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[Diritti] 4 novembre. Presidio dei disertori
- Subject: [Diritti] 4 novembre. Presidio dei disertori
- From: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it>
- Date: Tue, 3 Nov 2015 17:41:56 +0100 (CET)
- Importance: Normal
- Reply-to: fat at inrete.it
Mercoledì 4 novembre ore 17 Presidio dei disertori in via Garibaldi angolo via XX settembre Il 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine. Il 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe. Oggi l’Italia è in guerra ma la chiama pace. È una guerra su più fronti, che si coniuga nella neolingua del peacekeeping, dell’intervento umanitario, ma parla il lessico feroce dell’emergenza, dell’ordine pubblico, della repressione. Gli stessi militari delle guerre in Bosnia, Iraq, Afganistan, gli stessi delle torture e degli stupri in Somalia, sono nei CIE, nelle strade delle nostre città, sono in Val Susa. Guerra esterna e guerra interna sono due facce delle stessa medaglia. Le sostiene la stessa propaganda: le questioni sociali, coniugate in termini di ordine pubblico, sono il perno su cui fa leva la narrazione militarista. Hanno applicato nel nostro paese teorie e tattiche sperimentate dalla Somalia all’Afganistan. Se la guerra è filantropia planetaria, se condizione per il soccorso sono le bombe, l’occupazione militare, i rastrellamenti, se il militare si fa poliziotto ed entrambi sono anche operatori umanitari il gioco è fatto. L’opposizione alle missioni militari, che in altri anni ha riempito le piazze di folle oceaniche, si è lentamente esaurita. La rivolta morale non basta a fermare la guerra, se non sa farsi resistenza concreta. Negli ultimi anni il rifiuto della guerra è riuscito a saldarsi con l’opposizione al militarismo: il movimento No F35 a Novara, i no Muos che si battono contro le antenne assassine a Niscemi, gli antimilitaristi sardi che si lottano contro poligoni ed esercitazioni. Anche nelle strade delle nostre città, dove controllo militare e repressione delle insorgenze sociali sono ricette universali, c’é chi non accetta di vivere da schiavo. Dal 17 al 19 novembre si terrà a Torino “Aerospace & defence meeting”, mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale bellica. Il focus sarà sulle cinque aziende piemontesi, leader nel settore: Alenia Aermacchi, Thales Alenia Space, Avio Aero, Selex Es, Microtecnica. La mostra-mercato è riservata agli addetti ai lavori: industrie del settore, governi e organizzazioni internazionali, protagonisti dell’industria di guerra, un business lucroso, che non va mai in crisi. Le immagini dei profughi che premono alle frontiere chiuse dell’Europa, il dibattito sull’accoglienza umanitaria, la retorica su chi muore in mare o in fondo a un tir nascondono una verità cruda ma banale. Le guerre sono combattute con armi costruite a due passi dalle nostre case. A Torino e Caselle c’è l’Alenia, la sua “missione” è fare aerei militari. Nello stabilimento di Caselle Torinese hanno costruito gli Eurofighter Thypoon, i cacciabombardieri made in Europe, e gli AMX. Le ali degli F35, della statunitense Loockeed Martin, sono costruite ed assemblati dall’Alenia. Un business milionario. Un business di morte. In questi giorni la NATO sta effettuando la più grande esercitazione bellica dalla fine della guerra fredda. Tra lo Stretto di Gibilterra e il Mediterraneo centrale e i grandi poligoni di Spagna, Portogallo e Italia 38.000 militari, 200 velivoli e 50 unità navali di 33 nazioni. Ospiti d’eccezione, i manager delle industrie militari di 15 Paesi. Le prove generali dei conflitti dei prossimi anni vengono fatte nelle basi sparse per l’Italia. Le stesse basi da cui sono partite le missioni dirette in Libia, Iraq, Afganistan, Serbia, Somalia, Libano… Per fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade. Sabato 14 novembre ore 15 Presidio e corteo da piazza Boschiassi a Caselle torinese Mercoledì 18 novembre Presidio e corteo al Lingotto Dalle 17 in via Nizza angolo via Biglieri Assemblea antimilitarista antimilitarista at inventati.org
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