Torino. Una follia senza fine: il manicomio criminale
- Subject: Torino. Una follia senza fine: il manicomio criminale
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- Date: Mon, 25 Mar 2013 13:20:11 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Torino. Una follia senza fine: il manicomio
criminale
“Una Follia senza fine. Il manicomio criminale. Dalla
non imputabilità alla reclusione a vita”
Martedì 26 marzo ore
21 – presso la sede della FAT in corso Palermo 46 – si terrà una
serata sugli OPG, curata dal collettivo antipsichiatrico “Francesco
Mastrogiovanni”.
L’iniziativa, in cui verranno raccontate varie
esperienze, sarà introdotta da Daniela Roselli una psicologa che sta
facendo una ricerca sugli OPG.
In Italia ci sono
sei manicomi criminali, gestiti dal dipartimento
dell’amministrazione penitenziaria. Ospitano circa 1500 persone
abbandonate a loro stesse, in condizioni di disumano
degrado.
Dal 1975 li chiamano Ospedali Psichiatrici
Giudiziari, ma il nome non ha cambiato la cosa. La legge
Basaglia che ha chiuso i manicomi non ha toccato queste strutture che sono
una via di mezzo tra un manicomio ed un carcere: sono sorvegliati da
secondini, gestiti da psichiatri.
Sono riservati ai “matti”
che commettono reati e ai detenuti che il carcere ha fatto diventare
“matti”.
Come conseguenza dell’inchiesta effettuata nel 2010 dalla
commissione sull’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale si è stabilito
il termine ultimo – 31 marzo 2013 – entro cui di tutti gli Ospedali
psichiatrici giudiziari italiani dovranno essere dismessi. Ad
oggi ancora nessuno dei sei istituti si è mosso verso un adeguamento alla
normativa.
Di questi giorni la notizia che il termine per la
chiusura degli OPG è stato prorogato al 1 aprile 2014. Un altro anno
all’inferno per i loro “ospiti”.
Sebbene il superamento di ogni
istituzione totale sia di fatto una vittoria, in questo caso,
qualora smantellassero i manicomi criminali, ma non cambiassero la
legge che li sostiene, verrebbero create nuove strutture, più
accoglienti, nelle quali finirebbero sempre persone accusate spesso di
piccoli reati, giudicate incapaci d’intendere e volere da una
perizia psichiatrica.
Se sei ritenuto incapace di
intendere e volere non puoi essere condannato al carcere e finisci in un
OPG. Le pene sono divise in scaglioni: due anni (il minimo), cinque o
dieci anni. Pochi però escono entro i termini stabiliti, qualcuno non esce
mai. Il meccanismo della “stecca”, ossia il potere degli psichiatri di
prorogare all’infinito la detenzione, ha condannato uomini e donne ad una
sorta di ergastolo bianco.
Il collettivo
antipsichiatrico “Francesco Mastrogiovanni” gestisce un telefono per chi è
vittima degli abusi della psichiatria.
Il numero è
328 7623642
Rispondiamo tutti i martedì dalle 19 alle 21
altrimenti lascia un messaggio in
segreteria
antipsichiatriatorino at inventati.org
Per info e approfondimenti sul tema:
http://anarresinfo.noblogs.org
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