[Diritti] Guantanamo, Amnesty International rilancia la campagna per la chiusura del centro di detenzione e accusa gli Stati Uniti di tortura e di altri trattamenti inumani e degradanti in violazione del diritto internazionale



Dossier Amnesty aggiornato il 10/1/2022


L’11 settembre 2001 ha dato vita a una nuova epoca: fin da subito, il presidente statunitense George W. Bush ha promesso giustizia per le vittime degli attentati terroristici che hanno sconvolto il mondo. Quella ricerca di giustizia, però, si è presto trasformata in qualcos’altro. 

Iniziò così “la guerra globale al terrore”, una strategia che ha portato a massicce e gravissime violazioni dei diritti umani da parte delle autorità statunitensi. I principi di giustizia come il diritto a non essere sottoposti a tortura o il diritto a un processo equo sono stati sospesi, caduti nel dimenticatoio, in nome di una guerra usata come giustificazione per interrogatori illegali e detenzioni senza fine.

Solo dopo pochi mesi dagli attentati, a gennaio 2002, emersero alcune fotografie che testimoniavano queste enormi violazioni: nelle foto rilasciate dalle stesse autorità, si vedevano detenuti, appena arrivati nella base navale degli Stati Uniti a Guantánamo Bay, Cuba, inginocchiati, incatenati, ammanettati e bendati. Erano lì perché sospettati di avere contatti con Al-Qaida.

Nasce con questo scopo, nel 2002, il centro di detenzione di Guantánamo Bay: ottenere informazioni d’intelligence a spese dei diritti umani.


PERCHÉ GUANTÁNAMO È UNA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI
 

Guantánamo Bay diventò presto un luogo di torture e maltrattamenti, un buco nero dei diritti umani.

Trasferimenti segreti, interrogatori in regime di isolamento, alimentazione forzata durante gli scioperi della fame, torture, sparizioni forzate, totale diniego del diritto a un giusto processo. Questo è quello che perpetuano da 20 anni le autorità degli Stati Uniti.

Alcuni dei prigionieri, soprattutto all’inizio del periodo di detenzione, sono stati sottoposti a feroci torture, molti altri hanno sviluppato gravi problemi di salute mentale.

Più volte le organizzazioni internazionali e non governative hanno denunciato la situazione, accusando gli Stati Uniti di tortura e di altri trattamenti inumani e degradanti in violazione del diritto internazionale. La risposta è sempre stata il silenzio. 


Continuazione su https://www.amnesty.it/guantanamo-bay-20-anni-di-ingiustizie-e-violenze/


Mail priva di virus. www.avg.com