[Diritti] Domenico Gallo: "Il G7 in Puglia scatena la corsa al riarmo, sosteniamo le associazioni e i comitati per la pace"



Molto di più che nel 2001, oggi è necessaria una contestazione pubblica, pacifica e non violenta che faccia emergere l’inaccettabilità delle scelte del G7 e l’urgenza di un cambiamento di rotta. È successo, invece, che le possibili voci di dissenso siano state cooptate nel cosiddetto C7, un organismo che dovrebbe portare dentro il G7 la voce della società civile di tutto il mondo elaborando un documento di “dialogo costruttivo” da consegnare alla Meloni e al Governo italiano quale governo ospitante del G7. Attraverso questo finto dialogo si cerca di smorzare ogni opposizione e soffocare la domanda di una svolta che ci porti fuori da questo sistema di dominio e guerra. In realtà noi non abbiamo bisogno di un finto “dialogo costruttivo”, ma di una reale “opposizione costruttiva”.

I comitati per la pace e le associazioni pugliesi stanno preparando un Controforum al G7 con un appello: «La nostra Puglia, “arca di pace, non arco di guerra” tra popoli». Sosteniamoli.

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