Anarres info. CIE , Tunisia in rivolta, Muos, Tav, spese di guerra , Niger…
- Subject: Anarres info. CIE , Tunisia in rivolta, Muos, Tav, spese di guerra , Niger…
- From: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it>
- Date: Fri, 8 Feb 2013 10:31:07 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Anarres info. CIE, Tunisia in rivolta, Muos, Tav, spese di guerra, Niger…
Orrori quotidiani al CIE di
Torino
Stefania Gatti è un giovane avvocato, al CIE di
Torino, per visitare un suo assistito.
Mentre aspetta assiste ad una
deportazione. Uno uomo viene condotto nell’atrio: ha con se tutte le sue
cose e sa cosa lo aspetta. E’ tranquillo, sin troppo tranquillo. Poco dopo
si sentono le urla dalla stanzetta in cui è rinchiuso. Quando si apre la
porta Stefania vede l’uomo coperto di sangue: si è tagliato per cercare di
evitare di essere imbarcato a forza su un aereo diretto a Tunisi. La sua
vita è qui, non là. Dopo la medicazione viene comunque portato via.
I
poliziotti si scusano con l’avvocato per il ritardo. “Sa, queste cose qui
succedono tutti i giorni”.
Orrori quotidiani. La banalità del male di
fronte alla quale l’indifferenza è complicità.
Continua…
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Il caldo inverno tra Tunisi e Cairo
Giovedì 7
febbraio. Il detonatore che ha fatto esplodere la rivolta in
Tunisia è stato l’assassinio di uno dei maggiori esponenti della
sinistra laica del paese, Chokri Belaid, ucciso a colpi di pistola da una
squadraccia nelle prime ore del mattino del 6 febbraio. (…)
Sin dalle prime ore del mattino di ieri è dilagata la rivolta in tutto
il paese, migliaia di manifestanti si sono scontrati con la polizia, sedi
di Hennada ed istituzionali sono state attaccate. Continua…
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I No Muos segnano un
punto
La resistenza all’installazione del nuovo sistema di
collegamento satellitare USA nella sughereta di Niscemi in queste ultime
settimane si è intensificata. Nonostante lo sgombero violento del 10
gennaio, i fogli di via, le
denunce e le minacce sono continuati i blocchi a tutti gli accessi alla
base militare statunitense.
L’assemblea regionale siciliana,
nonostante le promesse, tentennava a revocare i permessi concessi alla
marina statunitense. Martedì, dopo una seduta fiume delle commissioni
ambiente e salute, nella quale sono stati ascoltati gli esperti gli
esperti delle parti in causa, ha deciso la
revoca dei permessi.
Dopo mesi di lotta il movimento
popolare ha obbligato la Regione a mantenere le promesse di fermare
l'installazione militare statunitense.
Durante l'audizione degli
esperti in strada manifestavano numerosi attivisti No Muos, gli stessi che
in questi mesi hanno rallentato i lavori con la pratica dell'azione
diretta.
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Trivella di Venaria.
Processo ai No Tav
Lunedì 4 febbraio è cominciato il
processo contro
28 No Tav sotto accusa per la lotta alle trivelle
dell’inverno 2010. Nel mirino il presidio permanente a Venaria,
dove, grazie ad un’ampia solidarietà popolare, i No Tav riuscirono a
rallentare i lavori finché in fretta e furia il cantiere venne
smontato. Continua…
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La spesa di guerra
dell’Italia
La spesa di guerra dell’Italia non conosce
crisi.
Il 28 dicembre scorso c’è stata, in sordina, la proroga delle
missioni internazionali. Il budget messo sul tavolo dal governo è
stato di 935 milioni, inferiore di mezzo miliardo rispetto a quello
del 2012. Il testo pubblicato in Gazzetta, però, indica che la
copertura finanziaria alle operazioni militari è relativa soltanto
ai primi nove mesi dell'anno, cioè fino al 30 settembre 2013. Un
taglio col trucco. Continua…
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L'uomo
delle banche... e dei cardinali
La Chiesa
cattolica punta su Mario Monti e lo sostiene in modo esplicito: l'uomo
delle banche è anche l'uomo dei cardinali. (…)
(…) il
potere della chiesa si esplica nella rete di strutture
assistenziali e scolastiche con le quali mantiene un forte controllo
sulla società. Nessuna delle scuole, ospedali, case per anziani,
comumità per tossicodipendenti gestite dalla Chiesa potrebbe sopravvivere
senza consistenti finanziamenti statali.
Resta tuttavia aperta
la contraddizione tra una struttura che si da nell'eternità del proprio
universo assiologico e il relativismo liberale con cui la chiesa è in
competizione, proponendosi come alternativa alle incertezze e alle paure
di chi vive una realtà sociale il cui perno è la il profitto.
Quello
tra Bagnasco e Monti sarà quindi un matrimonio di interessi, dal
quale il cardinale cercherà di trarre il massimo profitto. Continua…
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I No Tav
evadono dall’aula bunker
Venerdì 1
febbraio. La prima udienza del processo contro i No Tav
accusati di aver resistito allo sgombero della Libera
Repubblica della Maddalena dell’11 giugno 2011 e alla giornata di
lotta del 3 luglio è stata
spostata nell’aula bunker del carcere
delle Vallette.
Un luogo dall’enorme valenza simbolica.
Qui vennero fatti i grandi processi contro le formazioni armate e
quelli per mafia. Per lunghi anni è rimasta chiusa. Continua…
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Niger. L’uranio che
uccide
Una delle poste in gioco dell’intervento militare
francese in Mali è il controllo
dell’uranio, il combustibile che fa andare
le 58 centrali francesi. (…)
Il vicino Niger, a sua volta
attraversato dalle tensioni autonomiste della popolazione tuareg, è il
deposito di combustibile per le centrali francesi.
Lì liberté,
egalité, fraternité sono privilegi riservati ai francesi, privilegi da cui
sono esclusi i minatori nigerini di Akokan e Arlit.
Vi proponiamo di
seguito un reportage realizzato da Emmanuel Haddad per il sito informativo
francese Basta!
I
francesi illuminano e scaldano le loro case grazie al lavoro di centinaia
di minatori nigerini che hanno lavorato per 20 o 30 anni all’estrazione
dell’uranio. Spesso vittime delle radiazioni, soffrono e muoiono
nell’indifferenza. Le loro malattie professionali non interessano il
governo francese. (…)
«I minatori di uranio sono esposti a
radiazioni ionizzanti sia per irraggiamento interno che esterno. Sono
esposti nelle cave, nelle miniere sotterranee, nelle officine di
lavorazione del minerale grezzo, ma anche nelle città e nelle loro
case.» Scrive Bruno Chareyron, direttore del laboratorio della
Commissione d’Informazione e di ricerca indipendente sulla radioattività,
il Criirad. Questo
organismo ha fatto numerose ricerche sulla presenza di gas radiottivi
nell’aria, nell’acqua e nel cibo ad Arlit. In questa zona 35 milioni di
scorie radioattive sono raccolte all’aria aperta sin dall’inizio
dell’attività estrattiva. Grazie al vento gas radon e altri derivati si
spargono nell’ambiente. «Si tratta di sostanze considerate cancerogene
per l’uomo dall’IARC (centro di ricerca sul cancro) sin dal 1988»,
precisa l’ingegnere e fisico nucleare. Continua…
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Prossime
iniziative
8 febbraio,
venerdì
cineClandestino presenta
Django
scatenato
by Q. S.
ore 21 nella nostra crota in corso Palermo 46
offerta libera benefit per gli
antirazzisti torinesi sotto processo.
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9 febbraio, sabato
Punto info antirazzista al
mercato di piazza Cerignola. Ore 10/13
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15 febbraio, venerdì
Venerdì 15
febbraio ore 20 aperibenefit per il telefono antipsichiatrico, video e
presentazione del collettivo “Francesco Mastrogiovanni”.
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18 febbraio, lunedì
Il prossimo 27 febbraio prende il via il primo dei
due processoni agli antirazzisti (il secondo inizierà il 13 giugno), che
riguardano decine di compagni/e imputati per l’intenso ciclo di lotte
contro i CIE e i pacchetti sicurezza del periodo 2008-2009.
Alcuni
compagni coinvolti si stanno incontrando per dar vita ad iniziative
solidali e di lotta antirazzista.
Prossimo incontro. Lunedì 18 febbraio ore 18,30 in
via Cecchi 21a (presso radio blackout)
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23
febbraio, sabato
Presidio antirazzista itinerante di informazione
e solidarietà con i compagni e le compagne sotto processo per “l’assemblea
antirazzista”.
Porteremo il CIE nel salotto della città
Appuntamento alle 15 in piazza Castello.
Ti ricordi di Fathi?
antirazzisti contro la repressione
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27 febbraio, mercoledì
Prima udienza del processo contro gli antirazzisti torinesi ore 9
aula 46 ingresso 17.
Scarica qui i
manifesti della FAI
http://anarresinfo.noblogs.org
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