[Resistenza] Elezioni amministrative del 26 e 27 maggio e referendum di Bologna… uno strumento per mandare all’aria il governo del golpe bianco




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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
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Comunicato della DN n. 12/2013 - 24.05.2013

Elezioni amministrative del 26 e 27 maggio e referendum di Bologna…
Facciamone uno strumento per mandare all’aria il governo del golpe bianco dei vertici della Repubblica Pontificia
 
Usiamo le elezioni amministrative del 26 e 27 maggio che si terranno a Roma e in altre città
 
·         PER rafforzare la volontà e la lotta per cacciare il governo Berlusconi-Letta-Napolitano. E’ un governo illegale e illegittimo frutto di un golpe bianco che ha ribaltato l’esito delle elezioni di febbraio, è formato dalle stesse forze che hanno sostenuto la macelleria sociale di Monti, è al servizio di capitalisti, banchieri, finanzieri, Vaticano, organizzazioni criminali e della loro comunità internazionale! Non serve a niente chiedergli (pretendere o rivendicare, la sostanza non cambia) di “cambiare politica economica e industriale”, di fare un “grande piano di investimenti pubblici” o un “piano del lavoro”! Se si consolida, continuerà (il “pilota automatico”) a estorcere soldi alle masse popolari, eliminare i diritti dei lavoratori e a sottrarre denaro all’economia reale per soddisfare le pretese delle banche, delle società finanziarie, delle borse, della BCE, della CE, del FMI e delle altre istituzioni finanziarie, come ha fatto Monti e prima di lui Berlusconi e Prodi. il governo imposto dai vertici della Repubblica Pontificia (padroni, banchieri, cardinali e mafiosi) e dal sistema finanziario internazionale (UE, BCE, FMI) e il suo programma di lacrime e sangue per le masse popolari
 
·         PER favorire la costruzione di Amministrazioni comunali di tipo nuovo che mettano realmente e concretamente al centro gli interessi dei lavoratori e delle masse popolari e rompano con i vincoli e le imposizioni del governo centrale e degli apparati di potere padronali e clericali locali. Da una parte le contorsioni e gli arretramenti delle giunte arancioni a Napoli e Milano, dall’altra le difficoltà della giunta Pizzarotti a Parma sono la dimostrazione più evidente che solo diventando centri di iniziativa per attuare la parola d’ordine “un lavoro utile e dignitoso per tutti”  e “a ogni individuo i beni e i servizi necessari per una vita dignitosa”  anche a costo di violare i Patti di Stabilità e gli altri vincoli delle autorità centrali, le amministrazioni locali non si riducono (volenti o nolenti) a fare gli esattori delle tasse per conto del governo centrale, ad angariare anche in proprio le masse popolari, a reggere i giochi alle (solite) cricche di affaristi e speculatori, alle organizzazioni criminali, alle gerarchie ecclesiastiche e alle agenzie degli imperialisti USA. La “buona amministrazione nel rispetto delle regole” dei criminali e dei pescicani che stanno mandando in rovina il nostro paese è, nel migliore dei casi, un’illusione.
 
·         PER estendere la iniziative di base delle organizzazioni operaie e popolari per prendere in mano la produzione di beni e servizi, per riaprire le aziende, tenere aperte quelle a rischio chiusura o ridimensionamento e aprirne di nuove facendo fronte anche solo provvisoriamente agli effetti economici, ecologici, sanitari, morali e intellettuali più devastanti della crisi generale del capitalismo. Dieci, cento, mille iniziative di autogestione della produzione e autorganizzazione del lavoro! Non come nicchie o  “via di salvezza” da piccolo gruppo nelle pieghe del capitalismo in crisi, ma come ingredienti di un movimento generale per costituire un governo di emergenza popolare che assegna commesse, che fornisce formazione, materie prime ed energia necessari al funzionamento delle aziende, che ne apre di nuove e converte quelle nocive alla salute pubblica, che promuove la collaborazione invece della concorrenza sia a livello locale che internazionale con i paesi disponibili
·         PER accelerare la formazione di un Governo Ombra o Comitato di Liberazione Nazionale o Comitato di Salvezza Nazionale che chiami alla mobilitazione contro il governo del golpe bianco, dell’inciucio e del “pilota automatico”, lanci una campagna di disobbedienza civile di massa delle misure, delle norme e delle leggi che vanno contro gli interessi delle masse popolari e che aggirano o violano apertamente la Costituzione, indichi i provvedimenti necessari a far fronte alla crisi alternativi a quelli del governo Letta e di quelli che lo hanno preceduto, sostenga e promuova le iniziative delle organizzazioni operaie e popolari per attuare caso per caso la parola d’ordine “un lavoro utile e dignitoso per tutti”.
 
Usiamo il referendum che si tiene a Bologna il 26 maggio contro il finanziamento pubblico alle scuole dell’infanzia clericali
·         PER dare un piccolo ma significativo colpo al sistema di potere del Vaticano con la sua Chiesa che ammorba la vita civile e sociale del nostro Paese. Scuola ma anche sanità pubblica, trasparenza, lotta all’evasione e all’elusione fiscale, politica abitativa, amministrazione della giustizia, destinazione della spesa pubblica, proprietà e l’uso dei suoli, tutela del patrimonio artistico, difesa ed estensione delle conquiste strappate dal movimento di emancipazione delle donne, diritti civili, procreazione assistita, ricerca scientifica… non c’è campo in cui i movimenti democratici, le istanze di cambiamento e progresso delle masse popolari non  si scontrino con la rete di interessi e di affari del Vaticano e della Chiesa cattolica, con il ruolo di governo occulto del nostro paese e con la sua azione controrivoluzionaria   a livello internazionale, con la sua pretesa di dettare legge sulla società civile e di imporre una concezione del mondo antiquata e reazionaria
·         PER alimentare anche per questa via la volontà e la mobilitazione per costruire un governo di emergenza popolare che abolisca i privilegi corporativi del Vaticano e della Chiesa cattolica: Concordato e Patti Lateranensi con le successive modifiche, finanziamento pubblico alle scuole e agli ospedali della Chiesa, 8 per mille, esenzioni fiscali, immunità e impunità, le mille prestazioni di fatto della Pubblica Amministrazione al Vaticano e alla sua Chiesa, ecc.   
 
Votare ovunque è possibile (ovunque è presente) il M5S! Questa è l’indicazione generale del P.CARC e questo è l’orientamento che diamo ai comunisti, ai lavoratori avanzati e agli elementi avanzati delle masse popolari: come a Roma, a Brescia, a Siena, a Massa.
Il successo elettorale che il M5S ha ottenuto a febbraio mette alla prova Beppe Grillo e il suo progetto di operare nelle istituzioni della Repubblica Pontificia per cambiare il corso delle cose, per mettere fine alla catastrofe in cui la borghesia e il clero sempre più affondano il nostro paese. Il successo del M5S nelle elezioni comunali, in particolare a Roma, renderà ancora più stringente questa prova. Quindi rafforzerà nel M5S le tensioni a concentrare le proprie forze e risorse principalmente nella mobilitazione e nell’organizzazione delle masse popolari, far leva sul protagonismo e la partecipazione delle organizzazioni operaie e popolare per attuare misure di emergenza concrete, perché solo praticando questa via il M5S eviterà di diventare foglia di fico delle istituzioni della Repubblica Pontificia e quindi complice delle loro malefatte, ma terrà invece fede ai propositi dichiarati e corrisponderà ai motivi del suo successo elettorale di febbraio. Su questa strada dovranno incamminarsi Vendola e SEL se non vogliono continuare a fare la copertura a sinistra  dei partiti del governo Berlusconi-Letta-Napolitano.
 
A Priverno, per i motivi spiegati in questo comunicato, l’indicazione è di votare per Angelo Delogu e per la lista “Priverno Bene Comune”.
 
Al referendum che si tiene a Bologna il 26 maggio contro il finanziamento pubblico alle scuole dell’infanzia clericali diamo indicazione di votare A.
 
L’unico “voto utile” è quello che serve
- a sviluppare la mobilitazione e la ribellione, l’organizzazione e il coordinamento, il protagonismo popolare
- a impedire il consolidamento del governo Berlusconi-Letta-Napolitano
- a costruire la nuova governabilità delle masse popolari organizzate a livello locale e nazionale



A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione,
RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE

Cordiali saluti dalla redazione di:
RESISTENZA

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