D.R.M. sta per Digital Rights Management. Un sistema escogitato dalle major dell’intrattenimento avente lo scopo di tutelare i propri diritti a scapito di quelli dei consumatori. Richard Stallman vuole rimarcare il
cambio di prospettiva su cosa significa per l’utente DRM intendendo quindi per DRM l’acronimo di Digital Restrictions Management, cioè Gestione delle Restrizioni Digitali attuate nei confronti del consumatore. In questa nuova prospettiva DRM significa imporre
restrizioni digitali che permettono di controllare quello che il consumatore (utente) può o non può fare del prodotto digitale acquistato. Considerando l’enorme quantità di prodotti digitali (DVD, Audio, Film, Libri) che esistono sul mercato, il DRM attua
un vero e proprio controllo di massa, basato sulla profilazione dell’utente/consumatore.
Un salto di qualità che va nella direzione della ulteriore concentrazione della comunicazione in pochi soggetti globali con il rischio di una progressiva sparizione dei mediatori nazionali e locali.
Purtroppo il DRM sta entrando pericolosamente anche nel processo di standardizzazione delle tecnologie web, con evidenti restrizioni anche nella fruizione dei contenuti in internet.
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