Treno nucleare tra domenica e lunedì
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- Date: Thu, 7 Mar 2013 20:50:56 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Treno nucleare tra domenica e lunedì
Nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 o in quella tra lunedì
11 e martedì 12 marzo pare ci sarà il quinto trasporto di
scorie nucleari dal deposito “provvisorio” gestito dalla Sogin a
Saluggia all’impianto di riprocessamento dell’Areva a La Hague in Francia.
Le iniziative svoltesi in occasione dei precedenti trasporti hanno
contribuito a rallentare e questi trasporti pericolosi e inutili. Dovevano
essercene 12 entro lo scorso dicembre. A marzo 2013 ne hanno fatti
passare, usando centinaia di uomini in armi, solo quattro.
Farli cessare è possibile. Dipende da noi,
dalla nostra capacità di allargare e rendere più incisiva la resistenza
popolare.
L’appuntamento per la notte di lotta popolare
antinucleare è ad Avigliana alle 21 di domenica 10 marzo.
Se,
nel corso del pomeriggio o della prima serata, arrivasse la notizia che il
treno non parte domenica, l’appuntamento sarebbe rimandato alle 21
di lunedì 11 marzo.
Restate incollati a radio blackout – 105,250 FM - e tenete accesi i cellulari.
Qui potete ascoltare l’intervista realizzata dall’informazione di radio Blackout.
Di seguito e in allegato il volantino del coordinamento “Stop trasporti nucleari”.
°°°°°°°°
Lo sai che in Piemonte di notte passano treni pieni
di scorie nucleari?
Una bomba tra le nostre
case
Il tam tam degli antinuclearisti ha fatto filtrare la notizia che nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 marzo oppure in quella tra lunedì 11 e martedì 12 passerà per il Piemonte un treno pieno di scorie nucleari.
Questi “viaggi” sono tenuti nascosti
alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci
informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci
ribelleremmo.
Il prossimo sarà il quinto trasporto di scorie dal
deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La
Hague.
Nell’ultimo anno, pur avendolo appreso pochi giorni o persino
poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da fare per
far sapere a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle
loro case.
La prima volta, nel marzo 2011 alla stazione di Condove,
la polizia picchiò e arrestò due No Nuke
Nell’aprile dello scorso
anno, qualche centinaio di attivisti si sedette sui binari della stazione
di Avigliana per rallentare il treno. La polizia portò via uno ad uno gli
antinuclearisti ma il muro del silenzio venne abbattuto. I trasporti sono
stati interrotti sino al luglio di quest’anno, quando per far passare il
Castor, arrivarono a sequestrare per ore un treno pieno di antinuclearisti
alla stazione di Bussoleno. Lo scorso mese ad Avigliana per farlo passare
hanno dovuto portare via di peso i manifestanti dai binari. Il treno
durante il percorso è stato colpito da uova colorate: un’azione che
dimostra l’estrema vulnerabilità di questi trasporti.
La
Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di
emergenza in caso di incidente a uno di questi treni. Lo sapevi?
Tutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla
ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni
deragliasse o saltasse per aria.
Probabilmente nessuno te lo ha
detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la
questura tengono la bocca chiusa.
A Viareggio l’incidente ad un treno
di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immaginate se toccasse ad un
treno pieno di scorie altamente radioattive.
L’unica misura
consigliata dalle Prefetture a chi abita a 300 metri dalla linea
ferroviaria è chiudersi in casa.
Tutti noi sappiamo che non basta
chiudersi in casa per sfuggire alle conseguenze di un incidente nucleare.
L’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono
concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque
anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle
scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano
pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di
migliaia di anni.
Lo scorso mese il governo ha deciso di smantellare
l'ex centrale di Trino vercellese: al suo posto faranno un secondo
deposito «provvisorio».
In nessun paese al mondo c’è un sito
definitivo per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle
popolazioni coinvolte hanno fatto sì che le scorie rimanessero nei pressi
delle centrali.
I trasporti che stanno facendo a nostra insaputa
sono diretti in Francia. Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono
“riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come
prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per
le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le
bombe atomiche.
Il sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima
alluvione le falde sono state contaminate.
Se uno dei treni diretti
in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo
facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve –
mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti,
Alessandria, la provincia di Torino e la Val Susa migliaia di persone
rischierebbero la vita.
Vale la pena? Vale la pena di
arricchire affaristi senz’altro scrupolo che il lucro? Siamo nella città
della Thyssen, nella regione della strage dell’Eternit: credete che ai
padroni interessi la nostra salute?
Noi pensiamo di no. E siamo
decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri figli, per un mondo
senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del
territorio, per essere liberi di decidere.
Tu cosa ne pensi? Andrai
a dormire sperando che il treno passi senza danni o lotterai contro questi
trasporti inutili e pericolosi?
Domenica 10 marzo (o lunedì 11 in caso di slittamento) ci sarà
un appuntamento di informazione e lotta alla stazione di Avigliana dalle
20 in poi per una lunga notte antinucleare con musica, volantini, cibo
condiviso.
Restate
in ascolto di Radio Blackout – 105.250 FM - per gli aggiornamenti sul
trasporto e sugli appuntamenti.
Coordinamento “Stop
trasporti nucleari”
Per contatti telefonici:
338 6594361
Siti sui quali potete trovare informazioni:
http://anarresinfo.noblogs.org
www.radioblackout.org
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