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[Diritti] In Afghanistan i bambini stanno morendo di fame e di morbillo
- Subject: [Diritti] In Afghanistan i bambini stanno morendo di fame e di morbillo
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Sun, 19 Dec 2021 20:44:01 +0100
In Afghanistan i bambini stanno morendo di fame e di morbillo. Le strutture ospedaliere non riescono ad assicurare il riscaldamento all’interno dei locali per più di due ore.
A cura di Gabriella Mazzeo
A cura di Gabriella Mazzeo
L'Onu ha fatto sapere che un milione di bimbi rischia di morire di fame nei prossimi mesi. Particolarmente duro è stato l'inverno senza possibilità di procurare medicine e cibo per i civili. I posti letto nei triage per malnutrizione scarseggiano e anche il personale medico è visibilmente diminuito. "In questo momento abbiamo due bimbi e le loro madri in un letto singolo" ha spiegato un'infermiera alla BBC. "A volte abbiamo anche tre pazienti nello stesso posto letto".
Neppure fornire il riscaldamento per i pazienti è semplice: le temperature toccano picchi ben al di sotto i -10°C durante la notte, ma non vi è abbastanza legna per fornire il calore necessario. Il materiale in dotazione delle strutture garantisce calore per 2 ore al giorno.
Neppure fornire il riscaldamento per i pazienti è semplice: le temperature toccano picchi ben al di sotto i -10°C durante la notte, ma non vi è abbastanza legna per fornire il calore necessario. Il materiale in dotazione delle strutture garantisce calore per 2 ore al giorno.
Il personale dell'ospedale di Ghor ha ricevuto per la prima volta lo stipendio dopo 5 mesi grazie al Comitato Internazionale della Croce Rossa. Le medicine scarseggiano e a volte le strutture sanitarie hanno materiale sufficiente per sopravvivere solo una settimana.
Alcuni pazienti arrivano a indebitarsi per riuscire ad acquistare i medicinali. "Non potevo permettermi di comprare carne, solo latte – ha spiegato Gulfiroz, 20enne reduce da un parto -. Abbiamo dovuto comprare molte medicine e abbiamo chiesto in prestito il denaro". Il capo dell'ospedale, il dottor Parsa, cerca di far fronte all'emergenza come può. Di tasca propria ha pagato sei infermiere in più per garantire i servizi essenziali. "Questa è la peggior situazione mai affrontata – spiega Parsa -. Abbiamo bisogno degli aiuti umanitari e dei fondi. Negoziate con il governo e sbloccate le loro riserve estere".
Nel frattempo aumentano anche i casi di polmonite grave con l'inverno. L'impossibilità di riscaldarsi è deleteria per bimbi e anziani. Altra emergenza in corso, il morbillo: si cerca di fare fronti al numero di casi di malattia infettiva, ma le campagne di vaccinazione sono state interrotte a causa del Covid-19 e dell'arrivo dei talebani.
Spesso nella provincia manca l'elettricità. Le centrali elettriche non riescono più a produrre e i generatori degli ospedali non bastano per l'attività quotidiana.
Alcuni pazienti arrivano a indebitarsi per riuscire ad acquistare i medicinali. "Non potevo permettermi di comprare carne, solo latte – ha spiegato Gulfiroz, 20enne reduce da un parto -. Abbiamo dovuto comprare molte medicine e abbiamo chiesto in prestito il denaro". Il capo dell'ospedale, il dottor Parsa, cerca di far fronte all'emergenza come può. Di tasca propria ha pagato sei infermiere in più per garantire i servizi essenziali. "Questa è la peggior situazione mai affrontata – spiega Parsa -. Abbiamo bisogno degli aiuti umanitari e dei fondi. Negoziate con il governo e sbloccate le loro riserve estere".
Nel frattempo aumentano anche i casi di polmonite grave con l'inverno. L'impossibilità di riscaldarsi è deleteria per bimbi e anziani. Altra emergenza in corso, il morbillo: si cerca di fare fronti al numero di casi di malattia infettiva, ma le campagne di vaccinazione sono state interrotte a causa del Covid-19 e dell'arrivo dei talebani.
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