[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
[Resistenza] Report Assemblea di Firenze del 22 giugno: RIAPRIAMO LE FABBRICHE, CREIAMO POSTI DI LAVORO! ESTENDIAMO IL CONFLITTO, COSTRUIAMO L’ALTERNATIVA!
- Subject: [Resistenza] Report Assemblea di Firenze del 22 giugno: RIAPRIAMO LE FABBRICHE, CREIAMO POSTI DI LAVORO! ESTENDIAMO IL CONFLITTO, COSTRUIAMO L’ALTERNATIVA!
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Wed, 3 Jul 2013 06:30:46 -0700 (PDT)
- Delivered-to: resistenza at lists.riseup.net
- List-archive: <https://lists.riseup.net/www/arc/resistenza>
- List-help: <mailto:sympa@lists.riseup.net?subject=help>
- List-id: <resistenza.lists.riseup.net>
- List-owner: <mailto:resistenza-request@lists.riseup.net>
- List-post: <mailto:resistenza@lists.riseup.net>
- List-subscribe: <mailto:sympa@lists.riseup.net?subject=subscribe%20resistenza>
- List-unsubscribe: <mailto:sympa@lists.riseup.net?subject=unsubscribe%20resistenza>
- Sender: resistenza-request at lists.riseup.net
Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 - 20128 Milano - Tel/Fax
02.26306454
e-mail: resistenza at carc.it – sito: www.carc.it
Milano, 3 luglio 2013
Riceviamo dal Comitato Operativo dell'Assemblea operaia di Firenze del 22 giugno e inoltriamo:
FESTE DELLA RISCOSSA POPOLARE
e-mail: resistenza at carc.it – sito: www.carc.it
Milano, 3 luglio 2013
L’Assemblea
del 22 giugno a Firenze su
RIAPRIAMO
LE FABBRICHE, CREIAMO POSTI DI LAVORO!
ESTENDIAMO
IL CONFLITTO, COSTRUIAMO L’ALTERNATIVA!
Il
22 giugno si è svolta alla Casa del Popolo di S. Bartolo a Cintoia a Firenze
una Assemblea regionale promossa dai Cobas della Richard Ginori di Sesto
Fiorentino, dal Comitato Resistenza Operaia della Irisbus di Valle Ufita (AV),
dal Comitato Nazionale NoDebito che ha ripreso le parole d’ordine “ Riapriamo
le fabbriche, creiamo posti di lavoro! Estendiamo il conflitto, costruiamo l'
alternativa!” lanciate da una prima Assemblea Nazionale tenuta a Grottaminarda
(AV) il 6 aprile scorso.
L’assemblea
di Firenze è la seconda tappa del percorso iniziato a Grottaminarda. Pure se
regionale, ha mirato ed è riuscita a coinvolgere realtà di altre regioni, con
la prospettiva di costituire iniziative del genere in altre parti d’Italia.
L’Assemblea
ha raccolto molte e significative adesioni (Vedi Allegato 1).
Vi
hanno preso parte 150 persone, 40 delle quali si sono riunite la sera per la
cena alla casa del popolo.
Si
sono susseguiti 35 interventi (vedi Allegato 2) in ci sono state descritte
situazioni diverse, nelle diverse parti d’Italia e sono state espresse
posizioni differenti sul modo di affrontare la crisi e l’attacco della classe
dominante contro la classe operaia, contro tutti i lavoratori e le lavoratrici
e contro le masse popolari del nostro paese.
Non
entriamo in dettaglio qui sulla descrizione delle differenti posizioni espresse
in Assemblea. Queste differenze vanno
analizzate con cura nella raccolta degli interventi che stiamo facendo. Sono
materia preziosa di confronto, perché il confronto e anche lo scontro al
riguardo sono occasione per creare una unità a livello superiore, e quindi
servono anch’esse a quello che invece è stato l’elemento comune a tutti gli
interventi, cioè appunto il richiamo
all’unità, la necessità di costruire
l’unità.
Per
fare questo, per costruire l’unità tra i vari movimenti di lotta e di
mobilitazione degli operai, di tutti i lavoratori e dei vari settori delle
masse popolari serve volontà di farlo, contro
il rinserrarsi ciascuno nel proprio particolare a livello politico, sindacale e
sociale. Allo stesso tempo, bisogna sapere
come farlo, e noi, a partire dall’Assemblea di Grottaminarda e oggi con
l’Assemblea di Firenze, stiamo imparando.
Impariamo
che la lotta per un lavoro utile e
dignitoso per tutti è il fattore unificante di tutte le altre lotte e
mobilitazioni degli altri settori delle masse popolari, e ancora di più che la
lotta e la mobilitazione della classe operaia è centro unificante della lotta
per un lavoro utile e dignitoso per tutti.
Impariamo
che per questa via si uniscono le esigenze di ciascuno di noi, nella lotta per
la difesa delle proprie condizioni, e le esigenze di rinnovamento generale, per
un governo del paese che difenda le masse popolari dagli effetti più devastanti
della crisi, che si uniscono le mobilitazioni a livello locale e quelle a
livello nazionale, che si uniscono le mobilitazioni nei vari campi in cui le
masse popolari si muovono autonomamente per la difesa dei propri interessi e
delle proprie aspirazioni.
Il
percorso avviato si propone obiettivi sul piano locale e su quello nazionale:
·
Sul
piano locale: a partire dai fronti di lotta più avanzati delle lotte operaie
unire tutte le lotte e mobilitazioni che tutte le altre organizzazioni operaie
e organizzazioni popolari stanno conducendo su una molteplicità di fronti, a
partire dal campo del lavoro, nei campi della difesa dei beni comuni,
dell’ambiente, e in particolare della difesa e dello sviluppo della sanità
pubblica, della scuola pubblica, dei diritti delle donne, dei giovani, degli
anziani, degli immigrati, della democrazia nei luoghi di lavoro e in generale
del paese, del patrimonio che ci ha lasciato la Resistenza, e infine in
tutti i campi che riguardano gli interessi e le aspirazioni delle masse
popolari. Questa unità è movimento per alternative di governo a livello locale.
·
Sul
piano nazionale: unirci non tanto e non solo per “stare insieme”, ma per avanzare insieme, e quindi costituire
nei prossimi mesi altre iniziative come queste prime due, che aggreghino nei
vari territori e si uniscano a iniziative simili, per convergere in una
corrente capace di convergere a Roma per assediare
questo governo infame fino a cacciarlo e imporre le nostre soluzioni alla
crisi, una corrente capace di rilanciare l'economia e di uscire il paese dalla
situazione fallimentare e drammatica in cui versa. Questa unità è quindi
movimento per un’alternativa di governo a livello nazionale.
In concreto,
nei prossimi mesi ci proponiamo di costituire assemblee analoghe a queste prime
due in Emilia, Lombardia, Basso Lazio e unirci a quelle che si stanno
organizzando in Sardegna, per convergere in una manifestazione a Roma il cui
fine sia la cacciata del governo e l’imposizione di un governo che difenda le
masse popolari del nostro paese dagli effetti più devastanti della crisi,
unitamente alle varie forze politiche, sindacali e sociali che si stanno
muovendo in questa direzione.
Momenti di
questo percorso già definiti sono la posizione di basi per un’assemblea a Parma
a partire da subito e l’organizzazione di un dibattito su “Dopo Grottaminarda e
Firenze, proseguiamo nella costruzione dell’Assedio a Montecitorio-grande
manifestazione a ottobre!”, da tenersi a Napoli il 27 luglio, nello spazio
messo a disposizione dalla Festa della Riscossa Popolare.
Avanzare per
vincere!
Il futuro
dipende da noi!
I promotori
delle assemblee di Grottaminarda e Firenze
Firenze, 2
luglio 2013
Allegato
1 – Elenco adesioni
Fabbriche in lotta,
RSU, sindacati
Lavoratori Mancoop a r.l., Castelforte (LT),
Lavoratrici Sodexo, Pisa, Cobas ATAF, Firenze, Cobas AOU CAREGGI, Firenze, Cobas
Misericordia, Pisa, Ex RSU della Filtrona Italia SPA, Salerno, Argentino Tellini
- portavoce operai Vinyls all'Isola dei Cassintegrati, Asinara, Massimiliano
Murgo - RSU FIOM Marcegaglia Buildtech, Milano, Mimmo De Stradis - FIOM Fiat
Sata, Melfi, Stefania Fantauzzi - FIOM Fiat, Termoli, Mimmo Cappella - FIOM
Fiat, Termoli, Fabrizio Onofri - Cobas AMA, Roma, Davide Ferrari - RSA TNT,
Reggio Emilia, Fabio Gambone - licenziato Consorzio Comunico, Mugello, Cinzia
Montanaro - RSU FIOM, Reggio Emilia, Miguel Bausi - delegato FIOM e membro del
coordinamento 20 maggio, Campi Bisenzio (FI), Luciano Pacini - RSU della Torre
srl di Torrenieni, Siena, Maria Falcone - RSU Cobas Provincia di PISA, Antonio
Piro - RSU Cobas Provincia di PISA, Gabriele Moretti, RSU Cobas Provincia di
PISA, Mauro Covili - delegato coord. confederale USB, educatore professionale
azienda USL, Bologna, Giacomo Petrelli, rappresentante territoriale Bari e
provincia Cobas pt CUB-USB, Emanuele Visciglia, delegato RSU FOMAS Cernusco
L.ne (LC), Federico Giusti, RSU Cobas Comune di Pisa, Davide Banti, RSA Cobas
Manutencoop Pontedera (PI), Sindacato Lavoratori in Lotta - per il Sindacato di
Classe, Napoli, Cobas Scuola, Firenze, USB Federazione Toscana, USB Firenze, USB
Monza Brianza, Ernesto Rascato per il Comitato di Sostegno ai lavoratori
Indesit Aversa Teverola
Coordinamenti/comitati
di lavoratori, disoccupati e precari
Coordinamento lavoratrici e lavoratori
autoconvocat* - contro la crisi, "No Austerity - Coordinamento delle Lotte,
Comitato di Lotta Cassintegrati e Licenziati Fiat Pomigliano (NA), Comitato
Disoccupati Organizzati, Cecina, Comitato Disoccupati e Precari di Livorno
Esponenti della società
civile, della sinistra sindacale e dei partiti
Ugo Mattei - Costituente dei Beni Comuni, Giorgio
Cremaschi - Rete 28 Aprile- Opposizione in CGIL e portavoce Comitato NoDebito, Guido
Viale – ALBA, Marcello Pantani - Cobas Lavoro Privato Pisa, Fabio Frati - CUB
Trasporti, Raffaello Michele Petri - direttivo provinciale CGIL Lucca, Mauro
Romanelli - Consiglio Regionale Toscana (SeL), Andrea Malpezzi - Segretario
Provinciale PRC Firenze, Massimo Bani – Terra Bene Comune, Firenze, Andrea Calò
- capogruppo PRC Provincia di Firenze, Giovanni Russo Spena – PRC, Roberto
Rizzo - responsabile lavoro IDV Regione Toscana, Corrado Gabriele - consigliere
regionale Campania, Annalisa Gagliano - fondatrice del comitato popolare
sisma.12, ricostruire la bassa dal basso, membro di Imola Migliore, Imola, Francesco
Chiaiese - coordinatore SeL circondario imolese e fondatore del movimento
civico Liberi a Sinistra, Imola, Antonella Beltrami - impiegata, Omegna, Elio
Mugnaini - disoccupato, Firenze, Eraldo Capitini - operatore turistico,
Sanremo, Ileana Bego – Milano, Angelo Baracca - docente di fisica, Università
di Firenze, Vincenzo Simoni - presidente nazionale Unione Inquilini, Gino
Carpentiero - medico, Medicina Democratica sezione Pietro Mirabelli (FI), Vincenzo
Ramalli - Alternative Fuels&Technology, Mario Sommella - ALBA, Art. 3, Cristina
Quintavalla - Commissione Audit sul debito di Parma, Mirko Sangalli - Movimento
5 Stelle Bergamo, tecnico specializzato in progetti per il riavvio della
produzione, Maurizio De Zordo e Ornella De Zordo - PerUnaltracittà lista di
cittadinanza comune di Firenze, Enrico Carpini - capogruppo PRC in consiglio
comunale, Barberino di Mugello, Alfonso Bonafede - senatore Movimento Cinque
Stelle, Firenze, Alan Baritono - Movimento Cinque Stelle, Firenze, Alessio
Ciacci - ex assessore ambiente al Comune di Capannori, blogger -
Ciacciecomagazine, Eleonora Bacchetti, disoccupata, Brescia, Tommaso Grassi,
consigliere comunale, Firenze, Valerio Evangelisti, scrittore
Giornalisti e redazioni
progressiste
Michele Azzu - Blog L'Isola dei Cassintegrati, Marco
Spezia - redattore della newsletter “Know your rights”, Paolo de Chiara -
giornalista, Molise, Nuova Resistenza - contenitore quotidiano
dell'informazione e controinformazione -www.nuovaresistenza.org, Josi Gerardo
Della Ragione - giornalista pubblicista di
Bacoli (NA), Scintilla Onlus
Collettivi,
coordinamenti e organizzazioni politiche
Comitato NoDebito, Pisa, Rebeldia - Laboratorio
delle disobbedienze, Pisa, Ex Colorificio Liberato, Pisa, SOS Geotermia
(Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata), Comitato Beni Comuni Val di Cecina,
Dimensione Autonoma Studentesca, Siena, Comitato NoTAV Torino e cintura, Officina
Primo Maggio, Pistoia, Comitato Salute Pubblica, Massa, Assemblea per i Beni
Comuni, Pistoia, Associazione Sportiva Dilettantistica Quartograd, Spazi
Liberati, Firenze, Festa Rossa Lari - Associazione Politico Culturale LA ROSSA, Lari (PI), Rete dei
Comitati Popolari per la
Legge Rifiuti Zero, Azione Antifascista Perugia, Fondo
Comunista, Firenze, Partito dei CARC, Piattaforma Comunista, Giovani Comunisti,
Ostuni, Collettivo "Iqbal Masih" di Lecce e Provincia, Collettivo
Putilov Firenze - Presidio per il Partito Comunista, Associazione Solidarietà
Proletaria, La Città
Futura - area PRC, Cambiare Si Può – Firenze, Movimento
Popolare di Liberazione, Partito Comunista dei Lavoratori, PCL Toscana, PdAC
Campania, PdAC Napoli, Rete dei Comunisti, Acqua Bene Comune, Siena
Allegato 2
Interventi
- G. Nencini, Cobas Richard Ginori, Sesto Fiorentino
- Tonino Abruzzese, Comitato Resistenza Operaia – Irisbus, Grottaminarda (AV)
- Giorgio Cremaschi, Rete 28 Aprile
- Argentino Tellini, Isola dei Cassintegrati, Asinara
- Paola Sabatini, CUB Sanità
- Rebeldia – ex Colorificio Occupato, Pisa
- Alfonso Bonafede, parlamentare Movimento Cinque Stelle
- Valerio Evangelisti, scrittore, Bologna
- Marco Cusano, Comitato di Lotta Cassintegrati e Licenziati di Pomigliano
- Federico Dettori – Comitato No Debito, Pisa
- Luigi Sito, Sindacato Lavoratori in Lotta, Napoli
- Fabio Gambone, licenziato Coop Comunico, S. Piero a Sieve (FI)
- Marco Spezia, redazione di Know Your Rights, newsletter in difesa della salute nei luoghi di lavoro
- Massimiliano Murgo, RSU FIOM Marcegaglia Buildtech, Milano
- Aurora Luongo, Cobas scuola, Firenze
- Alessandro Nannini, Cobas ATAF, Firenze
- Raffaello Petri, direttivo provinciale CGIL Lucca
- Ernesto Rascato, Comitato di sostegno ai lavoratori Indesit Aversa-Teverola
- Marco Lenzoni. Tenda della Salute, Massa
- Stefano Cecchi, USB Toscana
- Pietro Vangeli, Partito dei CARC
- Franco Grisolia, Partito Comunista dei Lavoratori
- Vincenzo Simoni - da sentire x resoconto
- Cristina Quintavalla, Audit, Parma
- Fabiana Stefanoni, Coordinamento No Austerity
- Massimo Bani, Terra Bene Comune, Firenze
- Velio Arezzini, SOS Geotermia, Monte Amiata
- Emanuele Lepore, Dimensione Autonoma Studentesca, Siena
- Angelo Baracca, fisico, Firenze
- Sandro Targetti. PRC, area Città Futura
- Ken Sharo, redazione Nuova Resistenza
- Leonardo Mazzei, Movimento Popolare di Liberazione - intervento in allegato
- Matteo Frigerio, Partito di Alternativa Comunista
- Achille Zasso, Rete 28 Aprile, Milano
- Paolo Babini, Comitato Promotore dell’Assemblea
-----------------------------------------------------------------------------------------
Comitato
Operativo dell’Assemblea del 22 giugno a Firenze promossa da Comitato
Resistenza Operaia (CRO) Irisbus, Cobas Richard Ginori, Comitato Nazionale No Debito
Comunicato di solidarietà a lavoratori e
lavoratrici CFT Parma
Durante l’assemblea tenuta a Firenze
il 22 giugno una esponente del Comitato Audit di Parma ha denunciato la
situazione alla CFT di Parma, i cui proprietari, responsabili nel corso degli
ultimi anni del progressivo smantellamento della fabbrica e alla carica ora con
la pretesa di licenziare 64 lavoratori su 192, hanno assunto una squadra di
body guards per impedire che gli operai organizzino proteste entro la fabbrica.
Riportiamo, a riguardo, una comunicazione pervenutaci da un gruppo di
lavoratori della CFT (Allegato 1)
Questo Comitato, che ha organizzato a Firenze
l’Assemblea del 22 giugno, esprime solidarietà agli operai in lotta per la
difesa del posto di lavoro.
Il Comitato chiama il Sindaco di Parma e
tutta l’Amministrazione Locale ad assolvere il proprio compito che è, principalmente,
difesa del lavoro e della democrazia nel territorio che avuto incarico di
gestire dalla collettività.
Il Comitato invita gli elementi più avanzati
nella difesa del lavoro, e della democrazia a unirsi al processo di cui
l’Assemblea di Firenze è stato un passo, dopo la prima Assemblea Nazionale
promossa dal CRO Irisbus e dal Comitato NoDebito. È un processo che prevede
l’organizzazione di altre assemblee sul territorio nazionale, mirate a unire le
lotte di tutte le organizzazioni operaie e popolari a difesa dei diritti, degli
interessi e delle aspirazioni delle masse popolari italiane e a fare convergere
questa forza dirompente a Roma, fino a Montecitorio, “per affermare con forza,
in modo che tutti lo sappiano, che solo il lavoro può essere lo strumento per
rilanciare l'economia e per fare uscire il paese dalla situazione fallimentare
e drammatica in cui versa, per assediare questo governo infame fino a cacciarlo
e imporre le nostre soluzioni alla crisi!” (RIAPRIAMO
LE FABBRICHE, CREIAMO POSTI DI LAVORO! ESTENDIAMO IL CONFLITTO, COSTRUIAMO
L’ALTERNATIVA!, Appello per l’Assemblea di Firenze)
Invitiamo gli elementi più avanzati nella
difesa del lavoro e della democrazia, dell’ambiente, dei diritti delle donne,
dei giovani e di tutte le masse popolari del nostro paese a organizzare
un’assemblea a Parma che dia continuità al processo avviato, e a cui hanno
aderito gli/le esponenti di Audit presenti a Firenze. Saremo lieti di dare il
nostro contributo per il successo di questa iniziativa, con la certezza che
siamo sulla strada maestra per il rinnovamento radicale del paese, di ogni sua
città e delle sue campagne, e che il futuro dipende da noi.
Firenze, 27 giugno 2013
Allegato
1
La
CFT licenzia ancora, si prepara la risposta operaia
Per la terza volta in tre anni la CFT
licenzia. L'ennesima procedura di mobilità avviata dall'azienda di Parma ha il
sapore dell'atto finale, del suicidio di una realtà ex leader del proprio
settore. La storia imprenditoriale di Roberto Catelli, titolare e presidente, parla
chiaro: 15 anni fa prendeva in mano le redini dell'azienda fondata dal padre
Camillo nell'immediato dopoguerra e cominciava una devastazione fatta di
continui licenziamenti e ridimensionamenti che non si è mai arrestata,
lasciando una lunga scia di sangue ed una profonda cicatrice nella comunità
parmigiana, costituita ad oggi da oltre trecento licenziamenti.
Lo scorso 13 giugno, ad un anno
dall'accordo che ha visto una ventina di lavoratori uscire definitivamente
dall'azienda con un incentivo, la CFT comunica ai sindacati l'apertura
ufficiale delle procedure di mobilità per ulteriori 64 unità sui 192 rimanenti
tutt'ora in forza, con chiusura quasi totale dei reparti produttivi e
conseguenti esternalizzazioni e delocalizzazioni. Sarebbe la fine della secolare,
pluridecorata e globalmente apprezzata impiantistica agroalimentare di Parma,
orgoglio della "Food Valley", un patrimonio fatto di maestranze
esperte, qualificate e professionali, non facilmente rimpiazzabili sul mercato.
Nel 2010 il padrone fu costretto a
ritirare le annunciate 48 mobilità grazie alla forte risposta dei lavoratori
che operarono una sorta di strettissimo embargo con chiusura totale dei
cancelli costringendo il padrone a più miti consigli. Questa volta per impedire
che ciò potesse ripetersi, dopo aver svuotato i reparti portando in altri siti
le macchine e i quadri elettrici in costruzione, viene assoldata tramite
agenzia una squadra di guardie private col compito di sorvegliare l'ingresso
principale e impedire che nel perimetro dell'azienda i lavoratori possano
tenere assemblee non autorizzate e forme di protesta organizzate, di fatto
limitando fortemente l'agibilità sindacale.
La reazione della FIOM-CGIL, che ha
nelle R.S.U. della CFT la maggioranza, si è concretizzata, seppur tardivamente,
con uno sciopero di 4 ore con presidio ai cancelli della fabbrica, partecipato
anche da numerosi delegati di altre aziende metalmeccaniche della provincia,
sfociato poi nell'interruzione di una arteria stradale adiacente lo
stabilimento. Una iniziativa sicuramente riuscita, ma che non risolve la
questione degli esuberi. La convocazione di uno sciopero provinciale di
categoria, meglio se generale, ci pare quantomeno dovuto vista la gravità
dell'atto intimidatorio, ed uno stretto coordinamento con altre realtà del
territorio in lotta sarebbe auspicabile. Il tutto in tempi brevissimi perché
mai come in questo caso il fattore tempo è determinante.
La CFT ha una seconda divisione chiamata
"CFT Packaging" che non ha grossi problemi di mercato e commesse e
nell'ultimo anno pare abbia addirittura assunto del personale. Se così fosse,
ci potrebbero essere gli estremi per un esposto alla magistratura. Sarebbe
chiaramente una violazione delle leggi vigenti e rivendicare che eventualmente
la divisione Packaging assorba il personale in esubero nella divisione
Processing è una delle proposte delle quali la FIOM dovrebbe farsi carico
insieme ovviamente al ritiro delle procedure di mobilità e l'utilizzo di tutti
gli ammortizzatori sociali alternativi, strumenti dei quali, per altro, la CFT
non ha mai fatto uso preferendo i licenziamenti collettivi ai contratti di
solidarietà, la cassa integrazione speciale, etc.. Un immediato coinvolgimento
dei lavoratori del Packaging, che hanno nella lotta dei loro colleghi di Parma
un riferimento che potrebbe a breve interessarli , è fondamentale per le sorti
della vertenza che, se vittoriosa, fungerebbe da importante deterrente per il
padrone.
La FIOM ha una grande responsabilità nella
lotta appena iniziata, i lavoratori della CFT e di tutta Parma attendono e
osserveranno con attenzione quello che la segreteria provinciale sarà in grado
di mettere in campo per opporsi a tanta offensiva arroganza che rischia di
diventare un pericoloso precedente per la città e la provincia. Il padrone
della CFT, fra l'altro vice presidente dell'Unione Parmense degli Industriali,
vuole lanciare un sinistro messaggio, sta ai lavoratori e alla FIOM rispondere
in maniera ferma e adeguata.
Alcuni lavoratori della CFT
--------------------------------------------------------------------------------------------------
FESTE DELLA RISCOSSA POPOLARE
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
- Prev by Date: Darfur: da inizio 2013 350.000 nuovi profughi
- Next by Date: AW: Richiesta adesione
- Previous by thread: Darfur: da inizio 2013 350.000 nuovi profughi
- Next by thread: Turchia: manifestazioni per la pace nel sud est della Turchia
- Indice: