Anarres-info. Notizie, riflessioni, idee, appuntamenti
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- From: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it>
- Date: Thu, 13 Dec 2012 04:19:43 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Anarres-info. Notizie, riflessioni, idee,
appuntamenti
Guerra delle poltrone o esodo conflittuale?
Le convulsioni della politica istituzionale, il colpo di coda del
cavaliere, la crisi sociale, il contratto dei metalmeccanici, lo sciopero
di bandiera della CGIL, il moltiplicarsi di meccanismi disciplinari.
Questi i temi che si sono intrecciati nel corso della settimana, dopo
l'attacco di Berlusconi e le dimissioni di Monti. Chiacchierata con
Massimo Varengo Continua
Il lavoro
uccide. La strage dei migranti
A Torino, nell’anniversario della
strage della Thyssen si torna a parlare di lavoro. … note sono le storie
migranti, le storie dei lavoratori in nero, senza documenti, senza volto
che muoiono più degli altri perché più ricattabili, più soli, più
schiacciati dalle leggi che ne fanno mere pedine nel gioco del profitto.
Intervista a Marco Rovelli. Continua
Il ricatto impossibile tra
vita e lavoro
La drammatica vicenda dell’Ilva di Taranto ripropone uno scenario
visto tante volte da Marghera a Cengio, da Torino a Massa: la scelta
impossibile tra la vita e il lavoro, tra tutela dell’ambiente e
salvaguardia dell’occupazione. Approfondimento con Marco Tafel. Continua
No Tav.
Alle reti e sull’autostrada
8 dicembre 2012. A sette anni dalla presa di Venaus il popolo
No Tav è ancora in marcia. Cronaca di una giornata di
lotta. Continua
Il
manganello e lo scarpone
Qualcuno la racconta come fosse una
storia di treni: da tanto tempo questa è una storia di gente. Gente che ha
scoperto, con pazienza, fatica e un pizzico di azzardo che l’ordine della
cose non è disegnato una volta per tutte. Governo, politici e poliziotti
tracciano la geometria del potere, quella che disegna i muri e le
recinzioni che separano, dividono, chiudono. Riflessioni sulla lotta al
Tav.
Continua
L’Europa
delle polizie tra Torino e Lyon
Raddoppio del tunnel del
Frejus, cooperazione militare e repressione: questo in sintesi il vero
esito del vertice italo-francese tenutosi a Lyon il 3 dicembre.
Continua
Egalité,
fraternità, liberté. In diretta da Lyon
Cronaca, di ora in ora,
della giornata di lotta No Tav a Lyon, in occasione del vertice tra Monti
e Hollande. Leggi
Vive la
France! Nuova espulsione di No Tav: cronache di ordinaria
democrazia
Della volta che venimmo espulsi dalla Francia,
perché considerati pericolosi “per gli interessi fondamentali dello Stato
Francese. Leggi tutto
Ospedale Valdese. La frangia violenta
Sabato 1
dicembre. A S. Salvario sono pochissimi i negozi che non
espongono la locandina del corteo contro la chiusura
dell’ospedale Valdese di via Silvio Pellico. Cronaca di
una giornata di lotta cominciata in sordina e finita con blocchi spontanei
e cortei spontanei. Leggi tutto
Quando le frontiere si ri-chiudono
Niente più barriere
e dazi, libera circolazione. È lo slogan che accompagna
la nascita dell’Europa dei mercati e delle banche. Uno slogan che ha
finito con il nutrire l’illusione che anche le frontiere
che avevano diviso per secoli gli esseri umani fossero
cadute. Queste frontiere, sempre chiuse per i migranti, si serrano di
fronte agli oppositori politici. Cronaca dell’espulsione di 15 No Tav.
Leggi tutto
Egitto. La rivolta contro il nuovo faraone
Mohamed
Morsi ha profittato del prestigio ottenuto con la mediazione della tregua
tra Israele e Gaza per assumere pieni poteri. La nascita di un nuovo
faraone ha fatto scattare la rivolta contro i fratelli mussulmani nei
principali centri urbani dell’Egitto.
Un colpo di coda della
primavera araba prima della definitiva normalizzazione? Intervista a Salvo
Vaccaro Continua
Arresti,
perquisizioni, sgomberi
29 novembre. Nuova ondata di arresti di
No Tav. La nuova ondata
repressiva
e le prime
risposte
del movimento.
Gaza. La guerra è finita, l’assedio continua
La tregua siglata due giorni fa tra il governo di Gaza e quello
israeliano pone termine ai massacri, ma non all’assedio cui sono
sottoposti gli abitanti della Striscia. Ne abbiamo parlato con Salvo
Vaccaro Continua
Ogni mese è previsto un treno nucleare in Piemonte. Ma nessuno lo sa. Perché?
Questi “viaggi” sono tenuti nascosti alla popolazione. Non ci
dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in
caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo. Ne abbiamo
parlato con Lorenzo Bianco. Continua
Processo ai
No Tav o processo alla Procura?
Mercoledì 21 novembre. Circa 150
No Tav presidiano il tribunale con bandiere e striscioni. È il
primo giorno del processo ai 45 attivisti rinviati a
giudizio per la resistenza allo sgombero della Maddalena e per la giornata
di lotta del 3 luglio 2012. Leggi la
cronaca
Processo al movimento No Tav, Analisi di un
paradigma repressivo.
La procura vuole delle condanne esemplari,
dure, per intimorire un movimento che non fa passi indietro nemmeno di
fronte al dispiegarsi della violenza di Stato. Per la prima volta da tanti
anni questo processo, così come gli altri che investono il movimento
contro la Torino Lyon, avviene contro un movimento vivo. Non è quindi un
semplice atto di vendetta da parte dello Stato, ma parte integrante dello
scontro sulla Torino Lyon.
Sarà importante quanto accadrà in aula,
sarà altrettanto importante quello che avverrà per le strade della Val
Susa e del resto d’Italia. Intervista all’avvocato
milanese Eugenio Losco
Fotografi un
poliziotto? Ti sequestrano per ore e ti accusano di rapina e resistenza
I No Tav che, come ogni mattina fanno colazione davanti al
check point della centrale, pescano un tizio in borghese che
scatta foto al presidio, chiedendogli spiegazioni. Comincia così una
giornata di ordinaria repressione. Leggi tutto.
Le
basi della guerra
L’Italia è in guerra. Lo chiamano “peace
keeping” ma è guerra. Là, in Afganistan, ogni giorno bombardano, uccidono,
imprigionano, torturano. A morire sono uomini, donne e bambini. Ma che
importa? Gli affari dei petrolieri e dei fabbricanti di armi vanno a
gonfie vele.
Approfondimento con Stefano
Raspa
N14 a Torino. Una piazza di studenti, pochi lavoratori
La cifra
del 14 novembre sotto la mole è la medesima del resto d’Italia: tanti
studenti e, per la prima volta, sono in tanti i ragazzi dei tecnici e dei
professionali, una discreta presenza di insegnanti, qualche gruppo di
precari e qualche manciata di operai.
Ascolta la chiacchierata con
anarres di Pietro Stara
Queste e tante altre notizie su:
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