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[Resistenza] Siamo comunisti. I terroristi sono loro!
- Subject: [Resistenza] Siamo comunisti. I terroristi sono loro!
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Fri, 12 Oct 2012 09:19:51 -0700 (PDT)
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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza
- per il Comunismo (CARC)
Proseguiamo la lotta per porre fine al processo per 270bis contro la carovana del (nuovo)PCI! No alla messa fuori legge del comunismo!
Via Tanaro, 7 - 20128 Milano
- Tel/Fax 02.26306454
e-mail: resistenza at carc.it – sito: www.carc.it
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Newsletter del
12.10.2012
17 OTTOBRE 2012 -
Giornata di solidarietà e lotta
presidio dalle 9.30 in Piazza XX settembre
a Bologna - (nei pressi della Stazione)
Siamo comunisti. I
terroristi sono loro!
C’è chi compra i voti dalla ‘ndrangheta in cambio di favori
e appalti, c’è chi specula sulle vacanze dei bambini e sui fondi destinati ai
ciechi, c’è chi per ragioni economiche licenzia migliaia di operai e c’è chi
manda in rovina la scuola e la sanità pubblica per finanziare, oltre alle
banche, opere dannose e inutili per favorire gli amici degli amici.
Li chiamano ministri, amministratori delegati, assessori,
funzionari, direttori, grandi imprenditori, professori, vescovi e cardinali e
cavalieri del lavoro. Sono mandanti ed esecutori dello sfascio del paese e
della società, gente che per i profitti schiaccia, opprime, devasta e
saccheggia la vita di milioni di persone.
Sono quelli che operano in nome della legalità dei ricchi.
Per i poveri vige un’altra legalità, quella che li costringe
a stare a testa china e a obbedire, che punisce in modo esemplare chi si
ribella, che perseguita chi si organizza.
In nome e per conto di questa legalità, le Autorità
giudiziarie stanno perseguitando i comunisti, in violazione di leggi e norme
che pretendono di difendere e di applicare.
Con un processo anticostituzionale
che accusa i comunisti di essere terroristi, le lobbies di potere pensano di
mettersi al riparo dalla marea di una mobilitazione che le travolgerà?
Accusando di terrorismo i promotori
della trasformazione della società sperano di scampare alla catastrofe che
hanno contribuito a produrre e hanno prodotto?
Sono circa 30 anni che
le Autorità giudiziarie (indipendentemente dal colore
del governo) cercano di istituire un processo per terrorismo (associazione
sovversiva ed eversione) contro la nostra area politica, la Carovana del
(n)PCI, senza mai riuscirvi nonostante le ripetute inchieste, l’uso
spregiudicato di mezzi e risorse, infiltrazioni, pedinamenti, intercettazioni,
perquisizioni, sequestri di materiale e, violando la legge che pretendono di
difendere, l’istituzione di appositi “nuclei speciali” di indagine (come il
“Gruppo bilaterale italo-francese su terrorismo e minacce gravi”).
A Bologna
è in corso dal 2003 l’Ottavo
procedimento giudiziario, un processo per "terrorismo" contro
la carovana del (nuovo)PCI, contro 12 compagni che fanno (o facevano)
parte del (nuovo)Partito comunista italiano, del Partito dei CARC e
dell’Associazione Solidarietà Proletaria, accusati di associazione sovversiva
con finalità di terrorismo (art. 270 bis c.p.) – leggi il comunicato,
L’Ottavo procedimento giudiziario è orchestrato dalle
autorità politiche e dalle istituzioni militari e giudiziarie con l'obiettivo
dichiarato di ostacolare l'avanzata del movimento comunista cosciente e
organizzato nel nostro Paese e in particolare colpire il (n)PCI e le organizzazioni
che collaborano e sostengono la sua strategia per fare dell'Italia un nuovo
paese socialista.
È un processo che mira a impedire
l’attività di propaganda e organizzazione dei comunisti, a mettere fuori legge
i partiti comunisti: per decreto (in Ungheria e in Polonia) o facendoli
condannare dai suoi tribunali come “organizzazioni terroriste” (in Italia).
È il frutto di una serie di forzature, indizi che diventano prove,
arbitri tanto spinti all’eccesso e con una posto in gioco tanto importante
(abolire con una sentenza i diritti politici sanciti dalla Costituzione) che lo
stesso Tribunale è in difficoltà a procedere oltre, cioè ad arrivare alla
sentenza. Non sa che pesci pigliare, vista l’inconsistenza dell’inchiesta su
cui si fonda il processo. Cerca di fiaccarci con viaggi a vuoto e i connessi
costi di trasporto, giorni di lavoro persi, spese per gli avvocati.
Con la precedente udienza del 2 maggio il Tribunale di Bologna
aveva deciso di tirare per le lunghe, ha rimandato di 5 mesi e ha deciso di non
decidere (guarda l’intervista
al Segretario nazionale del Partito dei CARC). Probabilmente preferiscono
lasciar cadere il procedimento, dato che il Tribunale non può emettere una
condanna priva di ogni riscontro tanto alla leggera (il processo era già stato
archiviato nel 2008 – leggi il comunicato
- e riaperto su espressa iniziativa del giudice Giovagnoli) ma nello stesso
tempo non può chiuderlo con la formula che il fatto non sussiste senza perdere
la faccia.
Chi sono i veri
Terroristi?
I lavoratori e le masse popolari lo vivono ogni
giorno sulla loro pelle. Sono il Governo Monti con la disoccupazione e la
miseria e padroni e manager e loro complici autori delle stragi sul
lavoro (Tyssen,..), delle migliaia di morti di lavoratori e cittadini e dei
disastri ambientali (Ilva, ecc.), delle migliaia di morti per miseria,
droga, alcool, degrado, malasanità, disoccupazione, strozzinaggio di Equitalia
e delle organizzazioni criminali, guerre imperialiste. Sono i responsabili
delle morti per le stragi di Stato, della strategia della tensione (stragi di Piazza
Fontana, Bologna, Brescia, Genova 2001): tutti questi terroristi non solo non
stanno in galera ma continuano a perpetuare i loro crimini sedendo nei
posti di comando delle istituzioni e nei consigli di amministrazione di
aziende, banche, Enti.
La crisi aggrava la guerra di sterminio della
borghesia imperialista contro le masse popolari in ogni angolo del mondo: è una
guerra che provoca ogni anno decine di milioni di morti per fame, miseria,
sfruttamento, guerre, malattie professionali, depressione, alcool e droga,
inquinamento ambientale, incidenti sul lavoro, incidenti stradali, eventi
naturali catastrofici prevedibili e contenibili quali terremoti, alluvioni,
uragani, tsunami, ecc. Nessuna guerra nella storia dell’umanità ha mai fatto
tante vittime quanto ne miete ogni anno questa guerra di sterminio, causata
unicamente dal permanere del sistema capitalista e della dominazione borghese.
Proseguiamo la lotta per porre fine al processo per 270bis contro la carovana del (nuovo)PCI! No alla messa fuori legge del comunismo!
Il 17 ottobre
a Bologna c’è la terza udienza del processo iniziato
l’8 febbraio di quest’anno. Gli imputati del
processo di Bologna hanno deciso di non andare in aula, non coprire più neanche
con loro presenza questa meschina messinscena (è da 9 mesi che la Corte
d'Assise prende per i fondelli noi e gli avvocati) e portare la loro
forte denuncia dei veri terroristi, andando in uno dei luogo simbolo dei
crimini e dell'impunità della Repubblica Pontificia: la Stazione di Bologna,
per rendere omaggio alle vittime, agli invalidi di quella strage, come simbolo
delle altre decine di migliaia di vittime del
regime borghese che si assommano alle decine
di milioni che ogni anno compongono la guerra di sterminio non dichiarata del
sistema imperialista mondiale.
Rispondiamo alla repressione delle
Autorità contro il movimento di resistenza delle masse popolari con
l’estensione, il rafforzamento e la moltiplicazione della solidarietà di
classe: facciamo ricadere sui loro piedi il macigno che hanno sollevato!
L’Ottavo procedimento giudiziario per 270 bis e
quello per “Caccia allo sbirro sono i principali, ma i processi e i procedimenti a carico della nostra area e dei nostri
compagni sono decine e decine. In 30 anni le procure di mezza Italia hanno
provato a spazzarci via a colpi di inchieste, processi, sequestri di materiale,
arresti. Non ci sono riuscite. Al contrario ci siamo rafforzati, siamo cresciuti,
abbiamo affinato una linea di attacco (non solo di difesa) contro chi promuove
la repressione.
E’ da questa esperienza diretta che nasce la
convinzione per cui ogni volta che esprimiamo solidarietà a chi è colpito dalla
repressione è un sostegno politico a beneficio del dibattito, del confronto,
dell’unità di azione nella lotta per trasformare il presente e costruire il
futuro.
La solidarietà è un’arma!
Costruiamo un fronte comune di lotta
alla repressione e di solidarietà con i compagni colpiti!
Rafforziamo la vigilanza
democratica: smascheriamo e denunciamo agli abusi delle forze dell’ordine!
Solidarietà ai compagni che il 12
febbraio 2013 saranno processati sempre a Bologna con l’accusa di aver collaborato alla costruzione del
sito “Caccia allo Sbirro” promosso dal (nuovo)PCI!
Invia e promuovi l’invio di mail e
fax di protesta al PM Antonio Gustapane presso la Procura della Repubblica di
Bologna, Piazza Trento e Trieste, 3 - 40137, tel. 051.201111, fax 051.201948 o
051.201 883 – e-mail: procura.bologna at giustizia.it
- Corte di Assise di Bologna Via Farini 1, 40124; telefoni: 051.201269 / 270 /
139; fax: 051.332352; e-mail: roberta.castellari at giustizia.it;
e-mail: tribunale.bologna at giustizia.it
Resistenza n. 10/2012
- Chi
mette fine a questa crisi?
Basta rivendicare! Le masse popolari devono e possono iniziare a dirigere il Paese - Quanto
servono le elezioni a formare un nuovo Governo?
A nulla se non sono inserite nella mobilitazione per costruire il Governo di Emergenza Popolare - Difendere
e creare posti di lavoro utili e dignitosi per tutti.
Il punto da cui partire per invertire la rotta; il metro di misura di ogni intervento, progetto e programma - Sul processo di costruzione della sezione di Torino
- Terzo Congresso, Gramsci, la lotta per il socialismo...
- A casa la Polverini, che Formigoni sia il prossimo
- Primarie del PD atto primo
- Avanti Popolo alla Riscossa!
- Verso il No Monti day, un passo è fatto… Il 27 ottobre tutti in piazza!
Volantino per il
corteo NO TAV NO CMC di Ravenna 13.10.12 [leggi in allegato]
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
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