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Chiuso il servizio email usato da Snowden. Appello di PeaceLink in difesa della Costituzione
- Subject: Chiuso il servizio email usato da Snowden. Appello di PeaceLink in difesa della Costituzione
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Mon, 12 Aug 2013 07:33:19 +0200
- Importance: Normal
PeaceLink esprime forte preoccupazione per la violazione dei diritti di comunicazione e per il controllo della posta elettronica compiuta dall'amministrazione Obama. - SOLIDARIETA' E INDIGNAZIONE PeaceLink dichiara solidarietà a chi ha cercato e cerca ancora oggi di difendere la libertà e la riservatezza dall'invadenza dell'amministrazione Obama che perseguita Snowden, Manning, Assange in violazione dei più elementari diritti umani. E' in atto un gravissimo tentativo di zittire delle persone coraggiose e nonviolente che - mettendo a repentaglio la propria vita - hanno usato e usano Internet per rivelare i crimini di guerra americani e i retroscena della politica estera USA. Sono così emersi in tutta la loro sconcertante gravità i retroscena che i mass media non rivelano. Se tutto questo fosse fatto dalla Cina o dalla Russia, cori di giornalisti si sarebbero levati e avremmo assistito ad una condanna unanime delle "gravi violazioni dei diritti umani". Ma questa ondata di indignazione oggi non c'è. La ragione è semplice: perché a violare i diritti umani è la democratica amministrazione degli Stati Uniti. - DIRITTI UMANI VIOLATI La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali stabilisce, al comma 1 dell'art. 21 (Libertà di espressione), che "ogni persona ha (...) libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera". Ricordiamo che la Costituzione italiana ha introdotto la nozione di libertà e segretezza della corrispondenza per la prima volta nel 1948 mentre lo Statuto Albertino la escludeva. L'articolo 15 della Costistuzione contiene un principio supremo: "La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge". - SILENZI POLITICI E DISOBBEDIENZA CIVILE Di fronte a fatti gravi compiuti dall'amministrazione USA, il ministro degli esteri Emma Bonino non solo non concede asilo politico a Snowden ma rimane silente rispetto alla difesa dei nostri diritti costituzionali. E neppure Napolitano ha osato levare la propria voce. Eppure dovrebbe essere garante della Costituzione. E' evidente una obbedienza moralmente e giuridicamente inaccettabile di fronte allo strapotere del potere di controllo che - in altre nazioni e in altri contesti- avremmo definito "totalitario". PeaceLink ha pubblicato un articolo di Patrick Boylan su Edward Snowden, l'analista americano della NSA (National Security Agency) perseguitato dal governo USA perché ha denunciato lo spionaggio illecito dell'ente nazionale per la sicurezza. Si veda http://www.peacelink.it/pace/a/38840.html John Lewis, uno dei collaboratori di Martin Luther King, su Edward Snowden ha dichiarato che egli sta continuando la tradizione di disubbidienza civile teorizzata da Thoreau e messa in pratica da Gandhi e dallo stesso King. CHIUSI SERVIZI EMAIL INDIPENDENTI Nell'articolo di Patrick Boylan si evidenzia un fatto grave che sta accadendo in queste ore. Infatti chiude Lavabit, il servizio mail che garantiva la riservatezza della corrispondenza di Snowden. Il sito è ormai inutilizzabile. «Vorrei poter, da un punto di vista legale, condividere con voi gli eventi che hanno portato alla mia decisione. Meritereste di sapere; il primo emendamento dovrebbe garantirmi la libertà di parlare in situazioni come questa», scrive Ladar Levisor, proprietario e animatore del servizio di posta Lavabit. Il messaggio non fa esplicitamente cenno alla vicenda Snowden, ma l’oscuramento del servizio è ovviamente legato alla battaglia legale che verte attorno al "Datagate" di Snowden. Vedere http://www.lastampa.it/2013/08/09/esteri/chiude-lavabit-la-mail-di-snowden-non-saremo-complici-di-un-crimine-NlhhIstqqepPtChaHT1JZP/pagina.html Le tremende pressioni esercitate da parte del governo americano hanno prodotto la cessazione delle attività, oltre che di Lavabit (8 ogosto), anche di Silent Circle (9 agosto), ossia il giorno prima e il giorno stesso della conferenza stampa di Obama. A questo proposito Patrick Boylan scrive: "Nella lettera che ha inviato ai suoi azionisti e ai suoi sottoscrittori, il Presidente di Lavabit ha dichiarato che non intendeva spiegare quali pressioni siano state esercitate. Ma ha precisato che "se il Congresso americano o i tribunali non cambiano l'attuale assetto del sistema di spionaggio negli USA, è altamente sconsigliabile affidare i propri dati e le proprie comunicazioni ad una azienda qualsiasi statunitense". Ciò vuol dire niente Facebook, Twitter, Skype, Gmail, Hotmail; niente Internet Explorer, Firefox, Chrome; niente iCloud, ecc.. Perché tutte queste aziende - almeno questo è ciò che si desume - forniscono le loro chiavi di accesso alla NSA. E l'azienda che non le fornisce? Non ha altra scelta che chiudere". Vedere http://www.peacelink.it/pace/a/38840.html APPELLO PER LA DIFESA DELL?ARTIOLO 15 DELLA COSTITUZIONE Facciamo appello a tutti i sinceri democratici perché su questa vicenda si crei un moto di indignazione. Non possiamo accettare che la Costituzione Italiana (nello specifico l'articolo 15 sulla libertà e la segretezza dell'informazione) venga considerata una Cenerentola da violare impunemente e che i nostri diritti siano considerati un semplice intralcio per le esigenze strategiche e militari di controllo internazionale del governo degli Stati Uniti d'America. Chi vuole aderire a questo appello può scrivere a volontari at peacelink.it Alessandro Marescotti Presidente di PeaceLink -- Sostieni PeaceLink, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA)
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