Matti da slegare. Serata antipsichiatrica
- Subject: Matti da slegare. Serata antipsichiatrica
- From: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it>
- Date: Thu, 14 Feb 2013 15:50:42 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Matti da slegare. Serata antipsichiatrica
Venerdì 15 febbraio ore 20
corso Palermo 46
aperibenefit per il telefono antipsichiatico
video sugli
ospedali psichiatrici giudiziari
presentazione del collettivo “Francesco Mastrogiovanni”
Per approfondimenti sul TSO ascolta l’intervista a Robertino Barbieri
Il collettivo
antipsichiatrico "Francesco Mastrogiovanni" nasce dall'incontro
di persone diverse che hanno sentito l'urgenza di dar voce, corpo e forza
alla propria indignazione.
Un'indignazione di chi sa che nel nostro
paese basta la firma di un medico, quella di un sindaco ed il gioco è
fatto. Uomini e donne smettono di essere uomini e donne, liberi di
scegliere la propria vita, liberi di decidere se assumere o meno dei
farmaci, liberi di scegliere una cura. Uomini e donne vengono presi con la
forza, rinchiusi in un repartino psichiatrico, riempiti di psicofarmaci e
spesso legati ai letti. Prigionieri senza possibilità di parola, perché la
parola di chi finisce in repartino è parola alienata. In tutti i sensi.
Parola priva di senso, parola privata di senso perché chi parla non è
ragionevole. Non è ragionevole, perché la ragione è fuori dal repartino,
perché la ragione è solo del potere che imprigiona, lega con corde
chimiche e di cotone.
I manicomi sono stati le discariche
sociali per gli incompatibili, quelli che la legge non riusciva e
perseguire, ma anomali per la società dove vivevano, incapaci di svolgere
il ruolo loro assegnato.
La fine della follia criminale rappresentata
dal manicomio non è stata però la fine della follia, come categoria/catena
da usare contro chi non vive con agio la propria vita.
Un disagio
che sarebbe sciocco negare, ma è criminale imprigionare.
Eppure è
quello che avviene ogni giorno in questo paese con i TSO, i trattamenti
sanitari obbligatori. Il marchio della follia rende normale quello che
normale non è. Chi è folle è "fuori". Fuori di testa, fuori dal
consesso umano, fuori dalle regole, che formalmente ne tutelano
l'integrità fisica e la libertà.
Chi oggi lavora per la riapertura
dei manicomi - piccoli privatizzati ma sempre manicomi - fa leva sul
radicamento tenace del pregiudizio psichiatrico, tanto tenace da essere
ancora saldamente impiantato nel lessico comune.
Per sconfiggerlo
serve informazione, serve anche azione diretta contro gli abusi.
Noi
non vogliamo dire alle persone come devono vivere, non siamo medici e
nemmeno giuristi, siamo solo persone disponibili ad offrire appoggio alle
vittime della psichiatria, a chi i farmaci non li vuole, a chi viene
ricoverato, legato, dopato contro la propria volontà.
Cosa
fa il collettivo?
- informare coloro che hanno a che fare con
l'inferno psichiatrico
- raccogliere denunce di abusi relativi a
Trattamenti Sanitari Obbligatori e somministrazione massiccia di
psicofarmaci
- informazioni su contenzione fisica e farmacologica
- aprire uno spazio al dibattito su usi e abusi della psichiatria
-
aiuto legale
- telefonico antipsichiatrico per chi si trova
impigliato nelle maglie della psichiatria e vuole liberarsene, o rischia
di finirci e vuole evitarlo. Parimenti è rivolto a chi si trova con un
familiare o con un amico rinchiuso in psichiatria e vorrebbe capire cosa
gli stanno realmente facendo e come poterlo aiutare.
Il
telefono funziona con la segreteria telefonica tutti i giorni.
Una
volta alla settimana - dalle 19 alle 21 del martedì - rispondiamo
direttamente.
Il numero è: 328 7623642
Il telefono è
autogestito e autofinanziato
Le riunioni del
Collettivo antipsichiatrico “Francesco Mastrogiovanni” si tengono ogni
martedì alle 21 in corso Palermo 46
Per contatti: antipsichiatriatorino at inventati.org
http://anarresinfo.noblogs.org/
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