[Diritti] Torino. Senza tetto o senza legge? Corteo contro arresti, sfratti e sgomberi



Torino. Senza tetto o senza legge? Corteo contro arresti, sfratti e sgomberi

Sabato 14 giugno
corteo contro arresti, sgomberi, sfratti
ore 14
piazza Crispi

Di seguito il volantino che stiamo distribuendo in questi giorni:

Senza tetto o senza legge?
Il 3 giugno la Procura di Torino ha dato avvio ad una durissima azione
repressiva contro il movimento per la casa.
111 indagati, 12 attivisti in carcere, 4 ai domiciliari, 4 obblighi di
dimora, 3 divieti di dimora, 5 obblighi di firma.
I pubblici ministeri Pedrotta e Rinaudo stanno tentando di scrivere la
parola fine ad una stagione di lotte, che, specie nel 2012, è stata molto
vivace ed efficace.
La lotta per la casa in Barriera di Milano è riuscita a coinvolgere alcune
famiglie di sfrattati, diventate protagoniste attive sia nella resistenza
sia nella pratica dell’occupazione abitativa. La strategia della Questura
si è così modificata, mettendo in campo l’opzione, consentita dalla legge
ma nuova nella pratica, degli sfratti a sorpresa. Nello stesso periodo
sono scattate le prime manovre repressive contro gli attivisti e le
pressioni nei confronti degli sfrattati in lotta.
L’operazione del 3 giugno è il coronamento di un lungo attacco al
movimento per la casa.
La Procura opera una torsione delle norme esistenti per ottenere arresti e
processi incentrati su reati gravi, come sequestro di persona, estorsione,
violenza a pubblico ufficiale.
Reati, che nella comune percezione rimandano a ben altre condotte rispetto
ad una lotta sociale, fatta con picchetti antisfratto per ottenere
proroghe, cortei spontanei e proteste alla sede degli ufficiali
giudiziari.

Torino è una polveriera sociale: ogni anno in città vengono eseguiti 4000
sfratti, che coinvolgono in media 10.000 donne uomini bambini. Il governo
teme che un forte movimento per la casa, un estendersi delle lotte nei
settori della logistica e della grande distribuzione, una saldatura con
chi quelle ambientali e contro la predazione delle risorse possano fornire
la scintilla per un’esplosione sociale, dagli esiti difficilmente
prevedibili.
Il Partito Democratico, forte della vittoria elettorale, plaude
l’operazione repressiva, confermando la propria scelta di trattare le
questioni sociali come problemi di ordine pubblico.

In questi anni la repressione si è incrudita: non hanno fatto leggi
speciali, hanno usato in modo speciale quelle che ci sono.
Chi disapprova le scelte del governo, delle istituzioni locali, delle
organizzazioni padronali e dei sindacati di Stato rischia sempre più di
incappare nelle maglie della magistratura, perché le tutele formali e
materiali che davano qualche spazio al dire e al fare, sono state poco a
poco annullate.
Reati da tempi di guerra come "devastazione e saccheggio", l'utilizzo di
fattispecie come "associazione sovversiva", "violenza privata",
“associazione a delinquere”, "resistenza a pubblico ufficiale",
"vilipendio" della sacralità delle istituzioni, sono le leve potenti
utilizzate per colpire chi agisce per costruire relazioni all'insegna
della partecipazione, dell'eguaglianza, della libertà.
Non si contano più le operazioni della magistratura nei confronti
dell’opposizione politica e sociale.
La lotta per la casa mette a nudo la ferocia del sistema sociale, difeso
da governo, polizia e magistratura.
Migliaia di persone non hanno una casa, o rischiano uno sfratto mentre
tante case sono vuote, e le case di proprietà pubblica sono messe in
vendita.
Eppure la soluzione sarebbe facile. Tanto facile da fare paura. Il
movimento per la casa dimostra che per risolvere il problema degli sfratti
e dei senza casa basterebbe abolire la proprietà privata.
Il diritto alla proprietà è sancito dalla legge. Segno che la legge
difende il privilegio e condanna alla strada chi non ce la fa a pagare
l’affitto.
Chi si batte per la giustizia sociale e l’eguaglianza non può che essere
contro la legge.
Tu con chi stai? Con chi difende il diritto a speculare sulla vita delle
gente o con chi vuole un tetto per se e per i propri figli?

Federazione Anarchica Torinese
Corso Palermo 46
riunioni aperte a tutti gli interessati ogni giovedì alle 21
per contatti:
338 6594361
fai_to at inrete.it
www.anarresinfo.noblogs.org