[Diritti] Aumentano le azioni legali di risarcimento delle grandi imprese contro attivisti, giornalisti o organizzazioni. Si chiamano SLAPPs (Strategic lawsuit against public participation)



Sono sempre di più le azioni legali intentate da grandi imprese, uomini d’affari o politici che, approfittando dei propri mezzi, attaccano attivisti, giornalisti o organizzazioni, spesso mettendo a tacere ogni forma di dissenso attraverso stratosferiche richieste di risarcimento.
Si chiamano SLAPPs (Strategic lawsuit against public participation), e sono così diffuse che lo scorso 11 novembre il Parlamento Europeo è intervenuto approvando una risoluzione volta alla tutela di chi ritiene di esserne vittima.
“Elemento identificativo delle SLAPPs - dichiara Paola Rosà, coordinatrice del Media Freedom Resource Centre e membro dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa - è che sono una vera e propria strategia”. La disparità di mezzi tra ricorrenti e vittime è sufficiente a “imbavagliare” chi non ha la possibilità di affrontare un processo. Chi conduce cause del genere lo fa isolando strategicamente la vittima dal proprio contesto professionale o di attivazione. “Molti giornalisti querelati - racconta Rosà - non ricevono solidarietà e sono invitati dai legali propri o del giornale ad evitare di parlare del tema che è stato oggetto della querela. A volte vengono addirittura demansionati”.

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La risoluzione del Parlamento Europeo sulle SLAPPs https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20211108IPR16838/slapp-pe-chiede-regole-ue-contro-le-azioni-legali-vessatorie