È successo ancora.
La leader Guarani Marinalva Manoel è
stata pugnalata a morte
dopo aver compiuto un viaggio di 1000 km
per raggiungere Brasilia e chiedere al
governo di riconoscere i diritti
territoriali del suo popolo. Aveva
27 anni. Il suo corpo è stato
ritrovato sul ciglio di una superstrada.
I leader Guarani che lottano per il
riconoscimento e la restituzione delle
loro terre vengono individuati,
attaccati e assassinati dalle
guardie armate dei proprietari terrieri.
Molti di loro hanno ricevuto gravi
minacce di morte. Secondo la
Costituzione brasiliana, la restituzione
di tutte le terre ai Guarani avrebbe
dovuto avvenire entro il 1993.
Costretti a vivere in squallide riserve
sovraffollate o accampati sul ciglio
delle strade mentre i latifondisti si
arricchiscono sempre più sfruttando i
loro territori ancestrali, i Guarani
soffrono tassi scioccanti di
malnutrizione, suicidi e violenza.
Un’ondata recente di ordini di sfratto
minaccia di peggiorare ulteriormente la
loro già terribile condizione.
Nonostante le tante promesse, i governi
che si sono succeduti hanno sempre
mancato di risolvere questa situazione,
che è ormai diventata la più
grave crisi umanitaria del Brasile.
Eliseu Lopes, il leader Guarani venuto
recentemente in Italia proprio per
chiedere l’appoggio dell’opinione
pubblica internazionale, faceva parte
anch’egli della delegazione recatasi
nella capitale insieme a Marinalva
Manoel. “Vogliono disfarsi di
noi tutti” ha commentato. “Siamo
disperati, ma non cederemo.”
Per favore, scrivi subito alla
Presidente Dilma Rousseff
chiedendole che il suo governo mappi
immediatamente la terra dei Guarani. Basteranno
pochi secondi cliccando sul
link sottostante. Grazie.
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