Anarres info. CIE , Tunisia in rivolta, Muos, Tav, spese di guerra , Niger…



Anarres info. CIE, Tunisia in rivolta, Muos, Tav, spese di guerra, Niger…

Orrori quotidiani al CIE di Torino
Stefania Gatti è un giovane avvocato, al CIE di Torino, per visitare un suo assistito.
Mentre aspetta assiste ad una deportazione. Uno uomo viene condotto nell’atrio: ha con se tutte le sue cose e sa cosa lo aspetta. E’ tranquillo, sin troppo tranquillo. Poco dopo si sentono le urla dalla stanzetta in cui è rinchiuso. Quando si apre la porta Stefania vede l’uomo coperto di sangue: si è tagliato per cercare di evitare di essere imbarcato a forza su un aereo diretto a Tunisi. La sua vita è qui, non là. Dopo la medicazione viene comunque portato via.
I poliziotti si scusano con l’avvocato per il ritardo. “Sa, queste cose qui succedono tutti i giorni”.
Orrori quotidiani. La banalità del male di fronte alla quale l’indifferenza è complicità.
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Il caldo inverno tra Tunisi e Cairo

Giovedì 7 febbraio. Il detonatore che ha fatto esplodere la rivolta in Tunisia è stato l’assassinio di uno dei maggiori esponenti della sinistra laica del paese, Chokri Belaid, ucciso a colpi di pistola da una squadraccia nelle prime ore del mattino del 6 febbraio. (…)
Sin dalle prime ore del mattino di ieri è dilagata la rivolta in tutto il paese, migliaia di manifestanti si sono scontrati con la polizia, sedi di Hennada ed istituzionali sono state attaccate.
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I No Muos segnano un punto
La resistenza all’installazione del nuovo sistema di collegamento satellitare USA nella sughereta di Niscemi in queste ultime settimane si è intensificata. Nonostante lo
sgombero violento del 10 gennaio, i fogli di via, le denunce e le minacce sono continuati i blocchi a tutti gli accessi alla base militare statunitense.
L’assemblea regionale siciliana, nonostante le promesse, tentennava a revocare i permessi concessi alla marina statunitense. Martedì, dopo una seduta fiume delle commissioni ambiente e salute, nella quale sono stati ascoltati gli esperti gli esperti  delle parti in causa, ha deciso la revoca dei permessi.
Dopo mesi di lotta il movimento popolare ha obbligato la Regione a mantenere le promesse di fermare l'installazione militare statunitense.
Durante l'audizione degli esperti in strada manifestavano numerosi attivisti No Muos, gli stessi che in questi mesi hanno rallentato i lavori con la pratica dell'azione diretta.

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Trivella di Venaria. Processo ai No Tav
Lunedì 4 febbraio è cominciato il
processo contro 28 No Tav sotto accusa per la lotta alle trivelle dell’inverno 2010. Nel mirino il presidio permanente a Venaria, dove, grazie ad un’ampia solidarietà popolare, i No Tav riuscirono a rallentare i lavori finché in fretta e furia il cantiere venne smontato. Continua…

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La spesa di guerra dell’Italia
La spesa di guerra dell’Italia non conosce crisi.
Il 28 dicembre scorso c’è stata, in sordina, la proroga delle missioni internazionali. Il budget messo sul tavolo dal governo è stato di 935 milioni, inferiore di mezzo miliardo rispetto a quello del 2012. Il testo pubblicato in Gazzetta, però, indica che la copertura finanziaria alle operazioni
militari è relativa soltanto ai primi nove mesi dell'anno, cioè fino al 30 settembre 2013. Un taglio col trucco. Continua…

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L'uomo delle banche... e dei cardinali 
La Chiesa cattolica punta su Mario Monti e lo sostiene in modo esplicito: l'uomo delle banche è anche l'uomo dei cardinali. (…)
(…) il potere della chiesa si esplica nella rete di strutture assistenziali e scolastiche con le quali mantiene un forte controllo sulla società. Nessuna delle scuole, ospedali, case per anziani, comumità per tossicodipendenti gestite dalla Chiesa potrebbe sopravvivere senza consistenti finanziamenti statali.
Resta tuttavia aperta la contraddizione tra una struttura che si da nell'eternità del proprio universo assiologico e il relativismo liberale con cui la chiesa è in competizione, proponendosi come alternativa alle incertezze e alle paure di chi vive una realtà sociale il cui perno è la il profitto.
Quello tra Bagnasco e Monti sarà quindi un matrimonio di interessi, dal quale il cardinale cercherà di trarre il massimo profitto.
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I No Tav evadono dall’aula bunker 
Venerdì 1 febbraio. La prima udienza del processo contro i No Tav accusati di aver resistito allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena dell’11 giugno 2011 e alla giornata di lotta del 3 luglio è stata spostata nell’aula bunker del carcere delle Vallette.
Un luogo dall’enorme valenza simbolica. Qui vennero fatti i grandi processi contro le formazioni armate e quelli per mafia. Per lunghi anni è rimasta chiusa.
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Niger. L’uranio che uccide
Una delle poste in gioco dell’intervento militare francese in Mali è il
controllo dell’uranio, il combustibile che fa andare le 58 centrali francesi. (…)
Il vicino Niger, a sua volta attraversato dalle tensioni autonomiste della popolazione tuareg, è il deposito di combustibile per le centrali francesi.
Lì liberté, egalité, fraternité sono privilegi riservati ai francesi, privilegi da cui sono esclusi i minatori nigerini di Akokan e Arlit.
Vi proponiamo di seguito un reportage realizzato da Emmanuel Haddad per il sito informativo francese
Basta!
I francesi illuminano e scaldano le loro case grazie al lavoro di centinaia di minatori nigerini che hanno lavorato per 20 o 30 anni all’estrazione dell’uranio. Spesso vittime delle radiazioni, soffrono e muoiono nell’indifferenza. Le loro malattie professionali non interessano il governo francese. (…)
«I minatori di uranio sono esposti a radiazioni ionizzanti sia per irraggiamento interno che esterno. Sono esposti nelle cave, nelle miniere sotterranee, nelle officine di lavorazione del minerale grezzo, ma anche nelle città e nelle loro case.» Scrive Bruno Chareyron, direttore del laboratorio della Commissione d’Informazione e di ricerca indipendente sulla radioattività, il
Criirad. Questo organismo ha fatto numerose ricerche sulla presenza di gas radiottivi nell’aria, nell’acqua e nel cibo ad Arlit. In questa zona 35 milioni di scorie radioattive sono raccolte all’aria aperta sin dall’inizio dell’attività estrattiva. Grazie al vento gas radon e altri derivati si spargono nell’ambiente. «Si tratta di sostanze considerate cancerogene per l’uomo dall’IARC (centro di ricerca sul cancro) sin dal 1988», precisa l’ingegnere e fisico nucleare. Continua…

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Prossime iniziative

8 febbraio, venerdì
cineClandestino presenta
Django scatenato
by Q. S. ore 21 nella nostra crota in corso Palermo 46

offerta libera benefit per gli antirazzisti torinesi sotto processo.

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9 febbraio, sabato 
Punto info antirazzista al mercato di piazza Cerignola. Ore 10/13 
 
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15 febbraio, venerdì
Venerdì 15 febbraio ore 20 aperibenefit per il telefono antipsichiatrico, video e presentazione del collettivo “Francesco Mastrogiovanni”.

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18 febbraio, lunedì
Il prossimo 27 febbraio prende il via il primo dei due processoni agli antirazzisti (il secondo inizierà il 13 giugno), che riguardano decine di compagni/e imputati per l’intenso ciclo di lotte contro i CIE e i pacchetti sicurezza del periodo 2008-2009.
Alcuni compagni coinvolti si stanno incontrando per dar vita ad iniziative solidali e di lotta antirazzista. 
Prossimo incontro. Lunedì 18 febbraio ore 18,30 in via Cecchi 21a (presso radio blackout)

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23 febbraio, sabato
Presidio antirazzista itinerante di informazione e solidarietà con i compagni e le compagne sotto processo per “l’assemblea antirazzista”.
Porteremo il CIE nel salotto della città
Appuntamento alle 15 in piazza Castello.
Ti ricordi di Fathi?
antirazzisti contro la repressione


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27 febbraio, mercoledì
Prima udienza del processo contro gli antirazzisti torinesi ore 9 aula 46 ingresso 17. 
Scarica qui i manifesti della FAI

http://anarresinfo.noblogs.org