[Diritti] I media del Golfo guardano con sospetto l’accordo Iran-Total nel giacimento al confine con l’Iraq - Limesonline



I media del Golfo guardano con sospetto l’accordo Iran-Total nel giacimento al confine con l’Iraq
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Azadegan (al-Sharq al-Awsat, Mehr News Agency). I media del Golfo osservano il riavvicinamento tra Occidente e Iran alla luce degli interessi petroliferi e temono vengano sottoscritti accordi segreti tra multinazionali occidentali e Teheran a scapito degli interessi iracheni nel giacimento di Azadegan. Questo si trova in Iran nei pressi del confine iracheno, nella regione sud-occidentale del Khuzestan, ed è l’oggetto di un accordo con la Total francese firmato il 24 marzo con clausole non rese pubbliche.
La segretezza desta i sospetti di Abdulrahman al-Rashid, l’ex-direttore di al-Arabiya, il principale canale televisivo panarabo di proprietà saudita, che traccia un parallelo con la guerra irano-irachena (1980-88) e le ambizioni di Teheran di assoggettare Baghdad e le sue risorse petrolifere.
All’epoca la regione del Khuzestan aveva giocato un ruolo cruciale nel conflitto, innescato dal tentativo di Saddam Hussein di annetterla all’Iraq e guadagnarsi il sostegno della popolazione locale araba. I giacimenti dell’Azadegan si trovano infatti in una regione popolata dagli ahwazi, la maggiore comunità araba dell’Iran, oggetto di discriminazioni e facilmente strumentalizzabile dalle petromonarchie del Golfo, qualora volessero minare la stabilità degli accordi petroliferi irano-europei. Nel 2013 un gasdotto nella cittadina di Mahshahr, sempre nel Khuzestan, era stato attaccato da gruppi paramilitari ahwazi; l’operazione era stata motivata come un atto di solidarietà con i ribelli arabi siriani.
Da valutare come sceglieranno di posizionarsi gli Stati Uniti rispetto agli accordi petroliferi irano-europei, in considerazione del fatto che Teheran potrebbe continuare a prediligere le transazioni in euro per ridurre la sua dipendenza dal dollaro Usa: già a febbraio un altro accordo tra Iran e Francia, accordo cui partecipa la Total, ha stipulato che i 200 mila barili di greggio al giorno acquistati da Parigi saranno pagati in euro.
Fonti anonime interne al ministero del Petrolio iraniano hanno confermato l’intenzione di Teheran di ridurre la dipendenza dal biglietto verde. Tra gli insoddisfatti delle trivelle Total nel giacimento di Azadegan potrebbe esserci quindi anche Washington, non solo le monarchie del Golfo.