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Alfa Romeo di Arese: «Protesteremo sotto casa di Maroni»
IL GIORNO 07 Feb 2002
Alfa Romeo di Arese:
«Protesteremo sotto casa di Maroni»
ARESE — Se il ministro non va dai lavoratori Alfa, saranno i
lavoratori ad andare da lui, sotto la sua abitazione a Lozza,
località a due chilometri da Varese. Lo hanno deciso i
sindacati di base nelle scorse ore, dopo che il ministro del
Welfare, Roberto Maroni, ha annullato l'incontro previsto a
Milano sui problemi occupazionali dell'Alfa Romeo di Arese.
Venerdì 15 febbraio le tute blu prima manifesteranno sotto la
casa del ministro, poi si recheranno nella piazza del paese e
infine sotto la sede della Lega Nord. L'esponente del governo
non solo ha cancellato l'incontro, ma non avrebbe nemmeno
risposto alle richieste di lavoratori e sindacati di base,
contenute in una lettera di dicembre, nella quale tra l'altro
si denunciavano "continue inadempienze della Fiat nei
confronti di impegni presi sia con la presidenza del Consiglio
dei ministri, sia con il ministero del Lavoro di governi
precedenti".
Intanto la situazione sotto il Biscione aresino peggiora: la
carrozzeria è ancora ferma per tre settimane di cassa
integrazione, lavorano solo le tute blu della meccanica. "Dopo
le nostre proteste dei mesi scorsi sembrava che tutti
dovessero fare qualcosa, invece nessuno ha fatto nulla, solo
promesse - spiega Renzo Canavesi, rapprensentante dello Slai
Cobas -. Non abbiamo più saputo niente né dalla Regione né
dalle amministrazioni comunali. Anche il ministro, contattato
dalla Provincia, prima si era reso disponibile ad incontrare
una delegazione, poi ci ha scritto una lettera dicendo che non
era sua intenzione procedere all'incontro. E intanto qui
dentro ognuno fa quello che vuole".
Fiat, ma non solo. Anche le aziende che si sono insediate in
una parte dell'area dismessa, più che reindustrializzare e
creare nuovi posti di lavoro, stanno facendo dell'altro. Ieri
mattina la Caris, ditta che si occupa della cernita e dello
smaltimento dei rifiuti, dopo soli quattro mesi di lavoro ha
licenziato due ex lavoratori Alfa, perchè non sarebbero idonei
al tipo di lavoro. "La Rotamfer ha lasciato a casa i
lavoratori, adesso anche la Caris, e il Craa non interviene",
conclude Canavesi, che annuncia la ripresa della battaglia dei
lavoratori.
di Roberta Rampini