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(Fwd) CS 119-2000 - Cuba
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From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: stampa@amnesty.it
Date sent: Fri, 20 Oct 2000 15:41:25 +0000
Subject: CS 119-2000 - Cuba
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CUBA: AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA NUOVI
CASI DI PRIGIONIERI PER MOTIVO DI OPINIONE
Malgrado dall'inizio dell'anno siano stati liberati a Cuba nove
prigionieri per motivi di opinione, Amnesty International segnala
nuovi casi di arresti per motivi politici.
Nel rapporto pubblicato oggi - intitolato "Cuba: Prigionieri per
motivi di opinione", Amnesty International descrivei casi di Nestor
Rodriguez Lobaina e Eddy Alfredo Mena y Gonzalez, rispettivamente
presidente e membro del Movimento Giovani Cubani per la Democrazia.
Amnesty International ritiene che i due siano prigionieri per motivi
di opinione in quanto imprigionati per aver esercitato il diritto
alla liberta' di espressione e di associazione e si appella al
governo cubano affinche' siano liberati senza condizioni.
"Il rilascio dei nove prigionieri per motivo di opinione e' un grande
passo verso un maggiore rispetto dei diritti umani in Cuba," dichiara
Amnesty International. "Cio' nonostante, queste persone non avrebbero
dovuto essere poste agli arresti. Noi continueremo ad appellarci al
governo cubano affinche' tutti coloro che rimangono nelle prigioni
cubane vengano rilasciati immediatamente e senza condizioni."
"I dissidenti - compresi giornalisti, attivisti politici e difensori
per i diritti umani - continuano a subire gravi intimidazioni",
prosegue l'organizzazione per la difesa dei diritti umani. "Alcune
centinaia di persone, almeno 21 delle quali riconosciute da Amnesty
International come prigionieri per motivi di opinione, rimangono
tuttora imprigionati per reati politici."
Il governo cubano giustifica le restrizioni alla liberta' di
espressione, associazione e riunione in quanto metodi necessari per
mantenere l'unita' di Cuba e per far fronte alle ostilita'
dall'estero. Amnesty International respinge queste giustificazioni e
chiede ripetutamente il rilascio immediato e senza condizioni di
quanti siano detenuti per aver esercitato pacificamente tali diritti.
Inoltre, si appella al governo cubano affinche' la locale
legislazione si allinei con quella internazionale.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 20 ottobre 2000
Ufficio Stampa
Amnesty International
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