[Diritti] Iniziato a Mosca il processo a Ilya Yashin, accusato di "informazioni false sull'esercito russo" e di aver parlato di "assassinio dei civili" a Bucha. Il suo discorso davanti ai giudici



È iniziato oggi in Russia il processo a Ilya Yashin, oppositore di spicco che rischia fino a dieci anni di reclusione per aver criticato l'invasione dell'Ucraina.
Alla barra degli imputati al tribunale distrettuale Meshchansky di Mosca, Yashin ha sorriso ai suoi genitori, presenti in aula.
Yashin è accusato di "diffondere informazioni false sull'esercito russo" per aver parlato esplicitamente di "assassinio dei civili" a Bucha, dove i soldati russi sono accusati di crimini di guerra e atrocità, e aver denunciato "un massacro" nella cittadina vicino Kiev. A inizio mese ha accusato i giudici russi di agire come "servitori politici del Cremlino".
Una nuova famigerata "legge bavaglio" entrata in vigore dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sulle forze armate che dovessero essere ritenute "false" dalle autorità della Russia.

Fonte: Rainews 


Chi è Ilya Yashin

Il'ja Valer'evič Jašin (Mosca29 giugno 1983) è un politico russo, oppositore di Vladimir Putin che ha guidato il Partito Repubblicano della Russia (PARNAS) dal 2012 al 2016.
Nel 2012 è stato eletto al Consiglio di coordinamento dell'opposizione russa. In seguito a un aumento della repressione del governo nei confronti dell'opposizione, alcuni hanno considerato Jašin come uno dei pochi attivisti politici che non abbiano lasciato il paese.

Il 25 giugno 2021 gli è stato impedito di candidarsi alle imminenti elezioni legislative dopo essere stato considerato un "estremista". Ha dichiarato che l'iniziativa fosse dovuta al suo sostegno ad Aleksej Naval'nyj.

Nel marzo 2022, Jašin ha criticato pubblicamente l'invasione russa dell'Ucraina. Due mesi più tardi ebbe una sanzione di 90 mila rubli (1.800 dollari) per avere screditato le forze militari russe esprimendo la sua posizione sulla guerra contro l'Ucraina.

Nel giugno del 2022 è stato arrestato dalla polizia mentre passeggiava con la giornalista Irina Bablojan in un parco nel quartiere Chamovniki di Mosca. Il tribunale distrettuale di Hamovniki lo ha condannato a 15 giorni di carcere per avere opposto resistenza al fermo.

Fonte: Wikipedia 



Il discorso di Yashin davanti ai giudici 


Giudice, procuratore, inquirente!

Mi tenete in galera da ormai quattro mesi. Sono stato arrestato non molto tempo fa, ma guardate quante cose sono cambiate in questo lasso di tempo.

In estate qualsiasi critica alla dirigenza militare era equiparata all’attività criminale. Ma che dico una critica, addirittura il semplice dubbio della purezza dei generali poteva condurti dietro le sbarre. Ogni affermazione di Shoigu e Konashenkov era presentata come verità assoluta, e chi non era d’accordo veniva equiparato ai criminali di stato. Ma cosa vediamo ora?

I membri di Russia Unita nella Duma accusano ad alta voce il Ministero della difesa di corruzione e menzogne. Prigozhin che si è circondato di detenuti armati offende l’esercito russo e si prende gioco del suo comando. Kadyrov definisce i generali incapaci e gli insegna con sfacciataggine come fare la guerra. I propagandisti nei programmi televisti gli fanno eco e alludono al fatto che al comando generale si sono insediati dei traditori.

Ovviamente capisco che l’obiettivo principale di tutte queste urla è giustificare Putin. Spiegare alla società che il Comandante supremo in capo non ha colpe nelle disfatte sul fronte, è stato solo incastrato da sottomessi incompetenti. Come sempre i boiari sono cattivi e lo zar, che ha fatto scoppiare questa guerra, è bravo.

Ma nonostante ciò ho una domanda per i rappresentati degli organi d’inchiesta e la procura che si sono sistemati così comodamente in quest’aula di tribunale e fanno finta che le mie parole non li riguardino. Ditemi, bravi signori, che fine hanno fatto le vostre leggi sulla censura militare? Non c’è forse qui un’applicazione selettiva del diritto?

Mi avete messo in galera perché ho dubitato sulla veridicità delle affermazioni del Ministero della difesa sulla guerra in Ucraina. Ma per qualche motivo non avanzate pretese nei confronti di Prigozhin e Kadyrov che manca poco affinché obblighino i generali a pulire i gabinetti con gli spazzolini. Vi tremano le gambe, forse? Capisco.

La mia arma è la parola. In un paese in cui l’opinione pubblica e la politica pubblica sono distrutti, non avete paura della parola. Mentre avete paura dei tagliagole di Kadyrov e dei banditi di Prigozhin. Per questo quando Ramzan dice pubblicamente che punirà Lapin, generale dell’esercito russo, e che ha mandato i suoi ragazzi a cercarlo, nessuno in questo caso richiama all’ordine Kadyrov e lo mette al suo posto. State tutti zitti e distogliete lo sguardo. E il vostro Putin gli conferisce l’ennesima stella per l’eroismo.

Ovviamente vi è più facile imprigionare studenti, deputati municipali, giornalisti e altre persone che protestano pacificamente contro la guerra. È molto più sicuro piuttosto che opporsi a proprietari di eserciti privati che in realtà minacciano il futuro del nostro paese. Ma non vi sembra che questa vigliaccheria e questa pusillanimità per la loro essenza non differiscano dall’alto tradimento? Davvero non capite che state lasciando la Patria a un incallito criminale che davanti ai nostri occhi si sta appropriando del potere statale?

Voglio fare un paio di domande anche al giudice che appena finirò di parlare, ovviamente, mi rimanderà nella prigione Butyrskaja dove ogni giorno ci sono sempre più prigionieri politici.

Indossando la sua lunga tunica nera, esige di essere chiamato “rispettabile giudice” o “vostro onore”. Ma dov’è l’onore?

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Il discorso davanti ai giudici di Il’já Jašin, in galera da 4 mesi per aver detto in TV la verità sui crimini russi a Bucha – Valigia Blu

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