[Diritti] Ius Scholae, un diritto fondamentale rigettato dal centrodestra, la protesta dell'Unione degli Studenti



Nelle ultime settimane, il tema dello Ius Scholae ha tenuto banco nel dibattito politico italiano. Ma di cosa si tratta esattamente? Con questo termine si indica l'acquisizione della cittadinanza italiana da parte dei minori figli di immigrati che abbiano frequentato un certo numero di anni di scuola nel nostro Paese. In pratica, chi cresce e studia in Italia avrebbe la possibilità di diventare cittadino a tutti gli effetti.

Perché è così importante?

I sostenitori dello Ius Scholae sottolineano come questa misura sia fondamentale per almeno tre ragioni.

  • Integrazione: favorire l'integrazione dei ragazzi stranieri nella società italiana, creando un senso di appartenenza e partecipazione.
  • Giustizia sociale: garantire a tutti i minori presenti sul territorio nazionale gli stessi diritti e le stesse opportunità, indipendentemente dal Paese di origine dei genitori.
  • Combattere la discriminazione: eliminare le discriminazioni legate alla cittadinanza, permettendo a tutti di partecipare pienamente alla vita civile e politica.

La bocciatura alla Camera e la reazione degli studenti

Nonostante l'ampio consenso dell'opinione pubblica, l'emendamento sullo Ius Scholae è stato bocciato alla Camera dei Deputati, con un colpo di scena che ha visto anche Forza Italia schierarsi contro.

Di fronte a questo risultato, gli studenti sono scesi in piazza per far sentire la propria voce. "Pensiamo che il voto di ieri alla Camera metta in luce l'opportunismo della proposta di Forza Italia", ha dichiarato Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell'Unione Degli Studenti. "Lo Ius Scholae non è solo una questione di cittadinanza, ma riguarda il futuro del nostro Paese e la costruzione di una società più giusta e inclusiva".

Cosa chiedono gli studenti?

Gli studenti non si fermano allo Ius Scholae. Per loro, questa misura è solo un primo passo. "Crediamo che lo Ius Scholae debba essere invece soltanto un punto di partenza per rendere le scuole sostenibili e accessibili a tutti", ha affermato Francesco Valentini, responsabile comunicazione dell'UDS.

Il 15 novembre prossimo, gli studenti di tutta Italia scenderanno nuovamente in piazza per uno sciopero nazionale. Le loro richieste vanno oltre la semplice acquisizione della cittadinanza: vogliono scuole più inclusive, dove tutti possano sentirsi a casa e avere le stesse opportunità.


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