No Tav. Assemblea popolare e presidio al tribunale



No Tav. Assemblea popolare e presidio al tribunale

Martedì 20 novembre ore 21
Assemblea popolare No Tav al Polivalente di Bussoleno
Per discutere del processo ai No Tav, del vertice tra Monti e Hollande del
3 dicembre a Lyon, del prossimo 8 dicembre

Il 21 novembre comincia a Torino il processo ai No Tav sotto accusa per la
resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena.

Presidio al tribunale di Torino dalle 9.

Dei trenta arrestati il 26 gennaio, due, Maurizio e Alessio, che non hanno
fatto richiesta di misure alternative, restano in carcere, Juan è invece
ai domiciliari: tutti è tre hanno deciso di rinunciare alla difesa in
tribunale, ricusando i propri avvocati. Degli altri imputati, uno è già
uscito dal processo, patteggiando un anno, gli altri 42 hanno deciso di
andare a dibattimento. Il processo si apre il 21 novembre ma entrerà nel
vivo solo all’inizio del prossimo anno.
La procura vuole delle condanne esemplari, dure, per intimorire un
movimento che non fa passi indietro nemmeno di fronte al dispiegarsi della
violenza di Stato. Per la prima volta da tanti anni, questo processo, così
come gli altri che investono il movimento contro la Torino Lyon, avviene
contro un movimento vivo. Non è quindi un semplice atto di vendetta da
parte dello Stato, ma parte integrante dello scontro sulla Torino Lyon.
Sarà importante quanto accadrà in aula, sarà altrettanto importante quello
che avverrà per le strade della Val Susa e del resto d’Italia.
In questi giorni sono stati recapitati numerosi rinvii a giudizio nei
confronti dei No Tav che parteciparono attivamente alla campagna contro i
sondaggi dell’inverno 2010. Il 4 febbraio andranno alla sbarra 28 No Tav.
Nel mirino della magistratura la giornata di resistenza alle trivelle del
26 gennaio 2010 in via Amati a Venaria.
L’accusa è di aver bloccato in strada il camion con le luci per la
trivella, che ha ritardato di quattro ore. Il reato è “violenza privata”,
un reato che prevede la pena massima di quattro anni.
Nel frattempo la Procura prova a colpire i ragazzi del movimento
ingiungendo di presentarsi ai servizi sociali. L’accusa? Un ragazzino di
14 anni è “colpevole” di aver distribuito volantini. No Tav, ovviamente!

Anarres ne ha parlato con Eugenio Losco, avvocato milanese che difende
diversi imputati.

L’intervista e altri approfondimenti li trovi sul blog:
http://anarresinfo.noblogs.org