Anarres-info. Sindacati di Stato, immigrazione e cittadinanza, Siria, San Raffaele, Fassino&C, No Muos, appuntamenti



Anarres-info. Sindacati di Stato, immigrazione e cittadinanza, Siria, San Raffaele, Fassino&C, No Muos, appuntamenti


Confindustria e sindacati di Stato: la santa alleanza contro i lavoratori
Il 30 aprile CGIL, CISL e UIL hanno stretto un accordo per la ridefinizione delle regole sulla rappresentanza sindacale.
Di fatto, chi non firma i contratti, resterebbe fuori.
La trattativa con Confindustria è ancora in corso, improbabile tuttavia che dal confronto con la maggiore organizzazione padronale possa scaturire un accordo che lasci qualche libertà ai lavoratori.
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Terra, sangue e razzismo
La proposta della ministro Kyenge di applicare, sia pure a certe condizioni, lo jus soli ai bambini nati in Italia da genitori stranieri, ha scatenato ampie e prevedibili polemiche che hanno avuto tra i protagonisti fascisti e leghisti. L’ultimo ad allinearsi alla canea è stato il portavoce del M5S Giuseppe Grillo, che ha invocato un referendum.
L’uguaglianza tra esseri umani è sempre stata un’astrazione rispetto alle altisonanti dichiarazioni di principio liberali: solo lotte durissime hanno allargato progressivamente il diritto formale di cittadinanza, pur mantenendo la terrificante materialità della piramide sociale.
In questi anni l’elaborazione del concetto di clandestinità ha spezzato nell’immaginario non meno che nell’apparato legislativo l’idea dell’uguaglianza, foss’anche meramente formale, tra esseri umani.
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Siria. Un colpo al cerchio, un colpo alla botte
Dopo i recenti attacchi israeliani alla Siria si è riaccesa l’attenzione sulla guerra civile che sta insanguinando il paese.
Anarres ne ha discusso con Stefano Capello, per cercare di capire meglio la partita in corso, una partita che, ben lungi dall’esaurirsi sul piano “interno”, ha fatto parlare Limes una sorta di guerra mondiale per procura. Per procura sono stati indubbiamente gli attacchi di Tsahal in territorio siriano, la cui regia era più a Washington che a Tel Aviv.
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Torino. Il centrosinistra si spacca sulla vendita dei gioielli di casa
Lo scorso lunedì il sindaco Fassino è andato sotto per ben due volte sulla vendita di Iren e GTT. La terza volta se l’è cavata solo grazie ai voti del PDL.
Lo scontro, che SEL tenta di ammantare di contenuti ideali come la tutela dell’acqua pubblica, in realtà non è che lo specchio della partita di potere che si sta giocando all’interno del Partito Democratico e, più in generale, nell’area di centrosinistra.
A capo della fronda anti Fassino è il renziano Domenico Mangone, uno che certo non può essere sospettato di attitudini socialdemocratiche sul fronte delle privatizzazioni.
La partita, al di là delle convulsioni della maggioranza al comune di Torino, è molto importante. L’amministrazione cittadina ha bisogno di fare cassa, per far fronte alle spese pazze degli scorsi anni: olimpiadi, passante ferroviario, inceneritore.
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Niscemi. Blocchi e repressione
Otto maggio. Anche questa mattina c’è stato un blocco di fronte agli ingressi della base statunitense di Niscemi, per tentare di impedire ai mezzi delle ditte impegnate nella costruzione del Muos, di entrare nella base. Anche questa mattina le truppe dello Stato italiano hanno spinto con violenza i manifestanti per far passare i camion.
Il bilancio odierno è di due feriti e di due attivisti fermati dalla polizia.
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Sciopero nella sanità e lotta al San Raffaele
8 maggio. Oltre duemila lavoratori in sciopero hanno dato vita ad un corteo da piazzale Loreto al Palazzo della Regione. Nonostante i divieti della questura i manifestanti hanno raggiunto il Pirellone eludendo il blocchi della polizia.

10 maggio. Venerdì 10 maggio. Dopo una trattativa durata tutta la notte viene stretto un accordo tra la proprietà del San Raffaele e le organizzazioni sindacali. Grazie alla loro lotta i lavoratori hanno ottenuto il reintegro dei lavoratori licenziati e la rinuncia a licenziarne altri sino alla fine del 2014. In cambio hanno dovuto rinunciare a parte del salario, anche se molto meno di quanto volevano imporre CGIL CISL, UIL con l’accordo bocciato dai lavoratori nei mesi scorsi.

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Appuntamenti

Martedì 14 maggio. Punto info sugli OPG

Ore 21 in via Po 16.
Chiudono gli OPG? Aprono una prigione per “matti” in ogni regione!
In Italia ci sono sei ospedali psichiatrici giudiziari (Aversa, Napoli, Barcellona Pozzo di Gotto, Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia, Castiglione delle Stiviere,). (…)In questi veri e propri manicomi criminali ci sono circa 1500 persone abbandonate a loro stesse in condizioni di disumano degrado. (…)
Per chi commette un reato ma viene giudicato “matto” non sono previste pene ma “misure di sicurezza” che hanno come finalità la “difesa sociale”. (…)

L’arbitrarietà del parere del magistrato in merito a questioni “mediche” fa della reclusione negli OPG una sorta di ergastolo bianco, di reclusione a vita: la durata della prigionia non ha alcuna attinenza con il reato per il quale si era originariamente perseguiti. (…)
Nel 2010 il governo, in seguito ad un’inchiesta parlamentare, decise che gli OPG avrebbero dovuto essere dismessi entro il 31 marzo di quest’anno. (…)
Il 31 marzo i sei OPG italiani non hanno chiuso i battenti: il governo ha deciso di prorogarne la chiusura al primo aprile del 2014, per permettere l’apertura in ogni regione di un mini OPG gestito dal servizio sanitario nazionale.
In Piemonte i media hanno diffuso la notizia che la Regione vorrebbe sia rimesso in funzione un padiglione dell’ex manicomio di Collegno. Ospiterebbe uno dei due mini OPG del Piemonte. Il Comune ha detto no, ma la partita resta aperta.
La scelta di Collegno, al di là della materialità di un nuovo carcere psichiatrico, avrebbe una valenza simbolica enorme. Quei viali e padiglioni della Certosa, lentamente liberati dalle catene, dai letti di contenzione, dalla macchine che friggono il cervello e dai tanti strumenti di tortura, potrebbero tornare ad avere sbarre e letti di contenzione per uomini e donne alienati dalla società.
Una follia da bloccare. Lì o altrove.

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23 – 24 – 25 maggio. Ti ricordi di Fatih?
Tre giorni contro i CIE a cinque anni dalla morte dell’immigrato tunisino, lasciato senza cure nel Cpt di Torino.

Giovedì 23 presidio al CIE di corso Brunelleschi.
ore 19,30 aperibenefit antirazzisti sotto processo

ore 21 Alessio Lega canterà la sue canzoni in ricordo di Fatih.

A seguire… ricordo, interventi, samba…

Venerdì 24 punto info
in via Po 16 dalle 19,30

 

Sabato 25, il CIE a Porta Palazzo. Appuntamento alle 10 in via Andreis angolo via Borgodora

Il programma è ancora in definizione… Se vuoi saperne di più contattaci anarres at inventati.org

Appuntamenti fissi

Ogni lunedì – ore 21 – incontro di “Antirazzisti contro la repressione. Ti ricordi di Fathi?” presso la sede della fat in corso Palermo 46 (nella seconda settimana di maggio la riunione è spostata a venerdì 10)

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Ogni martedì riunione del collettivo antipsichiatrico “Francesco Mastrogiovanni” ore 21 in corso Palermo 46. Il numero contro gli abusi psichiatrici funziona tutti i giorni con segreteria telefonica. Il martedì – dalle 19 alle 21 - rispondiamo direttamente.

Segnati il numero e fallo girare. 328 7623642

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Ogni giovedì – ore 21 in corso Palermo 46 - riunione degli anarchici della FAT aperta a tutti gli interessati

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Ogni venerdì – dalle 13 alle 15 – anarres va in onda sui 105,250 delle libere frequenze di radio blackout. Se sei lontano puoi sentire anche in streaming accedendo dal sito della radio
www.radioblackout.org

http://anarresinfo.noblogs.org