>
> Il LRC e' una diramazione dell'Arab Studies Society, organizzazione
> non governativa palestinese fondata da Faisal Husseini, che fa capo
> all'Orient House, ed ha come obbiettivi quelli di proteggere la terra
> palestinese dalle confische, sostenere le attivita' agricole in
> risposta alle violazioni commesse dalle autorita' israeliane,
> mantenere i legami tra la Gerusalemme araba e il resto dei territori
> palestinesi. Le sue azioni di cooperazione con il CIC sono avviate da
> oltre 10 anni e sono basate sul finanziamento di attivita' agricole,
> sul miglioramento delle tecniche di coltivazione e allevamento e su
> una vasta azione legale nei confronti delle violazioni israeliane
> sulla questione della Terra. E' da pochi mesi avviata in Italia una
> campagna del CIC a sostegno della lotta legale contro gli espropri.
>
> Ormai da molti mesi il personale del LRC non ha possibilita' di
> operare nella sede centrale di Gerusalemme per il blocco dei permessi
> e i forti impedimenti alla libera circolazione. Per portare avanti le
> azioni previste nei vari progetti siamo stati costretti ad aprire
> varie sedi distaccate in varie parti dei Territori Occupati.
>
> La chiusura degli uffici del LRC e del CIC rappresenta un ennesimo
> tentativo di bloccare la presenza di associazioni palestinesi nella
> parte araba di Gerusalemme e al tempo stesso vuole colpire chi porta
> avanti interventi di "resistenza" contro l'espropriazione delle terre
> palestinesi da parte dell'autorita' militare israeliana, quasi sempre
> volta all'espansione degli insediamenti israeliani nei Territori
> Occupati.
>
> Solo in ottobre e' stato definitivamente raso al suolo il Centro di
> Sviluppo dell'allevamento bovino allestito a Tulkarm nell'ambito di
> progetto promosso dal CIC in cooperazione con il Ministero
> dell'Agricoltura Palestinese e con il LRC, cofinanziato dal Ministero
> degli Affari Esteri Italiano.
>
> Ancora non abbiamo definito una linea di azione per questa ennesima
> violazione, pur avendo tempestivamente avvisato dell'accaduto il
> Consolato d'Italia a Gerusalemme.
>
> Nel frattempo vogliamo con questo primo comunicato allertare quanti
> piu' possibile, tra Enti, Associazioni e singoli cittadini che in
> questi anni hanno avuto modo di conoscere il LRC e le attivita'
> portate avanti con tale organismo.
>
> Per questo vi chiediamo di intervenire per protestare contro le
> Autorita' israeliane competenti chiedendo la riapertura degli uffici
> del LRC e del CIC in Abu Obidah street, 4 East Jerusalem e la
> restituzione di tutta la documentazione e delle attrezzature
> sequestrate.
>
> I messaggi di protesta devono essere trasmessi al Primo Ministro
> Sharon (fax.00972-2-6233388) al Ministro della Sicurezza Interna
> Israeliana, Uzi Landau ([1]sar@mops.gov.il)(fax.00972-2-5811832), al
> Ministro per gli Affari Esteri Peres (fax 00972-2-5303367), al
> Presidente della Knesset Borg (fax.00972-2-6753333), all'Ambasciata
> Israeliana a Roma ([2]info-coor@roma.mfa.gov.il), all'Ambasciata
> Italiana a Tel Aviv, Ambasciatore G. Gavarai
> ([3]italemb@netvision.net.il , fax 00972-3-6095068, al Consolato
> Generale d'Italia a Gerusalemme, Console G.
> Ghisi(c[4]ongeru@netvision.net.il), all'ufficio della Cooperazione
> Italiana, Direttore A. Aloi ( [5]utl@itcoop-jer.org) e a Crocevia per
> la verifica del numero di lettere inviate ([6]crocevia@inwind.it)
>
> Riteniamo il Governo israeliano responsabile per ogni danno e perdita
> subiti a seguito dell'irruzione.
>
> Comunicheremo tempestivamente le decisioni prese in merito, sperando
> di avere il sostegno maggiore da parte di voi tutti.
>
> Da Gerusalemme
>
> Per il LRC e CIC
>
> Jamal Talab e Stefano Baldini
>
> References
>
> 1. mailto:sar@mops.gov.il
> 2. mailto:info-coor@roma.mfa.gov.il
> 3. mailto:italemb@netvision.net.il
> 4. mailto:ongeru@netvision.net.il
> 5. mailto:utl@itcoop.jer.org)
> 6. mailto:crocevia@inwind.it
>